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Autore: _Cannella_    07/09/2011    3 recensioni
Il demone strinse il giovane tra le sue braccia, lasciando che nascondesse il viso tra le pieghe della sua giacca nera.
Quel contatto così dolce aprì a Yuki una nuova visone della sua vita passata, questa volta attraverso gli occhi di Luka.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco una brevissima storiella dedicata a Luka e Yuki di Uragiri.
All'inizio c'è la parte sentimentale, che ha anche un piccolo accenno al genere shonen ai (anche se è molto vago). Alla fine la storia si fa un po' più demenziale, ma volevo cercare di rendere l'atmosfera tipica della Dimora Crepuscolo... spero vi piaccia!
Fatemi sapere cosa ne pensate (visto che è anche la prima volta che scrivo qualcosa nel campo dello Yaoi ecc)

Grazie 

               The Lady with the Dark Eyes

P.S.
Chiedo scusa per gli eventuali errori di battitura (non riesco mai a correggerli tutti!)



 
L'angelo oscuro

 
Gli occhi d’argento di Luka si posarono su Yuki, che arrossì. La pallida luce della luna rendeva la pelle del demone ancora più bianca, ancora più surreale. Quasi senza volerlo, il ragazzo allungò la mano verso il volto del suo interrlocutore, andando a scostare una ciocca dei suoi capelli corvini. Yuki non sapeva spiegarselo, ma, ogni volta che aveva Luka vicino, i problemi sembravano essere meno importanti, il mondo diventava migliore. Lui sentiva, nel profondo della sua anima, di aver condiviso momenti felici insieme a quel coraggioso gueriero, diventato per lui come una specie di angelo custode. E allora perchè non riusciva a ricordare?
« Luka... io... io mi chiedevo... se noi... », la voce di Yuki tremava, mentre le parole che avrebbe voluto dire gli morivano in gola.
Il demone strinse il giovane tra le sue braccia, lasciando che nascondesse il viso tra le pieghe della sua giacca nera.
Quel contatto così dolce aprì a Yuki una nuova visone della sua vita passata, questa volta attraverso gli occhi di Luka.

Una esile creatura era seduta sull’erba, all’ombra di un grande albero. I suoi capelli rosati danzavano insieme agli sbuffi di vento, mentre lei, assorta nei suoi pensieri, fissava un punto non identificabile, perso tra le foglie verdi del bosco. Il rumore di passi che si avvicinavano la riportò alla realtà, facendola voltare. Le sue labbra si distesero in un dolce sorriso, che, però, non contagiò anche gli occhi, privi della solita luce.
« Luka... », la voce di quella fanciulla era cristallina, limpida come l’acqua che scorreva nel ruscello non distante da quel luogo.
Il demone si inginocchiò al suo fianco, prima di parlare: « Sei preoccupata... cosa c’è che non va? »
La ragazza scosse la testa, sforzandosi di sorridere di nuovo. «Niente... va tutto bene! »
Luka sbuffò, certo che lei stesse mentendo. « Sai che io sono qui... non ti lascerò mai sola... »
A quelle parole, la giovane si abbandonò alle braccia del demone, mentre calde lacrime scendevano a rigarle il bel volto. « Luka... promettimi che tornarai... promettimi che resterai con me anche quando sarà giunta la fine... », i suoi singhiozzi erano diventati sempre più frequenti e il suo pianto sempre più incontrollabile.
Il demone la strinse ancora di più a sè. « Ti prometto che, anche quando ti sarai reincarnata, io troverò la tua anima, ti starò vicino, ti amerò come sempre... »
« Anch’io ti amerò per sempre, Luka... », finalmente anche gli occhi di lei erano tornati a brillare.
« Io non ti tradirò, Yuki. », la voce di Luka suonò ferma, decisa, prima di morire in un dolce bacio.


Yuki riaprì gli occhi, mentre le labbra di Luka si scostavano dalle sue. Il ragazzo era confuso, ma finalmente la luce aveva scacciato le ombre dal suo passato. Ora, finalmente, poteva capire quel demone, che gli era sempre rimasto vicino, che sapeva sempre dirgli quello che lui voleva sentirsi dire, che aveva il potere di tranquillizzarlo, di farlo sentire al sicuro. Finalmente capiva quegli strani sentimenti, nascosti nella parte più profonda della sua anima.
Yuki sapeva che Luka gli avrebbe dato il coraggio di camminare verso il futuro, sapeva che non lo avrebbe mai tradito. Lui era il suo angelo custode, il suo angelo oscuro che sarebbe rimasto sempre lì per proteggerlo.
« Luka... », Yuki avvicinò il suo volto a quello del demone, mentre altre lacrime luccicavano agli angoli dei suoi occhi.
Luka sfiorò appena le labbra del ragazzo con le sue, prima che un urlo d’aiuto echeggiasse nell’aria.
Sul prato sotto la torre dove si trovavano i due ragazzi, Hotsuma stava rincorreva il povero Sodom, che cercava disperatamente di schivare gli attacchi infuocati che il suo inseguitore lanciava.
« Master! Master! », la supplica del draghetto, ora in forma umana, non lasciò impassibile Luka, che si vide costretto ad intervenire.
« Fatti da parte... quel maledetto ladruncolo di videogiochi merita una bella lezione! », Hotsuma era fuori di sè dalla rabbia, ma il demone, invece, sembrava mantenere la solita, imperturbabile espressione fredda e severa.
« Sodom! », la voce di Luka era tagliente come una lama affilata, tanto che anche lo Zweilt della “voce di Dio” dovette fare un passo indietro. « Perchè hai rubato quel videogioco? Non è tuo.. restituiscilo e scusati! », l’ordine risuonò forte e chiaro, raggiungendo anche le orecchie di Yuki, che, ancora sulla torre, a stento riusciva a trattenere le risate.
Sodom si avvicinò, ancora un po’ titubante, a Hotsuma, il quale sfilò la sua preziosa console dalle mani del draghetto, per poi tornarsene nella stanza di Shusei.
Luka alzò lo sguardo verso le mura, dove Yuki si stava godendo la scena. Un sorriso involontario gli increspò le labbra, mettendo in evidenza le due piccole zanne.
« Master, Master! Là che qualcosa che brilla! Posso andare, Master? », la voce di Sodom reclamò l’attenzione del demone, che, con un cenno del capo, diede il suo consenso.


 
  
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