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Autore: jessica80    17/09/2011    11 recensioni
Il re si avvicinò di più all'insolente mortale continuando a fissarla. La donna poteva sentire il fiato di lui mescolarsi al suo.
- Sarah rilassati, io non ho fatto proprio niente al tuo… amico. -
Dopo tredici anni Sarah torna nell'Undergroud per riprendere qualcuno che lui ha rapito.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Sarah si era addormentata inconsciamente, così come inconsciamente si era risvegliata sul suo letto dopo il suo secondo ritorno da Goblin, molti anni prima.
Si sentiva leggera e rilassata, i dolori che l’avevano accompagnata fino a poco tempo prima l’avevano piacevolmente abbandonata.
Volava Sarah, volava in alto sopra la sua casa, il suo giardino, la sua città.
Volava sopra i suoi ricordi, sopra la sua vita mortale trascorsa tra le pagine sgualcite di libri antichi, tra l’amore di suo marito, dei figli e dei nipoti.
Oh, che magnifica scelta aveva fatto nel restare a vivere nel sopramondo.
Godere le stagioni dell’età che avanzavano inarrestabili lasciando dietro si sé lunghe scie di gioie e soddisfazioni.
Il suo volo sembrava infinito mentre un dolce vento caldo le penetrava nella pelle scompigliandole i capelli.
Il suo viaggio però terminò improvvisamente, così com’era iniziato... e cadde nell’oblio.
 
