Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Wits    10/09/2011    3 recensioni
[Pioveva, di nuovo, tuonava, ancora.
Proprio come quella volta, proprio come faceva paura a lui, proprio così.
Ci aveva sperato, ci aveva sperato terribilmente, per poter tornare da lui.
Anche se ora lui lo odiava, perché non si era fatto vedere per anni, perché era sparito.
Voleva rivederlo, era normale?
Voleva rivedere la persona che amava, era giusto?]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Finally, you’re here.

Sono tornata! A grande richiesta! (ma di chi?) *evita le torce, le spranghe, i forconi e i pomodori*

Ok lo so, vi sto angosciando <.<

Comunque questa è la mia terza storia in questa sezione! *w*

Ovviamente una yaoi *^*

Vabbè vi lascio alla lettura, a vostro rischio e pericolo u.u buona lettura e ci rivediamo giù! *u* *sparisce*

___________________________________________________________________________

Finally, you’re here.

 

Pioveva, di nuovo, tuonava, ancora.

Proprio come quella volta, proprio come faceva paura a lui, proprio così.

Ci aveva sperato, ci aveva sperato terribilmente, per poter tornare da lui.

Anche se ora lui lo odiava, perché non si era fatto vedere per anni, perché era sparito.

Voleva rivederlo, era normale?

Voleva rivedere la persona che amava, era giusto?

Se lo era chiesto, in questi quattro anni.

“Quattro anni buttati al vento” pensò, contrariato.

Aveva perso quattro anni, avrebbe potuto fare qualsiasi cosa e invece era scappato.

E l’aveva ferito, l’aveva tradito, lo aveva fatto soffrire, aveva creato un nuovo dolore.

Insomma aveva fatto una cazzata, bella e buona.

Quattro anni passati a girare per il mondo, a incontrare nuova gente, a pensare a lui.

Lui, lui, lui, costantemente e solamente lui.

Erano volati, quattro maledettissimi anni, senza di lui, senza che potesse vederlo, sentirlo, toccarlo.

Ora era davanti alla sua casa, fradicio dalla testa ai piedi, indeciso se bussare o meno.

Voleva consolarlo, come faceva prima, voleva abbracciarlo, come prima, voleva rivederlo.

Prima che potesse dire, fare o anche solo pensare qualcosa, la sua mano bussò.

La mano, aveva fatto tutto lei, era stato un gesto involontario.

Anche se non ne era tanto sicuro, anche se quel gesto involontario ora lo rendeva felice.

Eppure nessuno veniva ad aprire, eppure c’era un silenzio surreale, interrotto solo dai tuoni.

Tuoni che ogni due per tre, squarciavano il cielo.

Bussò e bussò ancora.

Dopo l’ennesimo silenzio si decise a forzare la porta per entrare.

Ma la porta era stranamente aperta.

“Intelligente, molto intelligente, che vuole fare?! Sta aspettando che qualcuno lo derubi?!” pensò.

Poi continuò: “O, peggio, che qualcuno lo uccida e poi lo derubi?!”.

Mentre pensava a queste cose, camminava per la casa di colui che non considerava più un semplice amico.

“E se non fosse solo?” si ritrovò a pensare, “Se ci fosse già qualcuno con lui?” si chiese.

Arrestò la ricerca, fermandosi in mezzo al salone dell’appartamento.

- Gouenji?- fece una voce insicura alle sue spalle.

Si girò, con la paura di vederlo con qualcun altro.

- S-Sei t-tornato…- balbettò l’albino, con gli occhi spalancati e ricolmi di lacrime.

Lacrime che dopo poco caddero al suolo, solcando il viso pallido del ragazzo, rigandolo.

Lacrime che furono come macigni sul cuore di Gouenji, che si sentì profondamente mortificato.

Mortificato per averlo lasciato, per essersene andato, per giunta senza dirgli nulla.

- Già.- confermò.

Lo sguardo puntato a terra, i pugni serrati, i capelli bagnati.

Fubuki sorrise, un sorriso dolce, in mezzo alle lacrime che ancora gli bagnavano il volto.

- Finalmente…- mormorò.

Shuuya alzò lo sguardo, sorpreso da quella reazione, non era arrabbiato?

Non lo odiava?

L’aveva fatto soffrire, gli aveva causato altro dolore, perché diavolo non lo odiava?!

Avrebbe dovuto odiarlo! Doveva!

- Non sei arrabbiato?-

Fubuki non rispose, si limitò a scuotere la testa, in segno di dissenso.

No, non era arrabbiato.

- Sono felice.-

Era…

felice.

- Sei… felice?- domandò, con gli occhi spalancati.

No, non se lo aspettava, non se lo aspettava proprio.

Era il contrario della reazione che aveva immaginato, pensava che l’avrebbe odiato.

Ma forse il vocabolario di Fubuki non comprendeva la parola “odiare”.

- Sì, perché sei tornato. Perché, anche se te ne sei andato senza dirmi nulla, ora sei qui, di nuovo.-

Era giusto, sensato, era un ragionamento degno di nota, era palesemente nel giusto.

E lui era ancora una volta nel torto, cosa che gli fece serrare di nuovo i pugni.

