- Buon compleanno, Severus! -

9 Gennaio 1995 – Hogwarts

La sveglia di Severus Snape, quel giorno, fu meno dolce di tutte quante le altre. Un nuovo anno della sua vita era appena cominciato, e la sua richiesta di non ricevere regali –come sempre- era stata egregiamente ignorata.
  Si passò una mano sul volto, con la speranza di cancellare la sua espressione di disappunto alla vista di un fastidiosamente ricco mucchio di confezioni colorate. Inspirò ed espirò con lentezza e si avvicinò al bordo del letto; allungò un braccio verso la prima scatola –accuratamente scelta a caso- e l’ afferrò, orripilato.
Slegò la coccarda ed aprì il pacco; il biglietto, come gli altri, lo avrebbe letto in un secondo momento.
 “Un flacone di shampoo?... Black!”, assottigliò lo sguardo e scagliò il contenitore nel camino acceso ancor prima di accertarsi che il dono provenisse proprio da Sirius. Tirò fuori il biglietto d’ auguri e lesse ad alta voce, “A Mocciosus: per il tuo trentaseiesimo compleanno, lavati i capelli e fa’ un regalo all’ umanità”, infatti il destino della pergamena non fu diverso da quello del regalo stesso.
 Psicologicamente pronto al peggio, Severus non esitò a scartare la seconda confezione, “Un set di attrezzi da pozionista, in argento intagliato, manici in avorio… il vecchio!”, depose –con  dovizia maniacale- l’ astuccio e lesse gli auguri di Dumbledore, con sua sorpresa anche della McGonagall, “Per un vero appassionato come te, solo il meglio. I nostri più sinceri auguri per un felice compleanno, Albus e Minerva”.
 Decisamente risollevato nello spirito, si preparò a scartare il terzo pacco. “Oh, Salazar!”, scattò in piedi e con disgusto puntò lo sguardo su una vaporosa sciarpa rosa, tutta pon-pon.
Rilesse il biglietto –rosa- più volte, per digerire lo smacco, “Le auguro il migliore dei compleanni, Severus. Con questa potrà scaldarsi nei freddi giorni di Gennaio, Dolores Jane Umbridge”. Severus sollevò quell’ errore di sartoria con la punta della bacchetta e lo gettò tra le fiamme, accanto ai resti del regalo di Sirius Black.
 Passò al quarto regalo, una Caccabomba esplosa ed impacchettata di una graziosa scatolina lilla. Anonima. “Potter e company”, ringhiò, e l’ accantonò in un anfratto buio, come prova del misfatto.
 Scartò ancora un regalo, “Un maglione. Verde. Con una S ricamata sul petto”, lo sollevò fin sotto il suo naso e lo esaminò, non che avesse dubbi sulla sua provenienza, “Molly Weasley”, disse ad occhi chiusi, con le narici frementi. Troppo indignato per una qualsiasi reazione, lo fece cadere ai piedi del letto. Guardò il maglione ancora per qualche secondo e passò al penultimo regalo.
“Un gioco di società babbano? -guardò la confezione, interrogativo- Il piccolo chimico…”, stette a riflettere per qualche istante, poi realizzò, “Bella”.
Con un sorriso divertito e compiaciuto, recuperò il biglietto d’ auguri incollato alla meglio ad un lato della scatola, e lesse la conferma alla sua tesi, “Mi hanno detto che oggi è il tuo compleanno, moccioso. Ecco il tuo gioco preferito. Auguri, Bellatrix Lestrange”.
Poggiò la lettera sulla scatola e la depose accanto al regalo di Dumbledore e della McGonagall. Dopotutto, avrebbe potuto dargli un’ occhiata nei momenti di noia!
 Con un sorriso appena accennato, che ancora gli baluginava sul volto, infilò la mano in una busta nera, lucente. Vuota.
 Inarcò un sopracciglio, nell’ elegante maniera concessa solo ed esclusivamente a lui, e capì, reprimendo un sorriso, “Il Signore Oscuro non si è sprecato nemmeno quest’ anno…”.





Tuvia' s corner: E' vero, non ci ho messo il massimo; ma è assodato che le demenziali -o qualunque fanfic che faccia sorridere- non fanno per me!
Anyway... Questa è una dedica speciale a Saveria (eh, lei capirà), nella speranza che possa piacerle almeno un pelo in più di quanto piaccia a me.
Buon compleanno, in ritardo!