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Autore: Shecanhaveyou    08/09/2011    2 recensioni
Batlab o non Batlab sta di fatto che io mi ritrovo qui da sola in questa casa vuota e senza vita. E per di più è inverno e c'è una tempesta assurda.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' così freddo questo letto senza di lui. Se n'è andato ed io mi sento più vuota che mai. Mi ha lasciata da sola con il mio problema, i miei ventun-anni appena compiuti e i miei pensieri confusi.

Bé, è un uomo, un maschio... che dovevo aspettarmi? Che rimanesse con me e mi dicesse “Si, non ti preoccupare, ci sono io qui a prendermi cura di voi”. Pff. Che sciocca che sono stata.

In fondo è una rockstar e.. e un emerito cazzo! Se mi amava di certo non se ne andava così dicendo di aver preso degli impegni con il Batlab.

Quella scatola quadrata mangia fidanzati.

Batlab o non Batlab sta di fatto che io mi ritrovo qui da sola in questa casa vuota e senza vita. E per di più è inverno e c'è una tempesta assurda.

Addormentarmi da sola è una cosa che ho sempre odiato, sin da piccola. Se non c'è qualcuno in casa non sono tranquilla e adesso che lui è partito diciamo che è una delle mie paranoie dormire da sola, anche se è la prima notte senza di lui.
Attraverso lo scroscio della pioggia sento la porta principale aprirsi e qualcuno che corre al piano superiore.
Ecco quello che intendevo nel dormire da sola.


I passi si fermano davanti alla mia stanza da letto. Lentamente si apre la porta e, nella penombra riesco a distinguere un profilo che conosco fin troppo bene.

-Miley?- chiede una voce angelica.
-Nicholas?! Che ci fai a Londra?! Non dovresti essere a Los Angeles?! Se non sbaglio, mi hai lasciata qui dicendo che avevi certi impegni con il Batlab- dico, tra lo spazientita e la sorpresa nel trovarlo qui.

-Non ce la faccio...-.
-A fare cosa, Nick?-.

Intanto mi sono alzata dal letto e sono in piedi davanti a lui. A distanza di sicurezza, chiariamoci.

-A lasciarvi qui. So che non avrei dovuto neanche pensare di partire quando me l'hai detto, Mils, ma... ero spaventato-.

Io rimango un tantino allibita da quello che è appena uscito da quella bocca che tanto desidero nonostante la mia rabbia verso il suo gesto da vigliacco.

-Spaventato?! Tu?! Io spero che tu stia scherzando. Nick sono io quella incinta. Sono io quella che dovrà partorire il nostro, ripeto, NOSTRO bambino maledicendoti dal male per avermi messa incinta quella maledetta notte di fuoco. Non tu- sospiro -Tu dovrai solo preoccuparti di stare al mio fianco per il resto della nostra vita e di aiutarmi a crescere questo piccolino o piccolina. E, visto l'uomo che sei diventato, sono sicura che avrà un buonissimo e bravissimo padre- dico, avvicinandomi a lui e sorridendogli.
Noto, con poca sorpresa, che è fradicio.

-Nick..-.
-Si?-.
-Per caso hai corso sotto la pioggia?- rido.

La pioggia. Tutto le cose belle ci capitano sotto la pioggia. Vorrei tanto capirne il motivo.
Sorride. Gente sta sorridendo. Ed è il sorriso più bello che mi abbia mai regalato da quando lo conosco.

-Si... non ho trovato parcheggio davanti a casa e così l'ho dovuta parcheggiare lontana chilometri da casa. Pff. E adesso comincio a sentire i primi brividi di freddo.. Brr-.
-Questo può scaldarti?-.

Gli metto le braccia al collo e faccio aderire il mio corpo al suo.
Sorride maliziosamente. Lui mi circonda la vita con le sue forti braccia.

-Mmh, si. Ma penso che ci voglia qualcos'altro. Madò, sto gelando!-.

Unisco le nostre labbra.
Finalmente. È da quando ha varcato la soglia della camera da letto che lo voglio baciare.
Le sue mani vagano sulla mia schiena, le mie affondano nei suo ricci bagnati dalla pioggia.

-Mi sei mancato..- sussurro sulle sue labbra.
-Tu di più, Destiny- e sorride tra le nostre labbra.
-Odio quando mi chiami con quel nome...- dico tra un bacio e l'altro.
-Invece io lo adoro. Mentre odio quando mi chiami con il mio nome per intero, come hai fatto quando sono entrato-.


Mi solleva ed io allaccio le gambe intorno alla sua vita.

-Ti voglio, Miley. Adesso- ordina.
-Sai che puoi avermi quando vuoi, a patto che io sia d'accordo. E- sospiro di desiderio sulle sue labbra -al momento, sono completamente d'accordo-.

Sorride e fa un giro su se stesso sedendosi sul letto.
Sospiro sulle sue labbra prima di baciarlo. Le nostre lingue si incontrano danzando e rincorrendosi tra loro, mentre le sue mani si fanno strada sotto la mia maglietta del pigiama.

Affamato di me me la strappa di dosso con desiderio ed io, impotente, mi faccio trasportare da lui che ribalta la posizione ed ora io sono piacevolmente schiacciata dal suo corpo che desidero tanto.
Sposta le labbra sul mio collo, lasciando scie di fuoco.

-Adoro il fatto che, quando dormi, non indossi la biancheria...- sussurra sul mio collo. Soffoco un gemito di piacere mescolato ad una risata mentre lui dice queste parole -...si ho sempre amato questo tuo “particolare”-.
-Ed io ho sempre saputo che tu sei un perfetto maiale Nicholas Jonas..- cerco di dire.

Ricongiunge le nostre labbra e ci spogliamo di tutti i vestiti che ci sono rimasti addosso.
Abbiamo così bisogno l'uno dell'altra che i preliminari al momento sembrano un gioco stupido.

Si appoggia completamente a me; il mio seno contro il suo petto; cuore su cuore; pelle su pelle.
Cerco di respirare normalmente, non ci riesco.

-Ti amo, Destiny- sussurra sulle mie labbra guardandomi negli occhi.
-Ti amo anche io, Nicholas-.

In meno di un millesimo di secondo con una spinta entra in me.

Dio, quanto mi è mancato! È vero, è stato via per poco tempo, però mi è mancato lo stesso fisicamente. Quando ha varcato quella porta ieri mattina e se n'è andato, io pensavo che sarei morta senza di lui. Lui è il mio ossigeno, non posso vivere senza. E penso che la cosa sia reciproca, viste le spinte che dà al momento.

Non sono dolorose, anzi, tutt'altro. Penso che se non l'avesse fatto glielo avrei detto io.

Scollo le mie labbra dalle sue per riprendere fiato.

-Dio, Nick... ci fa proprio male la lontananza, eh?- sussurro sarcasticamente.
-Si.. però devo dire che è piacevole..- dice maliziosamente, portando le sue labbra sul mio collo.
-Molto piacevole...-.

Faccio ricongiungere le nostre labbra, ancora più vogliosa di lui.

Dopo quasi un'ora d'amore veniamo insieme, mentre un tuono si schianta rumorosamente nel nostro giardino di casa come a voler “benedire” la nostra unione.

   
 
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