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Autore: dfdfdfdfd    09/09/2011    6 recensioni
Isabella era una ragazza di 17 anni che viveva da due anni da sola.
I suoi genitori si erano trasferiti a New York per motivi di lavoro e Bella gli odiava per questo.
Ma se un giorno spuntasse la madre di Bella con una sorpresa.
Magari un nuovo fratello chiamato Edward.
Tratto dal Prologo : < Quando hai voglia di parlare con tua madre fammi uno squillo, adesso vedi di comportarti bene con tuo fratello >
Fratello…mi scappava da ridere.
Io non mi mossi dal divano e quando si aprì la porta un ragazzo, ma no che dico un angelo caduto sulla terra si materializzò davanti a me.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ok sadica è a dir poco...sono una gran bastarda lo so,lo so ! Ahahahahahahah
Per quanto riguarda la storia ( Per sempre mio )...per adesso è sospesa a tempo indeterminato,in questo momento tra situazioni di vita a dir poco atroci,non riesco a scrivere due storie contemporaneamente ! Scusatemi...ma non ce la faccio proprio.
Spero che vi accontiate di questa,un bacione,Elisa




POV EDWARD
 
Merda,merda e ancora merda !
< Senti Tanya smettila ! Ormai sono passati cinque anni,io sono innamorato di un'altra persona,di un'altra che non sei tu e adesso scusami ma ho un impegno ! Ti do 10 minuti per cancellare il mio numero e se non lo vuoi fare allora troverò il modo per farmi di nebbia, ciao > buttai giù il telefono e mi precipitai giù per le scale.
Il caos di New York non ci voleva proprio…la cerco tra gli sguardi ma non la vedo.
MERDA,perché SONO COSì COGLIONE ?!
Chiamai immediatamente Renee…appena sentii la sua voce chiesi subito se Isabella era lì.
< No Edward,non è qui…perché ?????? >
Oddio e adesso come facevo?!
< No scusa Renee,è uscita adesso dal bagno…sai ero andata a prendere qualcosa al supermercato e m’ero spaventato a non vederla più nel salotto,scusa…>
< Sai il ruolo del fratello protettivo fa proprio a caso tuo ! > certoooo….
< Ciao Renee…scusa ancora se t’ho disturbato > intanto correvo per le strade di New York…
< Ciao Edward,nessun disturbo > riattaccai e iniziai a guardare tutti i bar e i negozi di quella zona.
Insomma non la conosceva New York,era impossibile che fosse andata lontano.
Dopo due ore di avanti e indietro mi decisi che era inutile cercare a vuoto…andai in uno Starbucks e presi un caffè,per tranquillizzarmi.
<  Ehi Amico…> Jasper,un cameriere che conoscevo da un bel po’ di tempo mi venne incontro salutandomi.
Non dovevo avere una bella cera,ero esausto,angosciato…stavo per morire di paura.
< Ehi è successo qualcosa ? Non sei messo bene…>
Mi limitai a dire un < Eh già…> mentre mi mettevo le mani nei capelli e il sudore colava da tutte le parti.
< Beh consolati,insomma non so che cosa ti sia successo…ma quella ragazza è da tre ore che piange,è messa peggio.> Guardai nella direzione della ragazza…
 
