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Autore: She_PulpThrash    13/09/2011    2 recensioni
Una piccola ff in onore di Dave *-*
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una breve storiellina per fare gli auguri all'amore della mia vita: Dave Mustaine! *-*
Colui che, in effetti, oggi fa 50 anni u.u 
Non poteva mancare la presenza di Ellefson, se non lo infilo in tutte le fic sui Megadeth poi sono disorientata xD
E' una boiata, in effetti ho ripreso un momento di semi-depressione per il giorno del suo compleanno (Cosa che Dave ha dichiarato in una breve intervista) che ha avuto un paio d'anni fa, e l'ho spostato su oggi u.u
E' una cavolata, ma spero che vi piaccia xD 
Baci!




50 FUCKING YEARS!


-No..- Borbottò Dave, la faccia affondata nel cuscino. David lo tirava invano per una caviglia, lamentandosi.
-E daii! Smettila di fare il coglione, forza!- Esclamò David tirandolo con più forza. Dave non diede segni di vita, restando accasciato sul materasso. L’unica cosa ben chiara era l’ammasso di capelli rossi sotto ai quali probabilmente si nascondeva la sua testa. Il resto era tutto uniformato alle coperte e alle lenzuola. Sembrava in effetti che Dave si fosse fuso con il proprio letto, diventandone parte integrante. Non si era nemmeno preoccupato di vestirsi, ed era a letto da tutto il giorno. Bel modo di passare il compleanno, davvero. David mollò la caviglia di Dave all’improvviso, incrociando le braccia sul petto.
-Dave, alzati subito o giuro che ti prendo per i capelli e ti sollevo io.- Dave tirò improvvisamente su il busto, rendendo finalmente possibile una visuale sommaria del suo viso. Aveva un’espressione alquanto truce in volto.
-Provaci se ci riesci.- Ringhiò in tono di sfida, nonostante si leggesse chiaramente tra le righe che, al contrario di quello che aveva appena detto, non doveva assolutamente provarci. David capì che era quello il momento buono, o ora o mai più. Si catapultò in ginocchio sul letto, afferrando Dave per le braccia e tirandolo con tutte le forze, costringendolo a scendere dal letto se non voleva trovarsi steso sul pavimento. Non appena furono in piedi, Dave lo guardò in un modo che dire malissimo era un eufemismo.
-Ti avevo detto di lasciarmi in pace o sbaglio?- David sentì puzza di omicidio efferato, per cui sorrise raggiante.
-Avanti Dave! Su col morale, vai a lavarti!- Detto questo lo spinse in bagno e chiuse la porta. Doveva fare tutto in fretta e cambiare mosse e argomenti velocemente. Il modo migliore per sopravvivere a quel giorno era disorientarlo, non doveva avere il tempo di abituarsi ad una determinata situazione, altrimenti avrebbe attaccato. Quando sentì un sospiro semi rassegnato e il rumore dell’acqua che scorreva, decise di darsi da fare a sua volta. Spalancò l’armadio di Dave e scelse i vestiti che avrebbe indossato appena uscito. Una camicia verde militare e un paio di jeans, semplici e veloci da indossare. Se fossero arrivati in ritardo più di quanto già non fossero, nelle mani degli invitati alla festa avrebbero trovato dei fucili invece che dei regali per il festeggiato. Fortunatamente Dave era veloce a farsi la doccia, altrimenti sarebbero stati guai. Lo fece vestire velocemente, tanto velocemente che faticò ad infilarsi i pantaloni per via delle gambe ancora umide.
-David, ma perché diavolo..-
-Andiamo, andiamo!- Lo interruppe il bassista spingendolo fuori dalla porta. Fu costretto a trascinarlo per così tanti metri che alla fine, quando finalmente lo ebbe infilato a forza in macchina, temette che la propria mano si fosse fusa con il polso dell’amico. Si infilò in macchina, e dopo essersi seduto al posto di guida, si attaccò all’acceleratore. Fortunatamente non fu costretto a parlare con Dave durante il viaggio in macchina, dal momento che Broderick gli telefonò su tutte le furie, imprecando e dicendo con tono stizzito che lui e gli invitati (e dietro quel ragionamento David intuì che Chris stava parlando per sé) avevano fame, che era tardi e che gli invitati (E qui Chris stava parlando nuovamente per sé stesso) stavano letteralmente morendo davanti alle bottiglie di alcolici intoccabili fino all’arrivo di Dave. Tra l’altro, David fece molta fatica a parlargli in codice per far capire a Chris che stavano arrivando e allo stesso tempo per non farlo capire a Dave. Quando arrivarono, David scese, mentre Dave restò in macchina. Alla fine fu il bassista a dover andare ad aprirgli lo sportello. Si sporse verso di lui, sorridendogli.
-Insomma, si può sapere cosa c’è che non va?- Dave sospirò.
-È tutto il giorno che ci penso.. Cioè, ho 50 anni! 50 fottuti anni! Per la prima volta in vita mia, mi sento vecchio.- Sbuffò appoggiandosi al cruscotto. David gli prese una mano e lo costrinse a scendere.
-Avanti Dave, non sarai mica così idiota? 50 anni non sono tanti! Non dovresti farti prendere da queste.. Stupide crisi di mezz’età!- Dave scosse le spalle.
-Non è una crisi di mezz’età, è solo un pensiero che mi ronza in testa da tutto il giorno.- David gli sorrise, comprensivo. Era capitato anche a lui al suo ultimo compleanno. E sinceramente, sapeva  che l’unica cosa che funzionava in quel caso, era un abbraccio e un po’ di distrazione. E l’abbraccio ovviamente toccava a lui, era lui il suo migliore amico! Sorridendo, abbracciò Dave, così forte che sentì male alle braccia. Il cantante lo abbracciò debolmente, e già quello per David fu un segno che interpretò come estremo affetto ed estrema gratitudine. Dopo averlo lasciato, lo spinse nel locale. Percorsero il corridoio, velocemente, David che premeva le mani sulla schiena del cantante. Il corridoio sembrò, infinito, ma finalmente giunsero nella stanza prenotata, in cui li aspettavano ansiosi svariati invitati. Le loro voci si alzarono forti nella stanza, gridando i loro auguri a Dave, che finalmente sembrò distrarsi dalla stupida idea che lo aveva tormentato per tutto il giorno.
Dopotutto era solo un compleanno come tanti.
  
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