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Autore: I n o r i    13/09/2011    12 recensioni
Lucy Heartphilia si trasferisce a Magnolia nell'inverno dei suoi sedici anni. Ormai abituata a cambiare città o perfino paese da quando ha ricordo, s'impone di rispettare la sua personale ed anche più importante regola: non affezionarsi a nessuno.
Questo, ovviamente, finché non inizia a frequentare la Fairy Tail High School! Amori, amicizie e momenti colmi di gioia l'aspettano...ma la sua nuova e divertente vita potrà durare per sempre?
Enjoy it! :)
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella mattina faceva molto freddo. Se ne accorse appena con i piedi toccò il pavimento della sua stanza. Quanto avrebbe voluto lasciarli sotto le coperte, nel suo morbido letto, insieme al resto del corpo. Odiava il freddo, semplicemente. Anche se ancora assonnata, si sbrigò ad alzarsi e a raggiungere il bagno. Erano già le 07.20, non poteva fare tardi il suo primo giorno di scuola.

Finalmente lavata e vestita, prese lo zaino e scese le scale per raggiungere la cucina, che ovviamente trovò vuota, come tutte le mattine. Aveva sognato molte volte che al suo risveglio trovasse qualcuno in cucina ad aspettarla, con una buona colazione preparata apposta per lei, proprio come vedeva nei film. Ma si era rassegnata ormai da molto tempo. Lei non aveva più una famiglia.

Sul tavolo vide una cartina della città, con accanto un foglietto, evidentemente lasciatole da suo padre. “Ti ho già mostrato dov'è situata la scuola, ma nel caso non te lo ricordassi, questa ti aiuterà a trovarla.” Questo era quello che c'era scritto sul foglietto.

<< Beh, Lucy, cosa ti aspettavi? Di certo non ti avrebbe detto “buona fortuna per il tuo primo giorno di scuola” o cose del genere. È sempre una carogna, dopotutto. >> Si disse la ragazza con disgusto. Sospirò, prima di alzare gli occhi per guardare l'orologio difronte a lei : cacchio, segnava le 07.47. Avrebbe dovuto correre, anche quella mattina.

 

 

 

Dopo aver sbagliato strada due o tre volte, e dopo essersi fatta una bella sudata, finalmente riuscì a trovare quella dannatissima scuola. Fairy Tail High School, così si chiamava. Il perché di questo nome, non lo aveva ancora capito. Vista da fuori, sembrava una scuola abbastanza normale, non aveva cose particolari che la distinguevano dalle altre, e non era neanche molto grande. L'unica cosa di cui però Lucy si stupì era il cortile che circondava l'intero edificio. Quello era davvero, davvero gigantesco. Ma non rimase poi molto a criticare l'aspetto esteriore della scuola, era già troppo tardi.

Entrò dal portone principale, e la prima persona che vide fu una ragazza albina, molto bella, seduta dietro una scrivania nell'atrio difronte a lei. Le si avvicinò, per chiederle qualche informazione.

<< Buongiorno >> Disse Lucy, mostrando uno dei suoi sorrisi più amichevoli.

<< Buongiorno, posso aiutarla? >> Quella ragazza aveva un tono di voce dolce. Guardandola meglio, notò anche che era molto giovane per lavorare in una scuola : doveva avere poco più di vent'anni, all'incirca.

<< Si, grazie. Mi chiamo Lucy Heartphilia, è il primo giorno che frequento questa scuola, e vorrei sapere in che classe sono stata inserita. >>

<< Oh, certo! Mi hanno parlato di te. Vediamo, vediamo...Heartphilia... >> Disse leggendo qualcosa nel computer sopra la scrivania.

<< 2° B. Al primo piano, è la terza aula a destra. >>

<< Grazie mille. >>

<< Di niente, cara. >> Disse l'albina, sorridendole.

Lucy le sorrise a sua volta, prima di correre al piano superiore. La scuola era deserta, sicuramente le lezioni erano già iniziate. Fare tardi il primo giorno di scuola, che vergogna! Arrivò all'aula, e trovò davanti a lei una grande porta bianca, chiusa. Alzò la mano destra per bussare, ma la fermò a mezz'aria poco prima di farlo, presa dal panico. Nonostante non fosse una situazione nuova per lei, in quei momenti le veniva sempre un po' di timore. “Che stupida! Entra, presentati, e siediti. L'hai fatto un sacco di volte, cavolo.” Si disse, cercando di convincersi. Era già troppo in ritardo, non aveva tempo di stare a farsi inutili paranoie.

<< Ehi, ti decidi ad entrare? >>

A quelle parole si voltò di scatto, spaventata. Un ragazzo la stava fissando, appoggiato al muro accanto a lei.