- Forse non sarei dovuto venire, solo che so che i tuoni ti spaventano e…-

L’orgoglio aveva preso il sopravvento, per l’ennesima volta, come sempre, di nuovo.

E il cuore strepitava, perché voleva parlare lui, ma ancora una volta era stato preceduto.

L’orgoglio vinceva sempre, ma lui, Gouenji, perdeva sempre.

Perdeva le occasioni che aveva per dire a Fubuki ciò che realmente pensava.

Perdeva le occasioni per restare di più con Fubuki.

Perdeva quattro anni in giro per il mondo.

Stava mandando tutti i buoni propositi di parlargli a farsi fottere, doveva reagire, doveva farlo ora.

- Grazie per essere venuto, ma non ho più paur…-

Un tuono più violento squarciò il cielo.

Fubuki non finì di parlare.

E tutto accadde in una manciata di secondi.

L’albino finì fra le braccia di Gouenji.

Quest’ultimo lo accolse volentieri, senza fare storie, forse era proprio ciò che aspettava.

L’idea di smentire quella sua paura dei temporali, finì a farsi friggere coi buoni propositi dell’altro.

- No? Sei sicuro di non avere più paura?- ridacchiò.

Fubuki arrossì fino alla punta delle orecchie, nascondendo il viso nella giacca, fradicia, di Gouenji.

- Forse… un po’…- mormorò, imbarazzato.

Arrossì ancor di più quando capì in che situazione si trovava.

Insomma si trovava fra le braccia di Gouenji, a casa sua che tra l’altro era completamente vuota. Non era una buona situazione, eh no.

Soprattutto per il fatto che Gouenji gli piaceva, tanto, forse troppo, ma non poteva farci nulla.

- Allora ho fatto bene a venire.-

I tuoni si erano fatti più violenti.

Voleva sciogliere la presa sulla maglietta di Gouenji.

Voleva lasciarlo andare, perché era normale fare così, era giusto.

Voleva mandarlo via, per poi rintanarsi in camera, con le mani sopra le orecchie, per la paura.

Non lo fece, non ci riuscì.

Si era paralizzato, non riusciva a fare più niente, nulla, non ci riusciva proprio.

Era una fortuna che continuasse a respirare, pensò.

- Già. F-Forse…- balbettò.

Anche Gouenji voleva fare tante cose, troppe.

Per prima cosa voleva tranquillizzare Fubuki, che si era già tranquillizzato per il solo fatto di trovarsi fra le sue braccia, dopo tutto quel tempo.

Poi voleva dirgli ciò che provava, voleva confessare i suoi sentimenti, quelli che aveva nascosto.

Infine avrebbe voluto baciarlo, perché era una cosa che voleva da tempo.

Scosse la testa, imbarazzato dai suoi non proprio casti pensieri e dalla consapevolezza.

La consapevolezza di quei sentimenti proibiti, vietati.

Proibiti perché loro erano due ragazzi, due maschi, due uomini.

Ma non riusciva ad amare nessun altro, almeno non come amava lui, era impossibile.

Rimasero così, l’uno fra le braccia dell’altro, almeno finché non finì il temporale e con esso anche la notte, lasciando spazio al giorno con un sole più accecante del solito.

Il sole era tornato, Gouenji era tornato.

La tempesta se ne era andata, la solitudine se ne era andata.

Non poteva essere più felice, ora, Fubuki.

Felice che lui fosse lì.

Felice di rivederlo.

Felice che lui fosse tornato.

Felice che Gouenji fosse tornato da lui.

Ora, non desiderava nient’altro, niente più.

Finalmente era lì e questo bastava.

 

_______________________________________________________________________________________________

Angolo della scema yaoista con la tastiera! *_*

Sono tornata! La terza storia in questa sezione! Ovviamente una yaoi *^*

Stavo ascoltando una canzone deprimente u.u ecco perché ho scritto u.u in oltre ero ispirata da un immagine :3 (che dopo vi farò vedere ^o^)

Ci tengo a specificare che io Axel lo vedo anche con Gazel °v° Nonostante sia per la BurnxGazel… cioè a me piacciono un po’ tutte le coppie xD Se si parla di yaoi mi troverete in prima fila °u° ovviamente adoro anche i Twincest e quindi le ShawnxHayden *^^^^^^* ma se devo togliere le twincest, Shawn lo vedo solo con Axel °-°”

Poi ovviamente ognuno ha i suoi gusti ^o^ Mi scuso per l’OOC che sicuramente c’è ùwù però io ci ho provato xD

Se siete davvero arrivati fin qui… siete degli angeli *u* *ammirazione* e se lascerete una mini recensione sarete da fare santi subito! *u* Vi prego >.< voglio sapere il vostro parere, anche se vi fa schifo, anche per una critica! (costruttiva però, se la critica riguarda la coppia non la accetterò, perché, come ho già detto, ognuno ha i suoi gusti.)

Beh che altro dire? Aspetto i vostri pareri ^^

Grazie per aver letto il mio ennesimo sclero ^o^ *se ne va lanciando fiorellini qua e là (?)*

(P.S.: questa è l’immagine -> http://i55.tinypic.com/wjt6kg.jpg scusate ma non riesco a far funziare il collegamento çAç)

 

-Miruku

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Wits