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Autore: Lacie    17/09/2011    3 recensioni
A Shion_Chan ♥
[ Isshushipping, N x Touya ]
«Si chiedeva spesso se Touya accordasse il ritmo dei suoi battiti d'ali a quello del proprio cuore, perchè gli uragani che l'avevano investito dacché era partito erano stati numerosi e emotivamente distruttivi. Tuttavia non avrebbe mai voluto che quei battiti cessassero.
Sperava che aumentassero ogniqualvolta Touya pensava a lui.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: N, Touya
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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A Ness (Shion_Chan) ♥




The wings of a butterfly


Aveva sempre amato le farfalle. Erano per lui l'immagine della libertà, di una fragilità orgogliosamente mostrata da ali variopinte, ma compensata dalla rapidità con cui esse riuscivano ad eludere gli artigli crudeli di quanti volevano acchiapparle.

Magari era per questo che si era sentito particolarmente attratto da Touya.

Le invidiava, le farfalle. Svolazzavano via dalla loro crisalide solamente per andare a sbattere contro il vetro di un bozzolo infrangibile, la crisalide del tempo che concedeva loro solo un giorno per mostrarsi finalmente al mondo. Ma a loro quel giorno bastava, e comunque sia, allo scoccare della ventiquattresima ora sarebbero morte, dirette verso un altro tipo di libertà. E lui si trascinava ancora dietro gli ultimi filamenti della crisalide della sua infanzia, dalla quale aveva l'impressione di non essersi del tutto liberato. Vi era stato costretto troppo a lungo, abituandosi a quelle sottili pareti di cristallo, e adesso che doveva infine spiegare le sue grandi ali da Principe, non avrebbe voluto abbandonarla. Avrebbe voluto avere anche lui soltanto ventiquattro ore di vita. Le ali colorate del suo status non erano altro che una maschera per la sua fragilità.

Era ipnotico, invece, il modo in cui Touya esibiva sfrontatamente la sua vulnerabilità.

Erano ali fasulle, quelle del Principe - ali di tessuti pregiati - cucitegli addosso da Ghecis al posto di quelle vere ch'egli gli aveva strappato via molto tempo prima. Erano ali che non gli consentivano di spiccare il volo e raggiungere così le altre farfalle - Touya - per lasciarsi finalmente andare nel vento.

Sì, Touya era proprio una farfalla, ed era anche l'unica che lui avesse mai voluto catturare.

Rip out the wings of a butterfly for your soul

Avrebbe voluto proteggerlo. Da Ghecis, dai Pokèmon, da sè stesso. Avrebbe voluto chiudere quel corpicino in una traslucida teca di vetro, così che quelle due splendide ali non potessero mai esser squarciate. Cristallizzato nel momento, intrappolato tra un granello e l'altro nella clessidra del tempo, fluttuando nell'eternità di un attimo interminabile, Touya sarebbe rimasto per sempre con lui, per sempre lui. N non avrebbe mai cessato d'osservare la sua espressione di genuino stupore ogni volta che si ritrovavano sul medesimo sentiero, quegli occhi così caldi fissarlo sgranati, le labbra socchiuse che conservavano gelosamente le parole che era stato sul punto di pronunciare. Sarebbe bastato poco, per metterlo al sicuro: non doveva  far altro che designare qualcun altro come suo Eroe, e lasciare che quel ragazzo vivesse i suoi minuti con la spensieratezza che aveva sempre avuto. Ma avrebbe avuto davvero il coraggio di trafiggere quel cuore con uno spillino? Di privarlo di una libertà per cui lui stesso spasimava, tarpando le sue ali e impedendogli di volare via, sfuggente e imprevedibile come sempre? Sarebbe stato capace di sopportare la vista di una luce come quella - di quella luce - spegnersi poco a poco, priva del suo ossigeno? No. E, d'altro canto, nemmeno Touya sembrava particolarmente propenso a lasciarsi imprigionare dalle stesse taglienti ragnatele che trattenevano N: voleva continuare a librarsi nei cieli di Isshu e a respirare la vita, vivendo di respiri e, soprattutto, vivendo ogni respiro.

Anche ad N sarebbe piaciuto vivere dei suoi respiri.

A N piacevano molto le farfalle, e gli piaceva pure Touya. Alla fin fine, anche fuor di metafora, incontrarlo un passo dopo l'altro  nel loro viaggio era stato un po' come dar la caccia ad una farfalla, armato di un retino di illusioni. Anche quando lo sfioravano, quei fili di fumo non riuscivano a far presa su Touya, che, il tempo di un battito di ciglia - o di ali - era già volato altrove, delegando a qualcun altro il compito di far trionfare verità e giustizia. Sembrava che anche lui stesse inseguendo le farfalle.

Ed N in quei frangenti desiderava ancor di più essere tale.

Butterflies and hurricanes


Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Quindi in fin dei conti non era servito a niente scappare: la muraglia di chilometri che N aveva eretto tra lui e Isshu era stata ugualmente abbattuta dall'uragano della farfalla Touya - o forse solo dall'uragano Touya. La teoria del caos risultava così parzialmente confermata: sensibilità alle condizioni iniziali e imprevedibilità c'erano tutte, e per l'evoluzione stavolta non doveva guardare ai Pokèmon, ne era sicuro. Si chiedeva spesso se Touya accordasse il ritmo dei suoi battiti d'ali a quello del proprio cuore, perchè gli uragani che l'avevano investito dacché era partito erano stati numerosi e emotivamente distruttivi. Tuttavia non avrebbe mai voluto che quei battiti cessassero.

Sperava che aumentassero ogniqualvolta Touya pensava a lui.

