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Autore: Naty96    10/09/2011    1 recensioni
una storia creata da me tra Edmund e la sorella di Caspian ( un personaggio inventato da me )
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edmund Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SUL VELIERO IN MEZZO AL MARE:

Ero negli alloggi dell’equipaggio seduta vicino ad un oblò. Fuori pioveva a dirotto e non c’erano segni della stella azzurra. Il mare era molto mosso e faceva barcollare la nave. Ero impaurita, pensavo che non sarebbe più finita quella tempesta e i viveri stavano cominciando a scarseggiare:
- che cosa fai qui tutta sola?- trasalii e mi girai di scatto
- mi hai fatto spaventare – tirai un sospiro di sollievo quando mi accorsi che c’era Edmund.
- scusa. Posso farti compagnia?- mi chiese nell’oscurità di quella grande stanza
- certo!- gli feci cenno di venire avanti
Ormai erano trascorse settimane dal giorno in cui l’avevo conosciuto: eravamo rimasti a guardarci intimiditi poi lui accennò ad un inchino e io feci lo stesso. Legammo subito. Sentivo che c’era qualcosa di speciale che ci legava, non solamente il fatto che si a io che lui regnavamo su Narnia.
- finirà mai questa tempesta?- gli chiesi guardando fuori dall’oblò
- io spero finisca presto! Non sai quanta fatica stanno facendo quegli uomini sotto quella pioggia!- esclamò mentre si sedeva vicino a me
- fa freddo qui…- osservai. Lui si tolse la sua coperta di dosso e la mise sulle mie spalle
- ho visto- mi sorrise
- guarda che non devi per forza darla a me-
- ma tu hai più freddo-
Era in quei momenti che pensavo che io e lui avevamo qualcosa in comune. Ci guardammo per dieci secondi:
- che stavi facendo?- mi chiese distogliendo lo sguardo
- pensavo a… quando tutto questo sarà finito e finalmente tornerò a casa-
- non sei abituata a questo genere di avventure vero?- mi chiese comprensivo
- no, io sono sempre rimasta a casa con qualche parente quando Caspian partiva per qualche missione, ma non volevo lasciarlo solo stavolta e quindi sono partita con lui. Mi aveva detto che non sarebbe stato pericoloso stavolta, ma alla fine tutto è diventato un incubo- gli raccontai
- anche io mi sono sentito così. La prima volta che sono venuto a Narnia che c’è stata una grande battaglia non volevo affrontarla. Pensavo che tutto fosse un sogno e volevo svegliarmi a casa. Ma se mi fossi tirato indietro ora non sarei un re di questo bellissimo mondo e non ti avrei conosciuto- sorrise ancora e io ricambiai
- puoi spiegarmi perché Susan e Peter sono tornati a Narnia?- Caspian mi aveva detto che non potevano più tornare-
- questo non lo so nemmeno io. Forse Aslan ha voluto dare la possibilità a mia sorella e tuo fratello di incontrarsi ancora- mi sembrava una buona spiegazione dato che Aslan ha un cuore d’oro
- devo confessarti una cosa: sai che io non credevo alla tua esistenza.- Edmund rimase allibito
- che cosa?- ridemmo insieme
- finche Caspian non ha incontrato te e i tuoi fratelli non credevo che c’erano persone che potessero provenire da un altro mondo. Lo trovavo ridicolo!-
- hahah… ora sono qua quindi ci devi credere per forza-
Ci fu un momento di silenzio e i ricordi mi si mescolarono in testa. Tutto quello che era successo fino a quell’istante mi aveva fatto dimenticare della stella azzurra e della tempesta che ancora faceva muovere le acque del mare:
- troveremo mai quella stella?- gli chiesi tornando a guardare fuori
- io sono ottimista quindi penso proprio che la troveremo. Anche tu dovresti esserlo, almeno saresti un po’ più tranquilla- mi cinse le spalle con un braccio
- non essendomi mai trovata in una situazione del genere un po’ di paura ce l’ho e mi sembra lecito. Per caso mi sbaglio mio signore Edmund il Giusto?-
Ero contenta di essere lì con lui perché sapeva sempre come farmi divertire e a non pensare alle mie paure. Nessuno tranne mio fratello mi aveva resa così sicura di me prima di quell’avventura. Sapevo già che quando Edmund se ne sarebbe dovuto andare mi sarebbe mancato moltissimo, ma non ci potevo fare niente, se non solo stare con lui per tutto il tempo che rimaneva.
- bene ora devo tornare sul ponte, Caspian vuole che lo aiuti ed è meglio non farlo arrabbiare- si alzò e andò verso la porta
- Edmund…-
-si?- si fermò un’ istante
- grazie…- gli dissi timida
- di cosa!- sorrise e chiuse la porta

 
  
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