Il buio la circondava, inginocchiata su un pavimento freddo.
Nessuna luce, nessun filo di vento, nessun rumore.
Il nulla.
Ma lei stranamente non aveva paura, si sentiva rilassata e protetta, circondata da quella pesante oscurità.
Il luccichio lontano di una candela attirò la sua attenzione.
Si alzò in piedi continuando a fissare la flebile luce che si avvicinava e rimase sbalordita nel vedere la faccia illuminata dalla lanterna.
- Hoggle?-
Era lui, non aveva dubbi. I soliti vestiti logori, la borsa rossa a tracolla, il broncio che non lo abbandonava mai.
- Sì sono io. Cos’è, non mi riconosci più?-
Le puntò contro un dito ammonitore muovendolo su e giù.
- Senti un po’ ragazzina, te ne sei andata senza dire nulla e non ti sei più fatta né vedere né sentire. Almeno una telefonata dico io… niente. Nemmeno un saluto! Dovrei essere arrabbiato con te.-
Ragazzina?” Sarah decise di sorvolare su quella definizione, almeno per il momento.
Si chinò sorridendo, guardandolo dritto negli occhi.
- Hai ragione Hoggle, mi sono comportata davvero male, ma ti posso assicurare che tutti voi siete sempre rimasti nel mio cuore. Riuscirai mai a perdonarmi?-
- Sawah amica…-
Quel suono le arrivò da vicino, molto vicino.
Sarah si alzò notando come un’altra lanterna si era accesa, illuminando un volto conosciuto.
- Ludo… Oh Ludo quanto mi sei mancato!-
Fece per avvicinarsi ma una spada le bloccò la strada.
- Invero Milady, nessuno di loro potrà avvicinarsi a Voi senza la mia permissione!-
Si chinò nuovamente, questa volta di fronte a lei c’era la volpe bendata accompagnata da Ambrosius. Lo guardò con tenerezza sentendosi davvero in colpa.
- Sir Dydimus, siete gli amici più cari che io abbia mai avuto. Potrò mai avere la tua permissione ed essere perdonata?-
Sir Dydimus alzò il mento e abbassò la spada, per poi voltarsi verso i suoi compagni.
- Sawah…-
Il povero Ludo non stava più nella pelle.
Dopo qualche istante, la volpe si girò nuovamente verso Sarah ricambiando il suo sguardo con dolcezza.
- Sì.-
Si erano ritrovati. Sarah li abbracciò uno ad uno sentendosi davvero felice.
Hoggle le prese la mano.
- Quando mi avevano detto che te n’eri andata mi sono disperato, davvero. Poi ho saputo che Jareth aveva lasciato il regno per seguirti ed eravamo tutti un po’ preoccupati, ma alla fine si è risolto tutto per il meglio. Duncan ed Amy sono stati bravi, sai? Peccato che la pace sia finita…-
Il discorso di Hoggle fu interrotto dal rumore di finestre che si aprivano.
La forte luce del sole entrò nella stanza rivelando la sala del trono del castello e la presenza dei sudditi del re. Erano tutti lì ad aspettarla.
Corse incontro a Tuliah, stringendola tra le braccia.
Abbracciò con fervore il vecchio saggio, la strega della discarica, i fairies ed ogni singolo goblin chiedendo ad ognuno come stava.
Mentre era intenta a salutare tutti, improvvisamente uno specchio sulla parete attirò la sua attenzione.
Si fermò un istante a guardarsi, era cambiata.
Non era più piegata sulla schiena e il suo abbigliamento era giovanile, come un tempo.
La sua pelle era diventata di nuovo elastica e liscia, i capelli canuti erano spariti lasciando nuovamente posto ad una capigliatura folta e scura.   
Si passò lentamente le dita di una mano sul viso, incredula.
Improvvisamente lo specchio le restituì l’immagine di una figura conosciuta: Jareth, in tutta la sua regalità e bellezza.
Si girò lentamente per incontrare gli occhi spaiati di lui.
Era in piedi dall’altra parte della stanza e la fissava intensamente.
Sarah non riuscì a trattenere un sorriso nel vederlo di nuovo fae, nella sua stravagante personalità.
I capelli erano tornati lunghi e scompigliati, il fisico asciutto.
Indossava una delle sue solite camicie bianche, gambe fasciate da pantaloni stretti e mani guantate. Tutto nello stile “re di Goblin”.
Continuando a fissarsi, cominciarono a camminare lentamente l’uno verso l’altra fino a raggiungere il centro della sala del trono senza toccarsi, senza parlare, lasciando solamente che i loro sguardi parlassero per loro.
Dopo un lungo momento Sarah appoggiò le mani sul petto del re sorridendo.
Aveva ancora il suo medaglione, era di nuovo il sovrano del labirinto. 
Lui le cinse la vita con le braccia e l’attirò di più a sé, appoggiando la fronte su quella di lei.
- Bentornata, mia regina.-
Lei abbassò le palpebre a quel tocco, alzando leggermente la testa per sfiorare il naso del re con il suo.
Riaprì gli occhi e fece scorrere le dita lungo il petto di Jareth fino ad accarezzargli dolcemente il collo.
Lui la guardava ammaliato, perdendosi nelle sue carezze.
- Credevo ti fossi dimenticato di me, sire.-
Il re non riuscì a trattenere una sonora risata.
