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Autore: Iwasbornthiswaybaby    19/09/2011    10 recensioni
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Spazio Autrice: Scusatemi se vi ho fatto aspettare tanto per questo nuovo capitolo, ma sapete, con l'inizio della scuola, trovare un bel momento libero.. Comunque.. Spero vi piaccia questo terzo capitolo..

La lezione di canto era attesa dalle sei ragazze con ansia, perché solo durante quell’ora a scuola, potevano lasciarsi andare e sentirsi veramente bene. Ognuna, con la sua voce, faceva emozionare le altre e si completavano a vicenda. Cindy con la sua voce armoniosa e gentile, Bianca con la sua voce che sembrava provenire da tempi lontani, il trillo lirico di Aurora, la voce dolce di Jasmine, il canto libero e sincero di Belle e la potenza della voce di Ariel. Arrivarono tutte puntuali alla lezione e l’insegnante, il professor Sebastian Krab, si congratulò con loro. Era aprile, e dovevano iniziare a preparare lo spettacolo di fine anno. Voleva che ognuna ragazza cantasse una canzone e poi, come finale, qualcosa tutte insieme. Le sei si emozionarono, volevano sapere che cosa avrebbero dovuto cantare.
-Allora ragazze, quest’anno ho deciso di darvi libertà per la scelta delle canzoni.- le sei si guardarono, sorridenti- Questo vorrà dire che dovrete scegliere voi un testo, su qualsiasi cosa vogliate. Avete già qualche idea?-
Bianca alzò la mano e l’insegnate le dette la parola.
-Io avevo in mente una canzone. Ma è un po’ vecchia. Va bene lo stesso? –
-Certo signorina Snow, mi dica il titolo.-
-Si chiama ‘Non ho che un canto ’ però è degli anni ’40!- disse la ragazza, un po’ dubbiosa.
-Cercherò la base musicale- le confermò l’insegnante.
Le altre non avevano ancora idee e passarono la lezione ad esercitarsi su gorgheggi e solfeggio.
La campanella per la quarta ora suonò, e le ragazze uscirono dall’aula. Ariel stava per uscire, quando il professore la trattenne.
-Ariel, tu hai una bellissima voce, e la professoressa Brics mi dice che sai comporre delle frasi bellissime. Ce la faresti a scrivere una tua canzone?- le chiese il professore, speranzoso.
-Io.. non lo so. Ma come si fa per la base? La devo comporre io?- rispose la ragazza, incerta.
-Se vuoi si, magari ti puoi far aiutare.-
-Ok signore, cercherò di fare del mio meglio. Ma la canzone deve essere reale o anche di fantasia?-
-Come vuoi. – rispose l’insegnante, e Ariel se ne andò via, verso la sua prossima lezione.

 
Ariel non aveva idee per la canzone, e pensava di dover iniziare dalla musica. Avrebbe potuto chiedere aiuto a sua sorella Andrea, che studiava al conservatorio. Avrebbe potuto comporre una canzone sull’amore, come facevano tutti. Ma le sembrava troppo banale. Tutti scrivevano storie d’amore. Una canzone di completa fantasia. Poteva fingere di essere una fata che vola tra i fiori, o una principessa nel suo castello.  Su una cosa era sicura: doveva essere una canzone che le usciva dal cuore. Stava camminando lungo il corridoio quando.. Sbong! Cadde in terra.
-Sta un po’ attenta, pel di carota!- Ariel riconobbe la voce. Era Ursula. Aprì gli occhi e vide che Eric era accanto a lei. Lui le porse la mano. Lei la prese, con le guance in fiamme.
-Ti sei fatta male?- chiese il ragazzo, con tono gentile.
-I-i-o..-  Ariel non riuscì ad emettere alcun suono. Alzandosi guardò Eric negli occhi, e abbassò i suoi, imbarazzata. Allora scosse la testa e scappò via.
- Eric, perché hai aiutato quella scema?- Ursula se la prese con il suo ragazzo.
-Si era fatta male, dovevo lasciarla lì in terra?- rispose lui.
-Ma a me non l’hai chiesto se mi ero fatta male. Devo dedurre che preferisci quella ragazzina a me?- continuò lei, arrabbiata.
- Ursula, non ho detto questo. È solo che lei aveva bisogno di una mano, mentre tu non ti eri fatta niente- proseguì il ragazzo.
-Ma cosa ne sai tu, se io non mi sono fatta niente? Eri troppo occupato a dare una mano a quella specie di muta!- Ursula ormai era sul piede di guerra. Aveva visto come quella ragazzina aveva guardato Eric, e aveva visto anche la gentilezza nel suo viso quando l’aveva aiutata, e quindi era gelosa. Aveva visto la bellezza di quella ragazza dai capelli rossi, la dolcezza dei suoi occhi, e aveva paura che Eric la lasciasse. Lei però non l’amava. Era la sua ragazza per fare bella figura, per farsi credere popolare e bellissima, e soprattutto per recitare la parte della ‘Femme fatale’. Eric invece si era invaghito di lei, ma adesso i suoi sentimenti si andavano affievolendo.
-Ma poveretta! Magari si era fatta male, e non aveva la forza di parlare!- adesso anche Eric si stava arrabbiando.
-Magari va’  a chiederglielo, così ti farà un altro po’ di occhi dolci!-
-Senti Ursula,  se non ti sta bene che io abbia aiutato quella ragazza allora puoi andare alla tua lezione di algebra da sola, perché io non ti accompagno!-
-Mi stai scaricando, Eric?- Il tono della ragazza era tagliente e minaccioso.
-Si! Quindi, arrivederci Ursula!- Eric era soddisfatto di se stesso. Era riuscito a lasciare quella ragazza da incubo. Non facevano che litigare da una settimana.
Ursula si girò stizzita, e se ne andò a testa alta. Ma era furente. Furente per il fatto che era stato un ragazzo a liberarsi d lei, a dirgliene quattro, a metterla in ridicolo.
Ariel aveva ascoltato tutto il litigio dei due, ed adesso si dirigeva a lezione, con un sorrisetto soddisfatto sul viso.
  
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