Fratello, Fratello, Fratello.
Graffi con le tue unghie sporche la lapide bianca, troppo dura, troppo fredda per non essere vera.Le lacrime scorrono e non puoi fare niente, niente, per fermarle.
Continui a colpire la lapide,dove lui sghignazza con il suo solito sorriso, frustrato perché non reagisce, perché non si alza per dirti “È uno scherzo “.
Ghigna lui, piangi tu. Che cosa ingiusta, la vita.
Non sei scappato per farti ridere in faccia.
Fratello, Fratello, Fratello.
Sai di dover andare.Non c’è più giustizia in questo maledetto mondo, tu e tuo fratello non potete passare un po’ di tempo insieme nemmeno da morti.
Ti definiresti vivo, Sirius?
Sembri un cadavere e non c’è traccia del vecchio te. E lui invece è lì, che ghigna, ghigna come al solito, come se non fosse successo nulla.
Come se ci fosse ancora un po’ di futuro davanti a voi.
Fratello, Fratello, Fratello.
Un ultimo sguardo, un ultimo pugno.
Un ultimo ghigno.
Ti trasformi di nuovo, perché se qualcuno ti trovasse qui sarebbe davvero assurdo.
Orribilmente assurdo.
Davanti alla tomba di tuo fratello.
Scappi, mentre ti fondi nella notte.
“Mi dispiace fratello. Mi dispiace se sei morto per colpa mia.”
Fratello, Fratello. James.
Non hai lasciato nemmeno un fiore a lui e Lily.Non hai pregato o detto niente.
Hai picchiato quella stupida lapide.
Ma del resto, cosa ne sai tu, di come si piange sulla tomba di un fratello?