Amor Ch'a Nullo Amato Amar Perdona 

Elisabeth scrutava l’orizzonte.
Elisabeth per 9 anni e 364 giorni aveva scrutato l’orizzonte.
Ed ora aspettava.
Era tutto così assurdo.
Solo 10  anni prima, Will, il suo Will, era diventato capitano dell’Olandese Volante.
“Dieci anni in Mare, e un giorno a Terra” così diceva la maledizione.
Quale grande prezzo aveva dovuto pagare il suo amato per restare in vita!
Se quella, si poteva chiamare vita.
Essere Capitano di una ciurma di dannati, condannato a viaggiare per mare in eterno.
Certo, poteva essere il più grande desiderio di ogni pirata che si rispetti, ma non suo.
Lei sapeva cosa voleva Will.
Voleva una vita normale, una casa, una moglie che lo ama e la gioia di vedere un figlio sulla veranda che gioca. 
Sì, quello era il suo più grande desiderio.
Lei lo sapeva.
Ed ora quasi tutti quei sogni erano diventati realtà.
Lei aveva una casa, che era più un Palazzo, poiché era diventata Governatrice di Port Royal.
Eh già, perché dopo la morte di suo padre, toccava a lei prendere il suo posto.
E poi aveva un figlio, William.
Sorrise tra sé e sé.
“Guarda un po’ che originalità” si disse.
Aveva avuto non pochi problemi per quel bambino.
Per quell’epoca, portava male che una donna rimanesse incinta quando non era ancora sposata.
Ma lei lo era.
Sì, con Will, si erano segretamente sposati sulla nave, quella notte, durante la battaglia.
Non l’avrebbe mai dimenticata quella notte.
La tempesta infuriava, e i nemici li avevano accerchiati, quando Will ,le aveva chiesto quello che ogni donna sognerebbe di sentirsi chiedere.
“Elisabeth, vuoi sposarmi?” le aveva detto e lei aveva acconsentito senza indugio.
Era stato Barbossa a celebrare il loro “Matrimonio” e si erano baciati, dolcemente, sotto gli sguardi attoniti dei nemici che avevano visto sbocciare una promessa d’amore nella guerra, come una rosa bianca sboccia tra le spine ed i rovi.  
Promessa che si era spezzata solo poche ore dopo.
Aprì gli occhi di scatto.
Appena in tempo per vedere all’orizzonte un lampo verde e dopo pochissimi attimi, l’Olandese comparve.
“Che cosa vedi, mamma?” chiese il piccolo.
“Vedo un Angelo” rispose Elisabeth.
L’Olandese Era ancora lontano e non riusciva a scorgere bene i tratti del volto perfetto di Will.
Sapeva solo che stava sorridendo.

" ... Amor ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese dal costui piacer sì forte,
che come vedi, ancor non m'abbandona ..."