Videogiochi > The House of the Dead
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    09/09/2011    0 recensioni
[The House of the Dead]
Momenti di grande tensione, mentre Sophie Richards si rende conto di quale orrore abbia scatenato il Dr. Curien nel liberare il suo micidiale esercito di morti viventi...
Genere: Drammatico, Horror, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The House of the Dead è il primo episodio di una serie di sparatutto in prima persona con light-gun. Uscito nel 1996 in concomitanza con un'altra serie horror, "Resident Evil", con cui ha diversi punti in comune.

Introduzione:
Il 18 dicembre 1998 l'agente dell'AMS Thomas Rogan riceve dalla fidanzata Sophie Richards una telefonata d'emergenza: la donna lavora per un'azienda chiamata DBR assieme ad uno scienziato di nome Roy Curien in un'enorme villa adibita a laboratorio, ma costui ha creato misteriosamente un'orda di zombie che ha invaso l'intero edificio: con essi si propone di uccidere Sophie e tutti gli altri assistenti per poi procedere alla conquista dell'intero pianeta. Rogan si dirige subito sul posto con il collega e amico G, e insieme si fanno strada tra le centinaia di non-morti (non solo umani: ci sono anche cani, scimmie, rane, pipistrelli e ragni, ai quali vanno aggiunti alcuni gruppi di larve di insetto che hanno assunto notevoli proporzioni in seguito agli esperimenti cui sono state sottoposte) fino a raggiungere Curien, nascostosi in un locale sotterraneo; questi decide di attivare la sua creatura più potente per cercare di eliminare i due agenti: il Mago (Magician in lingua originale). Ma il Mago, evidentemente difettoso, si ribella al suo creatore uccidendolo, dopodiché attacca Rogan e G, che riescono a distruggerlo.

Terrore a Villa Curien

Sophie rimase inorridita nel vedere il suo amico e collega Bryan scaraventato all’indietro, con un’accetta profondamente conficcata nel petto. Gli occhi dell’uomo erano sbarrati, le braccia innaturalmente sollevate all’indietro, e il sangue fuoriusciva copioso dal corpo privo di vita.
Era accaduto tutto improvvisamente: nel giro di pochi minuti, Villa Curien si era trasformata in un inferno; ovunque nei corridoi i medici della DBR correvano disperatamente per evitare un’orda di spaventosi cadaveri ambulanti, armati di asce, fusti di metallo e seghe elettriche; la porta dell’ufficio di Sophie era crollata sotto i colpi di un paio di zombie che, dopo aver attaccato e ucciso il povero Bryan, presero subito ad inseguirla.
La donna cominciò a correre, uscendo dalla porta che dava nella stanza accanto, e spinse velocemente uno schedario per barricare l’uscio dietro di sé. Di nuovo sentì i colpi micidiali abbattersi sul legno e, non appena intravide le lame fuoriuscire con innumerevoli schegge, capì che l’impedimento non avrebbe resistito a lungo.
Ovunque riecheggiavano urla disperate e versi raccapriccianti, segno che i suoi colleghi venivano fatti a pezzi uno dopo l’altro. Alcuni riuscirono in qualche modo a mettersi al riparo, saltando fuori attraverso le finestre o cercando rifugio nei sotterranei della villa, ma il pericolo si era esteso ad ogni angolo immaginabile.
Prima che gli zombie si aprissero un varco per passare, Sophie si sforzò di riflettere su cosa poteva escogitare per mettersi in salvo. Improvvisamente si ricordò del telefono nell’ufficio di Storlen, se la linea era ancora funzionante, poteva provare a chiedere aiuto. Il suo fidanzato, Thomas Rogan, era membro di una società segreta, un distaccamento dei reparti speciali conosciuto come AMS; se fosse riuscita a mettersi in contatto con lui e ad avvertirlo, forse…
Lo schianto dello schedario che veniva sbattuto via con violenza e i due zombie che le venivano incontro barcollando fu sufficiente a scuoterla da ogni pensiero. Sophie riuscì ad evitare per un soffio entrambe le lame che si conficcarono nella parete alle sue spalle, tuffandosi a terra d’istinto, dopodiché si rialzò velocemente e riprese a correre nel corridoio. L’ufficio di Storlen era vicino ma arrivarci indenne era tutt’altro che facile in quella situazione. L’ambiente era invaso da ragni, pipistrelli e insetti geneticamente modificati; qualcuno aveva liberato le cavie dei loro esperimenti e solo una persona poteva avere accesso al codice segreto per aprire tutte le gabbie contemporaneamente… Roy Curien, lo scienziato a capo dell’esperimento D.E.A.T.H., solo lui.
Correndo disperatamente, con le braccia sul volto per proteggersi dallo svolazzare dei pipistrelli sopra la sua testa, Sophie raggiunse la porta con su la targhetta in ottone col nome “Storlen” e si precipitò all’interno sbattendo la porta. Senza neanche riprendere fiato, afferrò la cornetta del telefono e ringraziò il cielo nell’udire il segnale attivo dell’apparecchio. Subito digitò il numero di Thomas e attese col cuore in gola che la chiamata venisse inoltrata.

- Rispondi - esclamò sottovoce. - Per favore, rispondi…

Circa un istante più tardi, la voce di Rogan passò attraverso il microfono.

- Pronto ?
- Tom, sono io, Sophie… Ti prego, ascoltami!
-
Sophie, che ti succede ? Calmati…
- No, ascoltami… Devi venire subito qui al laboratorio, la Villa del Dr. Curien, sta… sta succedendo qualcosa di orribile, io non…

In quel preciso momento la porta schizzò via dai propri cardini, sotto la spinta possente dei due zombie comparsi sull’uscio. Sophie si sentì raggelare il sangue nel vederseli davanti e questa volta era convinta di non avere scampo.

- Sophie, cosa succede ? - domandò Rogan, non riuscendo certo ad immaginare cosa avesse prodotto quel rumore nel ricevitore. - Sophie… Sophie, rispondimi, che sta succedendo ?
- Thomas ti prego, aiuto!

Sophie riuscì appena a chiedere aiuto che, con un ruggito spaventoso, i due morti viventi sollevarono la scrivania costringendola ad allontanarsi prima che fosse completamente distrutta dalla loro furia animale. Era spaventata, in preda al panico e all’angoscia, l’unica possibilità era raggiungere il cortile e tentare di fuggire attraverso il cancello. Purtroppo però l’ingresso della villa era completamente invaso da quelle creature rivoltanti. Sophie si trascinò a fatica fino al portone e rimase sconvolta nell’apprendere che era stato sprangato dall’interno… Non aveva speranza ormai, gli zombie la stavano accerchiando con le braccia protese in avanti, e in quell’istante tutta la paura e il terrore la assalirono come un’onda mentre l’ombra della morte sembrava già sfiorarla col suo gelido tocco.

Fine ?

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > The House of the Dead / Vai alla pagina dell'autore: telesette