Butterflies in the stomach

N aveva volato in lungo e in largo in groppa al suo drago leggendario, alla ricerca di quell'ossigeno che, ora ne era consapevole, poteva trovare soltanto sulle labbra di Touya. Non bastava librarsi nell'aria per diventare una farfalla, così come non era necessario un retino per acchiapparne una. E adesso che teneva stretto Touya tra le braccia, le ali di entrambi finalmente ripiegate e i piedi per terra, N si scopriva tale e quale ad una falena - più bello però, a detta di Touya. Quel ragazzo non l'aveva attratto semplicemente per la bellezza o per il desiderio di vivere attraverso emozioni che non gli appartenevano, ma perché era capace di diffondere la sua luce attorno a sé, e il suo era un calore che non bruciava. Un calore che N trovava finalmente fuori da un bozzolo; dentro un abbraccio improvviso, nei respiri spezzati tra un bacio e l'altro o semplicemente nelle loro mani che si intrecciavano all'unisono, dopo essersi a lungo cercate l'una sul corpo dell'altro.





"Sento le farfalle nello stomaco." - la voce di Touya giunse attutita, dal momento che teneva il viso comodamente premuto contro il petto di N.
Quest'ultimo si allontò tutt'a un tratto di qualche centimetro, sul viso l'espressione di chi si è appena ricordato qualcosa.
Sorrise al broncio di Touya, privato del suo personalissimo cuscino. "Sai che si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo?"
L'espressione del ragazzo si distese un tantino, mentre si allungava per riguadagnare terreno, un terreno suo di diritto. Non poteva permettere ad alcun respiro di disperdersi in un luogo che non fossero le sue stesse labbra. E solo quando esse sfiorarono quelle ancora semichiuse di N, Touya si concesse di replicare:
"Sì? Beh, mi dispiace per l'America allora."



E adesso che arrivo al dunque, non so più come iniziare, oh joy. Potrei scrivere che è la mia prima Isshushipping, la mia prima shounen-ai, e blablablà, ma credo che passerò direttamente ai punti salienti. Innanzitutto chiedo scusa se i caratteri dei personaggi non coincidono con i vostri canoni o con quelli di manga/videogioco/vostro metro di giudizio. Io mi baso sui videogiochi, e non è che gli sprite lì siano molto loquaci; tra l'altro questa è N centric ed è insomma più un discorsone introspettivo che altro. Poi potete demolirmi la shot come vi pare e piace, non me ne importerà; certo, se invece dovesse demolirmela Shion_Chan allora sì che potrei lasciarmi andare alla disperazione. Ovviamente tutta l'ultima riga è una balla, mi importerebbe assai di tutto xD
... Che poi, io odio le farfalle. Odio tutti gli insetti in realtà, non perchè ce l'ho con le farfalle in particolare, è che rientrano nella categoria. Tutti mi guardano male quando lo dico xD
Spiegando il nonsense:
- La convinzione che la farfalla viva un solo giorno l'ho presa da un aforisma che ho letto un sacco di tempo fa e di cui ora non ricordo la provenienza, sorry.
- Il titolo del primo e del secondo paragrafo, "The wings of a butterfly" e "Rip out the wings of a butterfly for your soul" vengono dall'omonima canzone degli HIM, che ho ascoltato parecchie volte durante la scrittura, e che consiglio a chiunque piaccia il genere. Agli HIM devo anche il pezzo sulla falena e la fiamma, che riprende il verso di "The Funeral of Hearts", altra canzone stupenderrima - insomma, per qualsiasi cosa prendetevela con loro xD
- Il titolo "Butterflies and hurricanes" viene invece dall'omonima canzone dei Muse.
- Il titolo dell'intera shot è lo stesso del film del 2004, dal quale è presa pari pari la citazione sull'uragano, mentre per la teoria del caos, che è strettamente collegata al cosiddetto 'effetto farfalla', si ringrazia Wikipedia, dato che io in fisica non sono mai stata una cima. La sensibilità alle condizioni iniziali, l'imprevedibilità e l'evoluzione - che qui ho usato in senso metaforico - sono i tre postulati della teoria sopracitata.
- L'ultima battuta, scusate, non son riuscita a risparmiarvela; e chiaramente ha senso solo se poniamo il caso che Isshu sia in Giappone.
Altra cosa, per una mia crociata personale scelta stilistica ho preferito tenere i nomi originali di Isshu, che sarebbe la regione di Unima, e Touya (Black o, orrore, Alcide D:). Il drago leggendario è volutamente lasciato ignoto di modo che possiate dargli un po' il colore che più vi piace a seconda della vostra versione del gioco.
Nient'altro per voi, mentre Ness dovrebbe sorbirsi un'altra zolletta di zucchero quaggiù, prego.


@Shion_Chan: Ness, io spero che tu abbia apprezzato se non altro l'impegno che ci ho messo a rendere credibile questa coppia agli occhi delle appassionate (ammesso e non concesso che ci sia riuscita). E poi tu per me hai fatto molto di più; come una martire in Terra Santa hai scritto cinquanta splendide frasi a tema Ferriswheel tutte mie, che ancora rileggo spesso e volentieri. E' il mio modo per ringraziarti delle bellissime parole che hai usato non solo in quella oneshot, ma anche nelle tante recensioni che mi hai lasciato, e che mi rendono ogni volta immensamente felice. Perdona il riferimento al tuo nome stupendo nel discorso farfalle & affini, che non è stato assolutamente fatto 'en pendant' per la storia, ma che è capitato per caso nella mia testolina vuota e che ho deciso di cogliere al volo.
Te lo dico dal cuore, grazie di tutto ♥
  
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