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Autore: Jamin_a    08/09/2011    1 recensioni
"e mi attacco alle stelle che altrimenti si cade" La porta dei sogni Luciano Ligabue.
Ricordi di Holmes sulla sua storia con Watson. Ogni capitolo è ispirato a una frase di Luciano Ligabue. Non ho ancora idea di quanto sarà lunga ... vedrò ... i capitoli non sarranno lunghissimi, anzi addirittura alcuni solo qualche frase. Il Rating è arancione per sicurezza, dato che non ho ancora scritto la storia completa.Buona lettura
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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** note dell’autrice ** avviso dell'ultimo minuto: la storia è un po OOC ( aggiunto sotto suggerimento di _kia91_ a cui sono infinitamente grata ;) )* i personaggi non mi appartengo ma appartengono a Sir Arthur Conan Doyle e a Guy Ritchie, questa storia non è a scopo di lucro* storia che m’è venuta in mente una sera d’agosto, nel giardino della mia casa in montagna, ascoltando canzoni del Liga con l’iPod ho visto ben 7 stelle cadenti. Sarà una long ancosa di quanti capitoli non so e tutti (tranne il primo e l’ultimo che sono il "presente") saranno ricordi di Holmes riguardanti Watson e quello che prova per lui. tutta POV  Holmes. Ogni capitolo sarà ispirato a una frase di Ligabue. Buona lettura Volevo ringraziare ancora _kia91_ per aver recensito la mia prima storia "M'abituero".

" E mi attacco alle stelle, che altrimenti si cade, e poi alzo il volume di questo silenzio che fa stare bene ... "
La porta dei sogni



Da qualche mese ormai io e il mio caro dottor Watson c’eravamo trasferiti in un piccolo cottage isolato nel Sussex . Avevamo lasciato le nostre attività per un piccolo periodo di vacanza che avevamo deciso di prolungare a tempo indeterminato, lui aveva aperto un piccolo ambulatorio in un paese vicino che apriva a giorni alterni e seguivamo di tanto in tanto qualche caso in cui però non mi impegnavo totalmente come quando stavamo a Londra. Una sera d’agosto me ne stavo comodamente seduto in poltrona mentre il mio compagno s’era già coricato, o almeno così credevo. Sentii dei rumori dietro di me e mi voltai di scatto, i miei sensi d’allerta s’abbassarono quando notai che la causa di quei suoni era il mio caro coinquilino.  “Watson! Credevo fossi andato a letto e invece non indossi nemmeno il pigiama” “Già …” “stai uscendo?” dissi notando che aveva preso una giacca, nonostante fossimo in pieno agosto fuori, a quest’ora di notte, tirava un vento freddo. “Si ...” “Hai deciso di rispondermi a monosillabi?” “No …” “No?” “si … dai … vieni con me.” Mi passo la giacca e uscimmo in veranda. "fantastico Watson !! mi hai fatto uscire per vedere la nostra veranda!!"  Alzò gli occhi al cielo e con un braccio mi spinse una spalla per farmi voltare e con l’altro mi alzò il mento verso il cielo. Aprii la bocca per ribattere ma quello che mi uscii fu solo un “ohhh” Il firmamento non era mai stato così bello, limpido e nitido. Non avevo mai visto un cielo stellato così bello, non c’era una nuvola e il fatto che fosse tutto intorno a noi buio pesto aiutava. Cavloli Watson mi stava trasformando in un sentimentalone, sorrisi dell'idea, chissà a lungo andare che effetti avrebbe avuto sul mio cervello . Poteva diventare un bell'esperimento. John Watson : il mio più bell'esperimento.“ È bellissimo vero?” Chiese l’uomo alle mie spalle “Si” Mi voltai e lui era seduto sul un dondolo due posti che avevamo preso, ma mai usato. “Vieni qui” Aggiunse. Mi sedetti accanto a lui e con un braccio gli cinsi le spalle. Lui poggiò la testa sulla mia spalla e io gli lasciai un baciò tra i capelli. “Non è bello quanto te” disse. Sorrisi. Mi stupiva sempre. “Il solito romanticone ” lo canzonai. “Antipatico” Mi rispose “Ti amo” “Ti amo anche io “A dir la verità c’è anche un altro motivo Sherlock per stare fuori sta notte” “E quale sarebbe di preciso?” “Oggi si vedono le stelle cadenti” “Lo so” “E si dice che chi vede le stelle cadenti può esprimere un desiderio” “Ah si? Che idiozia … ” “Hei! Io ci credo!” disse tirandomi un leggero pugno nello stomaco “Sei impazzito?! È un normale evento astronomico che accade tutto gli anni! È semplice superstizione! Se i sogni e i desideri si avverass …” “Sta zitto !” “Come prego?” “Se non fermo il tuo monologo sul nascere esso si prolungherà per minimo due ore! Quindi sta zitto!” “Ma ci sono stati degli studi che …” “ZITTO! Adesso non rientriamo fiche non vediamo delle stelle cadenti va bene?” “Come vuoi!” sorrise.  C’era un silenzio rilassante. Gli unici rumori  udibili erano i nostri respiri e un grillo in lontananza. Io non sono tipo da credere a dicerie del genere, ma incominciai a pensare il desiderio che avrei espresso se avessi visto una stella cadente, tanto male non fa quindi lasciai vagare la mente 
  
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