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Autore: StrychnineTwitch    08/09/2011    6 recensioni
Nella sua testa brulicavano tanti pensieri... Non dei più belli oltretutto.
Sarebbe esplosa se solo qualcuno le avesse detto un'altra parola su ciò che era successo.!
Si! E forse sarebbe stato meglio per tutti! Se lei fosse morta nessuno avrebbe più avuto problemi.
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And there's nothing wrong with me.

Settembre 2019

Nella sua testa brulicavano tanti pensieri... Non dei più belli oltretutto.
Sarebbe esplosa se solo qualcuno le avesse detto un'altra parola su ciò che era successo.! 
Si! E forse sarebbe stato meglio per tutti! Se lei fosse morta nessuno avrebbe più avuto problemi.
Sua madre sarebbe stata più tranquilla. Le sue amiche avrebbero smesso di litigare per tutte le stronzate che la riguardavano.
Si sentiva inutile! Si sentiva come quel vecchio peluche di stoffa rosa che aveva comprato molti anni prima. Nel 2011, quando era uscito Awesome as Fuck. L'album dei Green Day, il suo gruppo preferito.
Si quell'anno aveva fatto una scorta di roba che li riguardava, si era presa tutti i cd, la maglia, i libri, era persino andata al concerto e tra tutti i suoi acquisti c'era lui... Drunk Bunny, Il coniglio di pezza rosa simbolo dell'album.
L'aveva trovato in un negozio di musica, vicino alla pila di CD appena messi in commercio e subito l'aveva comprato.
Sua mamma continuava a dire che quel peluche era inutile, aveva cercato di buttarlo via un sacco di volte, ma non ci era mai riuscita. Anche lei, come quel coniglio non aveva importanza, ventidue anni appena compiuti,e ancora residente nella casa di sua mamma. Suo fratello, più giovane di lei, si era già trasferito con la sua ragazza, che ad appena 18 anni era rimasta incinta.  Suo padre era morto. Un infarto l'aveva fulminato mentre lavorava. E ora erano rimaste solo loro due a casa... Non aveva mai avuto il coraggio di andarsene... Provava troppo rancore verso la madre che stentava a riprendersi dall'ormai lontano lutto.
Entrò in camera sua e sbatté la porta. Si buttò sul letto dove era posato il piccolo e fedele pupazzo. Lo scaraventò contro il muro e si mise a urlare.
Un urlo di sfogò, un misto di odio verso sé stessa e il resto del mondo. Una miscela di rabbia e amore, come diceva la sua canzone preferita. 
Una lacrima le colò sulla guancia. Nera, macchiata dall'abbondante mascara.
Si sfregò il viso e un acceso rossore le apparve sotto l'occhio. 
Bene! Ci mancava solo questo a rovinarle la giornata!
Si rialzò in uno scatto. Camminò fino all'angolo dove era finito il malcapitato coniglio. Lo raccolse e lo strinse a se. Con la mano libera sferrò un pugno contro il muro.
"Merda!" 
Non ce la faceva più. Tutto andava storto da un mese.
"Sai cosa !?" si disse ad alta voce "Sai cosa c'è che ti rende la vita così difficile?" "C'è che l'unica cosa che sai fare bene è rovinare tutto! Fare stare male tua madre e i tuoi amici! Sei una fottuta stronza! L'unica cosa che meriti è rimanere da sola e senza amici!"
Sferrò un calcio alla parete e si fece male ad un piede. Un'altra lacrima scivolò sul viso bollente. 
Si buttò sul letto una seconda volta! Prese il quaderno dove solitamente scriveva... Da quando aveva quattordici anni scriveva storie, storie stupide, storie profonde, tristi. Quello che le veniva in mente. Strappò una pagina e con un pennarello scrisse.

Cara migliore amica. Una volta mi hai mandato un messaggio nel quale mi dicevi che senza di me non avresti saputo che fare.
Ora so che non era vero niente. Ora so che l'hai detto così, tanto per dire. 
Ti chiedo scusa per quello che sto per fare. Spero che un giorno potrai perdonarmi.
Me ne vado. Me ne vado e non torno più. Ora preparo le valige e poi Puf! sparirò per sempre.
Non farò male a nessuno facendo questo. No, nemmeno a te... Ormai so che tutto quello che ci legava è sparito.
La musica, il nostro sogno di andarcene in America, è tutto sparito. E non a causa mia. 
So di non far male nemmeno a mia madre. Si abituerà alla mia assenza. Come ha fatto con mio fratello.
Addio migliore amica. Ti ho voluto bene.


Forse era un gesto un po' estremo ma ormai doveva farlo. prese una busta e infilò dentro la lettera. 
L'avrebbe imbucata tra qualche ora. Direttamente a casa sua.

Si allontanò dal letto e aprì l'armadio. Tutto quello che fece fu tirare fuori tutti i vestiti e scaraventarli sul letto. Prese la valigia che stava sempre sopra l'armadio e infilò dentro le cose migliori. 
Prese il portafogli e lo infilò nella borsetta insieme al cellulare.
Controllò di avere il passaporto e la carta d'identità con se. 
Trascinò la valigia fino in cucina. Li prese un un foglietto e scrisse solo tre parole. 

ME NE VADO! 

Forse sarebbe tornata, forse no... Prese la busta per la sua 'amica' e camminò fino a casa sua. Il vialetto era libero, non c'era nemmeno il cane. Meglio così. 
Abbandonò la busta sul pavimento e se ne andò con le mani in tasca. Aveva ancora con se il coniglio di pezza.
Raggiunse la fermata dell'autobus e aspettò.
Aspettò.
Arrivò fino all'aeroporto. Con la valigia dietro di sé arrivò alla biglietteria. Dopo solo mezz'ora sarebbe partito un volo per l'Inghilterra.
Chiese informazioni. C'erano ancora posti liberi. Un volo last minute era ciò che voleva. Afferrò il portafoglio. 
"Quanto è?"
"50 € signorina"
Estrasse la somma dal borsellino nero tutto rovinato e li passò alla donna davanti a lei.
Lei in cambio le diede il biglietto.

I passeggeri del volo 29 sono pregati di salire sull'aereo. Il volo per Londra partirà tra pochi minuti.

Affondò la schiena nel sedile. Il capelli rossi sciolti sfiorarono delicatamente il poggiatesta. Cuffie nelle orecchie, Green Day discography, riproduzione casuale. 
Teneva ancora Drunky stretto tra le mani. 

PLAY

Le note di Jesus Of Suburbia riempirono l'atmosfera. La dolce voce di Billie Joe Armstrong cominciò a rilassarla pian piano.

I'm the son of rage and love... The Jesus of Suburbia.

La musica venne interrotta dalla vibrazione del cellulare. 
 
1 nuovo messaggio. 

Che cazzo dici? Dove vuoi andare? Smettila di dire stronzate.

No, non avrebbe risposto. Ormai era decisa a lasciarsi tutto alle spalle.

Cancella? SI

Riabbassò dolcemente le palpebre che le coprirono gli occhi castani.

And there's nothing wrong with me 
this is how I'm supposed to be 
in the land of make believe 
I don't believe in me.




Questa storia non ha bisogno di presentazioni o dediche. è solo uno sfogo della mia rabbia questa sera. Grazie a chi la leggerà.
Anzi mi correggo. Grazie Y'Know_Girl. Grazie davvero.
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Lady PUNK


   
 
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