Ogni essere umano ha un paio di ali.
Ali che non vede, ali che non sente, ali che non sa di avere.
Ali che gli lasciano dentro quella bruciante e malinconica sensazione di non poter volare.
Perché le ali degli esseri umani non sono fatte per cavalcare le correnti. Ne le tempeste. Ne le nuvole.
Ci sono quelli come me. Quelli come lui. Quelli come noi, che possiedono la capacità di vedere le ali altrui. E di scoprire le anime osservandole.
Noi che di ali ne abbiamo quattro.
Noi che ce ne stiamo ore seduti su un muro, a guardare le forme, i colori, e le piume della gente. Ragazzi punk dalle ali sgargianti, donne mature dalle piume spente e flosce. Amanti che litigano strappandosi con gli insulti quelle penne che poi i bambini dai colori semplici calpesteranno.
Noi gente che abbiamo la maledizione di vedere. La maledizione di sapere di che colore è l’ anima nostra. Che dobbiamo convivere con questa pesante certezza, senza poter condividere la beata ignoranza dei ciechi.
Forse è per questo che non lo giudicai, la prima volta che lo vidi, che lo rincorsi, che ci parlai.
Non è facile guardarsi allo specchio la mattina, e ricordarsi nuovamente di avere
Quattro
Nere
Ali di Corvo.