Capitolo 2
Canada, (Matthew Williams)
Il mattino dopo, toccò a Matthew
preparare la colazione. Anche se, alla fine, toccava sempre a lui, dato che era
l’unico che sapeva cucinare. Si alzò prima degli altri, mettendo Kumajirou su
una sedia, e mettendosi a preparare. Fu raggiunto subito da Wy, imbronciata
come sempre, che si sedette accanto all’orso, fissandolo male.
≪Buon giorno...≫ la salutò Canada, venendo
miseramente ignorato. Con un lieve sospiro, tornò al lavoro, per poi servirle i
pancakes con lo sciroppo d’acero. La bambina fissò il piatto, prendendo la
forchetta e mettendosi a mangiare.
Poco dopo scesero Andrew e
Alexander. ≪Fratellino,
per me con succo di kiwi!≫.
Esclamò il neozelandese. Australia si sedette accanto a Violet, controllando
che non si sporcasse. Canada sorrise al fratello adottivo, passandogli il succo
di kiwi davanti. Nuova Zelanda sorrise, facendo un cenno nella sua direzione,
cominciando a mangiare.
Pian piano, tutti i fratelli
scesero a fare colazione. ≪Mi
sono sempre chiesta...≫.
Fece Irlanda, bevendo un sorso di latte. ≪
Perché Canada sappia cucinare così bene...≫.
Rispose Alfred, ridendo: ≪Perché
è stato cresciuto da Francia!≫.
Canada arrossì, guardando verso Arthur. L’inglese era serio, occupato a
mangiare, come gli altri del resto. Peter e Wy chiacchieravano animatamente,
tenuti a freno da Australia e Irlanda. Finita la colazione, rimase insieme a
Nuova Zelanda e Galles a lavare i piatti, mentre gli altri uscirono nel grande
giardino della villa.
America (Alfred F. Jones)
Alfred stava insistendo per giocare
a baseball, ma fu spiazzato da Scozia e le due Irlande per giocare a rugby.≪Ci fosse Nz...≫. mormorò Australia, che faceva
il baby-sitter.
Patrick tirò la palla a Logan,
che gliela rilanciò. Evelyn lo placcò, per poi venir presa in pieno da America.
≪Ho
vinto!≫.
gridava entusiasta con le braccia al cielo. I tre britannici lo fissarono male,
per giungere all’accordo silenzioso di saltargli addosso. ≪Ma...Ma... Ho fatto come mi avete
detto!≫
≪Evelyn
era in squadra con te, imbecille!≫.
America sospirò, andando a bordo campo assieme ad Andrew e Arthur. Australia
sorrise, andando a giocare.
Alfred guardò Inghilterra, che
era perso nei suoi pensieri. ≪Tutto
bene?≫.
Gli chiese, venendo ignorato dal’inglese, che preferì giocare con la benda
della mano, piuttosto che rispondergli. Ma America non demordette. ≪Ha fatto tanto male?≫, per finalmente avere un segno di
vita da parte dell’altra nazione. Arthur annuì, chiudendo gli occhi. ≪Mi dispiace...≫. Mormorò ancora America. ≪Non è colpa tua.≫
Fu la risposta. Alfred sospirò, ripetendo. ≪Non per quello che ti è
successo... ma... perché non ci sono stato.≫. Arthur lo fissò. ≪Taci America.≫. l’altro lo guardò un’altra
volta, ferito, per poi volgere lo sguardo verso Peter e Wy che giocavano, imitando
il gruppetto, dato che anche Alex e Galles si erano uniti, giocare a rugby.
Matthew si sedette accanto a loro sorridendo. ≪Sembriamo una famiglia.≫.
Irlanda del Nord (Patrick
Kirkland)
Patrick uscì dalla doccia,
passandosi una mano sul fianco contuso. Era inutile, il più bravo in assoluto
era Nuova Zelanda, ma l’unico difetto era che non teneva mai i gomiti a posto.
Hank gli sorrise, entrando dopo di lui. ≪Alexander
è un bel tipo...≫.
commentò, aprendo l’acqua. ≪Hai
visto come cercava di stampare la palla in faccia a Logan?≫. ≪Già...≫ Fece Patrick, mentre si rasava
il viso. ≪Sono
nemici naturali...≫.
Commentò ancora Galles. ≪Hai
ragione...≫
Rispose Irlanda del Nord, tirando l’acqua del water e godendo del grido di
dolore del fratello. Ridacchiando uscì dal bagno, sorridendo ad Australia. ≪Galles sarà di cattivo umore per
un po’.≫
Arrivò in cucina, sedendosi sul
tavolo a guardare Evelyn che preparava la cena. ≪Ehi, sorellina, dammi una patata!≫. La nazione gli lanciò
un’occhiataccia, ignorandolo. Patrick si alzò in piedi, carezzandole i capelli
ricci. ≪Dai,
Eva!≫.
≪No.≫. Patrick sogghignò, posandole
una mano sul sedere. ≪Per
favore, Evelina‼!≫.
Irlanda, scocciata, gli tirò una gomitata in pancia. ≪Aspetta il tuo turno, Patrizio!≫. Irlanda del Nord ridacchiò,
ancora più dolorante, allontanandosi dalla cucina. Aveva appena salito le scale
per andare nella stanza che divideva con Galles, quando Alexander lo raggiunse
preoccupato e col fiatone. ≪
Scusami.... hai per caso visto i bambini?≫
≪
I bambini?≫
≪Si...
Peter e Violet... Non li troviamo più!≫.
Scusate per aver fatto passare
quasi un anno, ma davvero, non avevo voglia. Comunque, ecco qua. A voi. E ora
mi manca poco per finirla.