Affondò una mano guantata nella sua chioma scura e appoggiò la testa di sua moglie sul suo petto, baciandole i capelli.
Sarah respirò il profumo inebriante di suo marito, ancora una volta.
- Come avrei potuto dimenticarmi di te, amore mio? Tra l’altro, ho qui un regalo per te.-
Si scostò da lui, quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi.
Poi la sua attenzione cadde sulla mano aperta e guantata del re e vide una sfera prendere forma tra le sue dita.
Il globo era lucente, e all’interno svolazzava una strana nebbiolina, forse fumo.
Sarah avvicinò lo sguardo al cristallo guardando al suo interno con attenzione.
La nebbia si diradò all’istante mostrando dei volti leggermente deformati dalla rotondità della sfera.
La ragazza riusciva a vedere un lungo tavolo e attorno ad esso erano sedute delle persone che mangiavano e conversavano animatamente.
Stavano tutti ridendo in armonia, uniti.
Sarah riconobbe subito quei volti. Si voltò verso suo marito con gli occhi lucidi di gioia e un sorriso solare che le illuminava il viso.
- Jareth, sono i nostri ragazzi!- Esclamò entusiasta.
- Sì mia dolce Sarah, i nostri figli e nipoti.-
Le rispose piano, baciandole la tempia.
La ragazza appoggiò una mano sulla sfera facendola sparire e intrecciò le sue dita a quelle del re.
- Ti ho mai detto che ti amo, Maestà?-
Jareth l’attirò a se e chinò la testa sfiorandole le labbra con la sue.
- Sì, ma adoro sentirmelo ripetere.-
La bocca del re cercò quella della sua regina e la trovò.
Il corpo di Sarah era diventato nuovamente formoso, caldo e accogliente e Jareth fece scorrere le sue mani esperte sulla schiena della ragazza.
Niente e nessuno l’avrebbe più separato dalla sua meravigliosa Sarah.
Si baciarono a lungo, intensamente, persi l’uno nell’altra, incuranti dei sudditi che li guardavano e aspettavano.
- Ehm ehm… Magari, quando avete terminato con le vostre smancerie, che ne dite di cominciare a prendere sul serio le redini del regno?-
Sarah e Jareth si staccarono da quel bacio a malincuore, trovando Duncan al loro fianco con le mani puntellate sui fianchi.
Batteva ritmicamente un piede a terra, fingendo di essere spazientito.
- Oh Duncan, che piacere rivederti. Non smetteremo mai di ringraziarvi!-
Sarah lo abbracciò con entusiasmo.
- E’ un piacere anche per noi Sarah, siamo davvero felici che sia andato tutto bene.-
La ragazza si staccò da suo cugino per abbracciare Amy che se ne stava poco dietro di loro.
Le due donne cominciarono a parlare del più e del meno, di James, degli altri loro figli e quant’altro.
- Non potevi venire in un altro momento?-
Jareth canzonò suo cugino.
- Possibile che tu debba sempre disturbarmi nei momenti migliori?-
Duncan lo fulminò amichevolmente con lo sguardo.
- Senti un po’, è ora che cominciate a mettervi al lavoro voi due. Il regno non aspetta! Avrete tutto il tempo per sfogarvi quando ce ne ritorneremo a Rauros.-
Jareth si avvicinò a Sarah cingendole le spalle con un braccio.
- Direi che abbiamo un’infinità di tempo a disposizione, visto che la mia preziosa Sarah resterà con me a Goblin per sempre.-
La ragazza si voltò verso di lui sorridendo.
- E’ solo per sempre Jareth?-
- E’ solo per sempre.- Le sussurrò dolcemente di rimando.
Il re si staccò da lei avvicinandosi a Hoggle, le mani intrecciate dietro la schiena.
- Cosa stavi dicendo in merito al regno, Trogolo? Credo mi sia sfuggito qualcosa…- Si tamburellò le labbra con un dito. – Mmmhhh… mi è sembrato di sentire una frase del tipo “peccato che la pace sia finita”. O mi sbaglio?-
Il nano cominciò a cercare Sarah con lo sguardo e la trovò al suo fianco.
- Oh no Maestà, io in verità mi riferivo a…-
- A?- Jareth piegò la testa di lato, in attesa.
- Beh, noi stavamo parlando di…-
- Stavamo parlando di come Hoggle sia riuscito a diventare amico delle fate che sorvegliano le porte del labirinto.- Sarah si avvicinò al nano regalandogli uno sguardo d’intesa. – Purtroppo però avete nuovamente litigato e la pace tra voi è finita. Non è vero Hoggle?-
- Oh sì Sarah, è proprio così. Direi che hai azzeccato in pieno.-
Jareth guardò Sarah, sorridendo.
- Non ne dubito…- Si limitò a rispondere. – Vogliamo andare mia preziosa?-
Il re porse il braccio alla sua regina che accettò l’invito sorridendo allegra.
Una nuova vita stava per cominciare…

*** *** ***

Mie care fanciulle, con questo posso dire di aver concluso a storia!
Ho visto alcuni aggiornamenti nelle vostre storie, ma purtroppo ho grossi problemi con l'ADSL e spero di poter recensire entro breve.

Ho in mente un'altra storia sempre su S & J  :D ma per il momento godetevi questa.
Grazie a tutte per avermi seguita, in particolar modo a Federica!
J.
  
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