La prima cosa che notò fu il suo strano colore di capelli: erano rosa, un rosa molto acceso. Non era una cosa da tutti i giorni vedere una persona con dei capelli simili. Portava una sciarpa al collo, e teneva le braccia incrociate sul petto. Quel ragazzo doveva avere la sua età, su per giù.

<< Allora? >> Le disse, spazientito.

<< Si, scusa, stavo per bussare. >> Si giustificò Lucy.

Il ragazzo la guardò pensieroso.

<< Frequenti questa scuola? Non ti ho mai vista in giro. >>

<< Mi chiamo Lucy, mi sono appena trasferita, oggi è il mio primo giorno. >> Disse lei, avvicinando la propria mano a quella di lui. Il ragazzo la strinse, una stretta forte, decisa.

<< Io sono Natsu. >> Detto questo, le sorrise. Era un sorriso solare, che gli ricopriva quasi metà volto. Lucy rimase incantata da quell'espressione così felice, così spensierata. Lei era da molto che non sorrideva più in quel modo.

<< Forse faremo meglio ad entra- >> Il rumore della porta difronte a loro che si apriva interruppe la frase di Natsu. Un uomo di mezza età, con i capelli tendenti al grigio, e gli occhiali sul naso si affacciò all'esterno dell'aula, guardando i due ragazzi, irritato.

<< Mi sembrava di aver sentito delle voci...Cosa ci fate voi due qui fuori? >>

<< Scusi professore, stavamo per entrare. >> Disse Natsu sbrigativo, prima di prendere Lucy per un braccio e portarla dentro la stanza assieme a lui. Il professore entrò subito dopo di loro, e richiuse la grande porta alle sue spalle.

<< Sei in ritardo Natsu, come al solito. >> Gli disse con una nota di rimprovero.

Ma il ragazzo si era già seduto al suo posto, e aveva poggiato la testa sul banco. L'unica risposta che il professore ottenne fu un sonoro sbuffo.

<< Lasciamo perdere.. >> Disse sospirando. << Tu dovresti essere la nuova arrivata. >>

Lucy annuì decisa, voltandosi a guardare l'intera classe. La maggior parte delle persone stava dormendo con la testa sopra il banco, come Natsu. una ragazza con i capelli azzurri, seduta al primo banco, teneva un libro fra le mani, e la guardava sorridendo. Poco più indietro un ragazzo dai capelli scuri si stava sbottonando la camicia della divisa scolastica, doveva avere caldo, anche se quella mattina, in realtà, faceva davvero molto freddo.

<< Bene, ti vuoi presentare? >>

<< Certo. Sono Lucy Heartphilia, ho 16 anni. Mi sono trasferita in questa città solo da una settimana e- >>

<< Lucy, va pure a sederti accanto a Levi, la ragazza al primo banco. >> Il professore interruppe così la sua presentazione, desideroso di cominciare la lezione.

La biondina obbedì senza dire niente, e si sedette accanto a Levi.

<< Scusa il professore, non ti ha neanche fatto finire..>> Bisbigliò la ragazzina.

<< Oh, non preoccuparti. >> Lucy le sorrise.

<< Comunque, io sono Levi. Spero ti troverai bene in questa scuola. Se vuoi dopo ti porto a fare un giro, così ti faccio conoscere qualcuno. >>

<< Grazie, sarebbe fantastico. >>

Levi le sorrise, per poi tornare a leggere il suo grande libro. Quella ragazza sembrava simpatica.

Poco dopo il professore cominciò la sua tanto attesa lezione, quella era l'ora di storia. Lucy guardò dal libro di Levi, visto che per la ragazza non c'erano problemi. Era felice di aver già conosciuto una persona così gentile e disponibile. Si girò a guardare i suoi compagni di classe, e il suo sguardo si posò su Natsu, seduto nel banco accanto al suo. Già, aveva parlato anche con lui quella mattina. Il ragazzo aveva ancora la testa poggiata sul banco, e gli occhi erano chiusi. Forse si era addormentato. Uhm, avrebbe dovuto svegliarlo? Se il professore l'avesse visto, l'avrebbe sicuramente sgridato. Continuò a fissarlo per qualche secondo. Guardandolo bene, era davvero carino. Alzò una mano per toccargli il braccio, anche quello disteso sul banco, nell'intenzione di svegliarlo. Ma prima che ci riuscisse, lui aprì gli occhi. Si ritrovò lo sguardo di lui addosso, sorpreso.

Beccata in pieno. Quella situazione non aveva niente di imbarazzante, ma lei arrossì comunque, vedendo come Natsu la stava guardando.

E poi, le sorrise. Il sorriso che le aveva rivolto poco prima, quello che l'aveva incantata. A quel gesto, il suo cuore cominciò a battere più velocemente. Così, coprendosi la faccia con una mano, per non far vedere quant'era diventata rossa, si girò verso il professore. Oddio, ma che reazione del cavolo era?! Poteva sorridergli a sua volta, spiegandogli che voleva solo avvertirlo del fatto che il professore avrebbe potuto vederlo da un momento all'altro. Ma in quel momento non poteva proprio vedere quel sorriso, il suo cuore sarebbe scoppiato.

