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Autore: Reina    12/05/2006    2 recensioni
E se i bit power non fossero animali sacri ma divinità relegate sulla terra? Leggete e commentate ^^.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Verità svelate

Verità svelate

 

Era una sera buia e tempestosa…

 

Naaaa stavo scherzando.

 

Era una giornata estiva come tutte le altre nella città di Tokyo.

Il cielo era stellato, imbiancato qua e là da qualche nuvoletta, le cicale un casino infernale che bastava la metà, il clima era… torrido.

Faceva un caldo tale che le famiglie mettevano l’aria condizionata a pieno regime, e se ne erano sprovviste, si accampavano difronte al ventilatore.

Solo verso tarda sera si diffuse per l’aria una lieve brezza.

E finalmente anche chi non era riuscito a chiudere occhio, si abbandonò alle braccia di Morfeo.

In un dojo conosciuto da molti di voi lettori, cioè quello che dovrebbe essere un dojo ma di fatto è peggio di un campo profughi, un gruppo di ragazzi e ragazze stava dormendo.

C’era chi era assopito in posizione felina, chi stringeva il cuscino, chi era svaccato (indovinate chi!? NdA) e chi ritrovatosi sullo stomaco un piede non suo si era svegliato, aveva assestato un pugno spettacolare al proprietario del piede, e se ne era tornato a dormine.

Poco distante dall’accampamento, in mezzo ad una miriade di bey, quattro avevano cominciato a emettere una pallida luce dal bit-chip.

Poi da ogni bit emerse una lucina sferica, ognuna di colore diverso rispetto alle altre e si allontanarono dalla palestra.

Un attento osservatore (al buio? Ndtutti …mi lasciate continuare o vi devo far male?! NdA-che-impugna-una-Katana) avrebbe notato che le effigi dei quattro bey erano svanite.

Nessuno sembrava essersi accorto di nulla, a parte una figura femminile.

La ragazza si alzò sbuffando seccata, poi in un attimo scomparve.

 

Tempio Kasane

 

Le quattro luci si fermarono sull’ingresso del tempio, dove ad aspettarli c’era una giovane sacerdotessa, con occhi verdi e capelli rossi a caschetto.

In breve tempo le luci lasciarono posto ad alte figure antropomorfe, che indossavano semplici vesti di quelle che sembrava seta e protezioni che ricordavano le armature degli antichi Gran Generali degli eserciti cinesi, ed erano dotate di caratteri animali.

Il primo, che a prima vista sembrava il più anziano aveva lunghi capelli azzurri, occhi rossi e orecchie da tritone. Era Seiryu, il protettore dell’est.

Il secondo aveva capelli e occhi nerissimi, con in pizzetto sul mento e un guscio di tartaruga lucidissimo. Era Gembu, il protettore del nord.

Gli altri due sembravano coetanei.

Si trattava di Suzaku, con capelli, occhi e ali rosso fuoco (coda da fenice compresa), il protettore del sud; e Byakku, con corti capelli bianchi, occhi ambrati e un’adorabilissima coda bianca con strature tigrate nere.

- Liberiiiii – canticchiavano Byakku e Gembu

- Liberi (T_T) – dissero quasi piangendo Suzaku e Seiryu che come al solito avevano sgobbato più degli altri

- Vi vedo bene ragazzi – disse la sacerdotessa – siete pronti per il torneo?

- Eilà Hinageshi, qual buon vento. Lo hai portato il sakè vero *.*

Byakku come al solito era il più casinista, seguito a ruota da quel vecchio maniaco di Gembu e da quella furia devastatrice di Suzaku. Seiryu era il serio del gruppo, ma quando ci si metteva poteva essere peggio di Suzaku stesso. (non uccidetemi, ma per il loro carattere mi sono rifatta a “la stirpe delle tenebre” NdA)

- Si, si… e gli altri (é_é)?

- Stanchi morti… Linx e Lear ci raggiungeranno fra poco.

- Seiryu, sai se viene anche Gaia?

