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Autore: Aesir    09/09/2011    3 recensioni
[Aliens/Predator]
Ispirata ad Alien vs Predator, sono essenzialmente i pensieri di Scar alla fine. Film leggermente alterato e finale alternativo.
Se doveva morire sarebbe morto con onore…
Genere: Malinconico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE HUNTER’S MOON – La Prima Caccia

 Antartide, 2004

 Lo yaut’ja alzò la testa, sputando un fiotto di sangue verde.
Maledizione!
Stava andando tutto così bene!
Era riuscito ad uccidere un kainde amedha, a sopravvivere nonostante le probabilità contrarie, ed ora doveva incontrare la fine.
Sembrava quasi un controsenso.
E, gli elder lo perdonassero, non gli importava nulla di essere stato sconfitto da un ‘degno avversario’, dato che tanto sarebbe morto lo stesso.
Intorno a lui, la neve turbinava, coprendo il suo grande corpo quasi immobile.
Insensibile alle alte e alle basse temperature com’era, non gl’importava affatto.
Non che fosse quello il suo problema.
Sempre sofferente, alzò il braccio e aperto uno scomparto nella corazza, rivelò un secondo autodetonatore.
Non aveva scelta, era costretto ad usarlo.
Sentì il verso della regina di quegli esseri oscuri.
Che stridesse pure: lui sarebbe morto, ma almeno se la sarebbe portata dietro.
Schifoso essere: non gli erano mai piaciuti i kainde amedha, nonostante ne capisse l’attrattiva come preda, e dopo quell’esperienza gli piacevano ancora meno.
Urla umane; evidentemente qualunque cosa volesse fare quella piccola creatura, non c’era riuscita.
Peccato.
Sarebbe stato interessante vedere come si sarebbe sviluppata la storia.
Era un po’ tardi per i rimpianti.
Digitò una sequenza e, mentre numeri rossi scorrevano sul suo bracciale, mentre il suo sangue verde macchiava la neve, ruggì.

 Trenta secondi alla fine…

 “The way to dusty death. Out, out, brief candle!

 Metallo contro metallo mentre riponeva le proprie armi.

 Ricordava fin troppo bene com’era cominciato tutto ciò.
Si erano recati su un continente ghiacciato per il rito di iniziazione…
Colpa dei piyode amedha, come al solito: non avrebbero dovuto rubare i loro armamenti al plasma.
Così si erano trovati ad affrontare i kainde amedha praticamente all’arma bianca.
I suoi compagni erano caduti valorosamente, uno dopo l’altro…

 Venti secondi alla fine…

 Life’s but a walking shadow, a poor player,

 Metallo contro metallo mentre le sue lame retrattili scattavano.

 Lui no, si era rifiutato di lasciarsi sconfiggere così facilmente, aveva ucciso una di quelle creature ed era riuscito a marchiare la sua fronte con il suo sangue acido, evitando per ben due volte di essere parassitato, tanto per aggiungere onta ad onta.
Poi, quell’umana gli aveva restituito l’arma… non che avesse molta scelta… e mentre si allontanava gli aveva fatto capire di volerlo seguire.
Una vittima in più per i kainde amedha, si era detto….

 Dieci secondi alla fine…

 That struts and freats his hour upon the stage,

 Metallo contro metallo mentre si poggiava la destra sul torace.

 Invece si era rivelata un acquisto interessante e sorprendentemente utile, ma ormai per quel che ne sapeva era caduta…

 Cinque secondi alla fine…

 And then is heard no more: it’s a tale

 Era un segno di rispetto presso la sua specie.

 La regina doveva aver deposto il suo ultimo uovo, ma la creatura si consolò.
Non sarebbe vissuta per essere infettata.
In ogni caso, poteva difendersi.
Aveva ancora le proprie armi con sé.
Finchè uno yaut’ja era armato, non si sarebbe mai arreso.
E dopo avrebbe continuato a battersi, con gli artigli e con le zanne.

Un secondo alla fine…

 Told by an idiot, full of sound and fury,

Se doveva morire sarebbe morto con onore…
Un ringhio gli sfuggì dalla gola…

 Signifing nothing”

Il conteggio si arrestò.

L’alieno guardò in su, sorpreso.
Chrrrhhhh…”
Sopra di lui il pa’ya gli tese la mano per aiutarlo a rialzarsi.
Lo yaut’ja l’accettò, sorpreso.
Aprì uno scomparto della sua armatura, ne estrasse un flacone e versò un denso liquido azzurro, tremendamente caustico, lo miscelò con un’altra sostanza e, con un ringhio di dolore lo pose sulle proprie ferite.
Sentì la carne bruciare mentre cauterizzava.
Barcollò leggermente, poi si assestò: i colpi che aveva subito erano gravi, ma sarebbe sopravvissuto.
Ora i fatti dimostravano che ne era degno.
L’elder gli tese la maschera.
La creatura l’accarezzò, seguendo il fregio che v’aveva impresso.
L’anziano yaut’ja ringhiò e indicò il punto dove si era allontanata l’enorme creatura.
Due lame retrattili scattarono.
Scar Predator indossò il bioelmo, coprendo il marchio sulla fronte, fatto con il sangue acido, e sorrise fra sè: presagiva già la fine, per quella regina e la sua ultima covata…

 William Shakespeare, Macbeth, Act V, Scene V, 21-26 

 

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Kainde Amedha: xenomorfi o aliens
Ke'kwei kainde amedha: regina alien
Pa'ya: Elder
Pyode Amedha: umani

 

   
 
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