 

 << Comunque, grazie. >>

A quelle parole, il cuore di Lucy perse un battito.
 

 

 

 

 La campanella che segnava la fine delle lezioni suonò, distogliendo Lucy dai suoi pensieri. Erano state quattro ore davvero lente e imbarazzanti.

<< Lu-Chan! >>

La bionda si voltò verso la vocina che l'aveva chiamata. Levi si era già alzata e messa il giubbotto, pronta ad uscire. Si era già presa tutta quella confidenza? Beh, alla fine, non le dava così fastidio, quella ragazzina era adorabile.

<< Dai muoviti! Devo accompagnarti a fare il giro della scuola! >>

<< Ah, già! Che stupida, l'avevo dimenticato. >> Rispose Lucy, uscendo dall'aula insieme alla sua nuova amica, immergendosi nel grande corridoio del primo piano, che al contrario di prima, adesso straripava di persone. Cercò Natsu con lo sguardo, ma in mezzo a tutta quella folla, era davvero difficile trovarlo.

<< Uhm...Allora, dove vuoi andare? Potrei farti vedere il laboratorio di chimica, o la palestra, o il campo da calcio, oppure farti fare un giro del cortile. Ah, certo! Posso portarti nella biblioteca. >> Lucy aveva già intuito quanto Levi amasse i libri, e questa era una specie di conferma.

<< Certo, andiamo. Sai, anche io adoro leggere. >>

<< Davvero?? >> Disse Levi con gli occhi luccicanti.

<< Allora abbiamo già una cosa in comune, Lu-Chan! >> Lucy annuì, sorridendole intenerita.

 

 

 

 

Dopo aver fatto il giro completo di tutta la scuola, compresa la grande biblioteca, da cui Lucy era rimasta affascinata, le due ragazze si avviarono verso il cancello principale.

Quando furono abbastanza vicine, Lucy scorse le figure di quattro ragazzi, seduti sulla panchina accanto al cancello. E tra di loro c'era anche Natsu. Prima che Lucy potesse elaborare una strategia per non farsi vedere da lui, presa dalla vergogna, Levi la prese per mano, trascinandola verso quella panchina.

<< Tesoro! Mi hai aspettato qui tutto questo tempo? >> Gridò la ragazza dai capelli azzurri, correndo verso di loro.

<< Tsk! Non l'ho fatto per te, nanerottola. >> Rispose il ragazzo seduto al centro della panchina.

Lucy si sarebbe aspettata di tutto, all'infuori di quello. Il ragazzo che Levi aveva appena chiamato “tesoro” aveva un aspetto forse un po' troppo fuori dal comune: i suoi capelli neri e lunghi, sembravano essere appena stati colpiti da un fulmine, aveva il viso ricoperto di bulloni di ferro, e il suo sguardo era a dir poco spaventoso. Sperava davvero di essersi sbagliata, e di aver sentito male ciò che aveva detto l'amica.

<< Lu-Chan, lui è il mio ragazzo, Gazille. >> No, non si era sbagliata.

<< Piacere, io sono Lucy... >> Lei, un po' titubante, allungò la mano per stringere quella del ragazzo. Ma lui rispose solo con un ghigno, senza spostare di un millimetro il braccio dalla posizione in cui stava, così la biondina, ritrasse la mano.

<< Oh Lucy, non fare caso a questo maleducato, lui davvero non sa cosa siano le buone maniere. >> Disse un ragazzo molto bello, con dei capelli color oro, seduto accanto a Gazille.

<< Che diavolo vuoi tu?! >> Rispose appunto quest'ultimo, guardandolo strafottente.

<< Io sono Loki, e tu sei davvero bellissima. >> Disse sempre lo stesso ragazzo, afferrandole la mano.

<< G-grazie...>>

<< Ecco che ricomincia! Loki, non puoi dire a tutte la stessa cosa! >> Questa volta a parlare fu il ragazzo alla destra di Gazille, quello che Lucy aveva già visto in classe, mentre si sbottonava la camicia della divisa.

<< Lu-Chan, lui è Gray, è in classe nostra, insieme a Natsu. >> Disse Levi indicando i due ragazzi seduti l'uno accanto all'altro.

Lucy un po' imbarazzata, salutò entrambi.

<< Io e te ci conosciamo già, sei quella che mi ha svegliato nell'ora si storia, eh? >> Detto questo, Natsu ghignò. In realtà non era andata proprio così. Aveva fatto tutto lui, lei non aveva neanche avuto il tempo di sfiorarlo. Si era svegliato da solo. Però, le sue intenzioni erano quelle, quindi gli lasciò credere che fosse andata così. E poi, non capiva..l'aveva anche ringraziata, perciò alla fine aveva compreso il motivo del suo gesto.