Pov Bella
 
Ormai le lacrime non finivano più…ero in un comune Starbucks di New York,un tavolino in un angolo,con la testa rannicchiata nelle mie braccia…stavo piangendo e non me ne importava.
Ormai il mio scudo era andato in frantumi da un bel pezzo,la mia rabbia si stava trasformando in qualcosa di penoso…piangere davanti a tutti non è il massimo della cosa.
Ma ormai non me ne importava più molto della gente…
< Ehm…> sentii una voce alle mie spalle,mi girai e vidi un cameriere,lo stesso che m’avevo portato il caffè.
< Scusa non volevo disturbarti ma ho una cosa da consegnare per te…>
Mi diede un foglietto e se ne andò indisturbato a portare altri caffè.
Girai il biglietto più volte prima di aprirlo e leggere quello che c’era scritto…
PENSAVO CI TENESSI,PENSAVO CHE TU COMBATTESSI PER AVERMI…EPPURE ECCOMI QUA,A GUARDARTI PIANGERE COME UNA CODARDA CHE NON HA AVUTO IL CORAGGIO DI CAPIRE CHE NON è L’UNICA A SOFFRIRE,NON è L’UNICA AD AMARE.
TI BASI SU PAROLE DI SCONOSCIUTE ,CREDI A LORO MENTRE IO PER TE NON SONO ALTRO CHE UN BAMBINO BASTARDO CHE SI PRENDE GIOCO DI TE.
TANYA è STATA LA MIA FIDANZATA 5 LUNGHI ANNI FA…MA SAI… QUANDO SEI INNAMORATO DI UNA PERSONA NON RIESCI A PERCEPIRE CHE LUI NON CI SIA Più,SEI GELOSA MARCIA DELLE ALTRE PERSONE E INVENTI DELLE BALLE SOLO PER FARE SCAPPARE LE ALTRE DONNE.
SEI CADUTA NELLA TRAPPOLA ANCHE TU…E IO COME AL SOLITO SONO QUELLO A PAGARE.
Rimasi a fissare quelle parole,immobile,singhiozzando ancora.
Mi girai di scatto verso la sala principale,ma neanche l’ombra di Edward c’era…
Presi il bagaglio e iniziai a correre verso l’uscita,non pensando a quello che stavo facendo.
Mi ritrovai immersa nel caos di New York…tante facce,tanti volti,non il suo.
M’accesi una sigaretta per calmare l’agitazione,i sentimenti che in questo momento stavano uccidendo la mia anima…
Non so con quale forza m’alzai dal marciapiede,so solo che le mie gambe andavano da sola…verso la sua casa.
Nessuna traccia di lui,nessuna pozza d’acqua limpida…niente.
M’appoggiai al portone del suo palazzo,aspettando qualcuno che non sarebbe arrivato.
Le ore passavano senza rendermi conto,la mia testa era così intasata di pensieri  da non capire più nulla…la sigaretta era la mia unica compagnia.
Sentì la porta aprirsi, mi girai di scatto a fissare la figura che stava uscendo…
Due bambine accompagnate dal loro papà mi guardarono con aria confusa,dovevo essere ridotta a uno straccio.
< Signorina…deve entrare ? > il signore cortesemente mi tenne la porta aperta mentre di volata dicevo un grazie precipitandomi al capezzale della sua porta.
Era da una buona mezz’oretta che fissavo la sua porta color crema…però non ce la facevo a suonare.
Era troppo per me…
Non mi ero mai sentita così inferiore,così stupida,così ragazzina…fino ad adesso.
Poi mi decisi…e bussai.
Guardavo in basso,il suo tappetino aveva una forma insolita…sentii uno scatto e la porta aprirsi..
< Io….insomma…cioè…insomma scusa se sono andata via…> il suo profumo m’invase le narici.
Il coraggio prese il soppravvento e lo fissai…
< Che cazzo ne sapevo che lei era la tua fidanzata cinque anni fa ? Lei m’ha detto così e tu lo sai che cosa sento in questo momento…l’unico modo era scappare dal tuo sguardo per non fare vedere la mia sensibilità,il mio essere inferiore a una persona come te…>
Mi fissava e non diceva niente…era immobile come una statua.
< Allo…> non riuscì a finire la frase perché le mie labbra furono invase dalle sue,con cattiveria…
< Ti odiooo ! Tu m’hai fatto morire…non sapevo dove cazzo cercarti,non sapevo dove trovarti…> mentre lo diceva mi baciava tutto il viso e m’accarezzava i capelli stringendomi con forza nelle sue braccia così grandi ed accoglienti.
Lo fissai e mi persi nei suoi occhi…ormai le sue iridi erano un labirinto senza fine.
< Io..io ti amo…> la sua bocca sussurrò quelle parole e la bomba esplose inesorabilmente.
 
 
 
 
 

  
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