Silenzio di tomba.

- Seiryu… - Byakku (che oltre ad essere un casinista di prima categoria, la pazienza l’aveva data in adozione secoli prima…) cominciava a perdere la pazienza.

- dorme… - constato Hinageshi con la sua timida voce

Caduta generale.

Come al solito il tigrotto ha perso completamente la pazienza, afferra Seiryu per il bavaro dei vestiti e comincia scuoterlo con violenza per svegliarlo (aggiungendo qualche cazzotto). 

- Svegliati dannazione. Senza di te il torneo di briscola non si può fare.

Seiryu, come ogni essere umano non apprezza il “gentile” tentativo dell’amico di svegliarlo, indi per cui gli assesta un colpo micidiale che lo fa volare per centinaia di metri, coinvolgendo Suzaku, che si trovava sulla traiettoria (Gembu che in fondo non era mica tutto scemo si era scansato).

I due cominciano a rotolare lungo le scale.

Sul loro percorso si ergono tre ostacoli.

Una ragazza confetto (Linx: coda folta e orecchie feline, canini acuminati appena celate delle labbra, occhi, capelli e vestito cinese rosa), una tappa (Gaia: orecchie a punta, bionda, occhi castani e abiti coordinati gialli e aracioni) e un armadio a due ante (Lear: orecchie e coda leonine, capelli e occhi nerissimi, vestiti scuri e mantello rinfoderato in pelliccia), che non si accorgono del pericolo imminente.

Morale della favola?

STIKE!!!

- Ahia. Ah… direi che ci siamo tutti.

- No, manca… - cerca di dire Linx

- Mancavo io… ora ci siamo davvero tutti

La tigre e la fenice per un attimo sbiancano.

Una ragazza con occhi e capelli castani è difronte a loro.

Teoricamente non dovrebbe vederli nelle loro sembianze reali… ma in pratica ci riesce perfettamente.

- Tranquilli… è la guardiana.

- Come sarebbe a dire… Hilary è la guardiana?

- Innanzitutto non mi chiamo neppure Hilary…

La ragazza venne avvolta da una luce azzurrina e il suo stesso corpo prese a brillare di quella stessa luce.

Quando torno buio non c’era più una ragazzina di si e no quindici anni.

La brunetta aveva lasciato posto ad una giovane diciottenne dalle forme sinuose, dai capelli di un azzurro pallido, occhi rosso sangue e orecchie a punta.

Il corpo non è dotato di quelle misure da fotomodella tutte curve e niente cervello, di per sé rasenta la seconda di reggiseno (mannaggia è una tavola da stiro NdByakku STONK… qualcun’altro ha da fare commenti *.* ndUmi  nononono UU’’’Ndtutti), ma nel complesso ha un fisico armonioso

Gli abiti che indossava prima avevano lasciato posto a un abbigliamento più sensuale.

Un top bianco che le fasciava il seno, sorretto da un morbido corpetto di seta azzurra con legacci intrecciati sul davanti; abbinato ad un’ampia gonna a vita bassa lunga fin sopra alle ginocchia.

Portava anche diversi bracciali sottilissimi a posi e caviglie.

Avanzò verso il gruppetto e sebbene fosse a piedi scalzi non sembrava aver problemi.

- …ma Umi Deep Sea,  e sono la guardiana che lady Dolphin ha mandato a proteggere i custodi.

- Ah… una mazoku. Mi pareva strano che emanassi un’aura diversa dai ragazzi. – constatò Seiryu

- E… di grazia – cominciò Lear – perché ti trovi qui?

- Già – continuò Gaia – non dovresti fare da body guard ai nostri protetti?!

- Mi è stato dato il compito di informarvi che la penitenza inflitta da L.o.N. in persona ha avuto termine oggi stesso, di conseguenza, se volete, potrete far ritorno anche subito nel Tentai

- Fate un po’ come vi pare, ma io voglio restare accanto a Rei.