<< Oh, beh si, stavo cercando di svegliarti perché avevo paura che il professore ti vedesse. >> Disse la bionda. Infondo aveva solo cercato di fare una cosa carina.

Gray, sentendo quelle parole, si mise a ridere.

<< Non c'è da preoccuparsi Lucy, ormai quel professore con Natsu si è rassegnato. >>

<< Ehi! Cosa vorresti dire?! Io seguo sempre le lezioni. >>

<< Ma non farmi ridere! Non fai altro che dormire. >>

<< Almeno io non sono un maniaco che si spoglia nei luoghi più assurdi! >>

<< Cosa? Quando mai ho fatto una cosa del genere?! >>

<< Gray, i tuoi vestiti. >> Disse Levi, imbarazzata.

Il ragazzo, vedendo che sia la camicia che i pantaloni della divisa erano spariti, emise un grido.

<< Ehi tu! Non spogliarti difronte alla mia donna! >> Disse Gazille, abbastanza irritato.

<< Cos'è amico, cerchi rogne?! >> Rispose Gray, già alzato per cominciare a combattere.

<< Aspettate, mi unisco anch'io! >> Questo fu l'intervento inutile del ragazzo dai capelli rosa, pronto per entrare nella rissa.

<< Non sapete proprio cosa voglia dire essere un gentiluomo! >>

<< Che diavolo vuoi tu, Loki! >> Gridarono i tre all'unisono.

“Ok, qui c'è qualcosa che non va” pensò Lucy guardando la scena che le si presentava davanti.

<< Ma fanno sempre così? >> Bisbigliò nell'orecchio di Levi.

<< Eh si Lu-Chan, dovrai abituartici. >>

Quei quattro ragazzi erano davvero strani. Ma in un certo senso, era divertente stare a guardarli mentre bisticciavano così animatamente. E poi, se una ragazza gentile e dolce come Levi aveva come amici certi individui, dovevano per forza avere qualcosa di buono.

Dopo essersi dati qualche cazzotto, in segno d'affetto, i quattro si incamminarono fuori dal cancello.

<< Levi, ho fame, andiamo a mangiare. >> Disse Gazille alla sua ragazza.

Gli altri tre annuirono, facendo capire che sarebbero andati con i due fidanzatini. Avevano già la bava alla bocca, pensando al cibo.

<< Lu-Chan, vuoi unirti a noi? >>

<< No, grazie Levi, comincia a far tardi e devo tornare a casa per preparare la cena. >>

Levi fece una smorfia.

<< Dai, tanto ci vediamo domani a scuola. >> Le disse Lucy rassicurandola.

<< Va bene. A domani Lu-Chan! >> Gridò Levi incamminandosi, insieme a Gazille, nella parte opposta a quella in cui si sarebbe dovuta incamminare Lucy.

<< Lucy, potrei accompagnarti a casa se non ti senti sicura ad andare da sola. >> Disse Loki, avvicinandosi alla ragazza con gli occhi a forma di cuoricino.

<< è più al sicuro da sola che con un tipo come te. >> Lucy rise all'affermazione di Gray, mandando il frantumi le speranze del povero play boy. Loki era un tipo simpatico, ma forse un po' troppo insistente.

<< Ragazzi muoviamoci, sto morendo di fame! >> Si lamentò Natsu.

La biondina lo guardò divertita. In quel momento non si sentiva imbarazzata standogli vicino, com'era accaduto quella mattina. Eppure, non riusciva a distogliere lo sguardo da quell'espressione buffa che adesso si trovava sul suo volto. Lo trovava..tenero, in un certo senso.

<< Va bene dai, muoviamoci, se no i piccioncini ci mollano qui. >> Disse Gray. I tre salutarono Lucy con un cenno della mano, e poi s'incamminarono nella stessa direzione in cui erano andati Levi e Gazille. Anche lei, quindi, cominciò ad avviarsi verso casa sua.

<< A proposito, Lu! >> Lucy si voltò sorpresa verso Natsu, che ormai era distante parecchi metri da lei. Come..come l'aveva chiamata?

<< Ti do il permesso di svegliarmi d'ora in poi, se mi addormento durante la lezione. >> Le disse, ghignando. L'unica risposta che ottenne dalla ragazza, prima che quest'ultima si rigirasse, fu un sorriso solare, sincero, come quello che lui stesso le aveva rivolto quella mattina.

 

 

 

 

“Infondo, questo primo giorno di scuola non è stato poi così male.” Si ritrovò a pensare la bionda, sdraiata sul letto nella sua camera, cercando di addormentarsi.

Era stranamente impaziente di cominciare una nuova giornata.

 

 

 

  
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