- Allora rimango anch’io (figurati se lo lascio solo NdLinx)

- E suppongo che anche voi farete lo stesso – intervenne Umi

Difatti tutti i presenti annuirono, come a voler confermare la loro decisione.

- Detto questo… CHE SI DIA INIZIO AL TORNEO ^^?

 

Dopo aver fatto le coppie (Hinageshi faceva da arbitro) si dettero alla pazza gioia.

Seiryu cercò di barare spudoratamente, ma come la volta in cui sfidò Kanzeon Botatsu a poker, fu beccato praticamente subito.

Byakku si incavolò con lui e cominciò a lanciargli una serie di bestemmie belle corpose, in quello che sembrava cinese antichissimo.

 

Il nostro traduttore universale ci ha permesso di seguire il dialogo, prima di andare in tilt.

Traduzione riveduta e corretta, per non incorrere nella censura Mediaset

- C**O, LA DEVI PIANTARE PER UNA BUONA VOLTA… PORCA P*****A… LO SAPPIAMO TUTTI CHE NON SAI BARARE!!! (*.*)

- NON È VERO ç.ç

- SEEEE COME NO. Hai detto lo stesso quando ti sei fatto infinocchiare da L.o.N. e ci hai fatto sbattere qui sulla terra. A fare da baby sitter a stupidi Clan primitivi.

- È anche da considerare che anziché venire di vostra spontanea volontà, L.o.N. vi ha dovuti prendere a calcio nel c**o per spedirvi quaggiù (è.é) – concluse Umi lapidaria

Seiryu si arrende.

Byakku e Umi sghignazzano come iene ienose.

Fine traduzione.

 

Il torneo si fece combattutissimo e ne vide vincitori la coppia Lear-Gaia.

La festa continuò per tutta la notte con sakè e vodka(portata da Gaia) che scorrevano a fiumi.

Per una volta il sangue puro o simil-draconico dimostro la sua supremazia.

Gaia stessa bevve vodka come se fosse acqua, mentre gli altri riportarono i postumi della sbornia per due giorni consecutivi.

- Ma che ha draziel… continua a sbandare

- Non dirlo a noi

Infatti i loro bey sbandavano anche peggio di quello dell’americano.

- I nostri vanno come al solito… Bah, fateli controllare dal prof.

Mentre i bey di Daichi e Takao andavano come al solito.

Ma quello messo peggio era Kei.

Dranzen proprio non ne voleva sapere, e invece che librarsi, faceva il volo del mattone e si conficcava nel suolo

Poco distante Umi, con le sembianze di Hilary, se la rideva e chiacchierava con gli altri per via telepatica

*hihihihi… povero Kei. Si vede che Suzaku non regge manco il vino annacquato…*

* La mia testa… Che male*

**** Già****

*però* iniziò Linx * se noi possiamo tornare a casa…*

*la tua missione qui è finita…* continuò gaia per lei

*E dovrai andartene… non è così* terminò

*Beh, sì, ma finché non verrò richiamata in patria, io di qui non mi muovo. CHIARO!!!*

***** Yes, sir*****

 

Esistono molti modi al mondo per dire “Ti Amo”.

Sono due brevi parole.

Ma per quanto gli amici ti incitino dicendo, che in fondo ci vuol poco a pronunciarle, quando ci troviamo davanti alla persona amata, ci sembra un’impresa titanica, e solo dopo, quando tutto è finito, ripensandoci, ci ridiamo sopra.

Umi però non ebbe né tempo per pensare di dichiararsi, né il tempo di avvertirli dell’improvviso trasferimento.

Quella sera stessa giunse la temuta richiesta di rientro immediato.

Lei, e quelli che per anni avevano recitato la parte dei genitori modello, partirono tempestivi come erano giunti.

Infinite furono le lacrime versate, tante quante le gocce che formano l’oceano.

Si rividero?

Riuscirono a chiarire i loro sentimenti.

Ora come ora non ci è dato saperlo, ma se avverrà, allora…

…quella sarà un’altra storia.

 

 

  
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