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Autore: vannagio    19/09/2011    17 recensioni
Un sorriso stanco taglia in due il viso stravolto della sporca traditrice. Ecco di nuovo quel sorriso di teschio, lo perseguita ogni notte.
[Ottava classificata al contest "Can I drabble about you?", indetto da Erica Weasley e NothEvans]
[Quinta classificata al contest "The best drama Flash Contest", indetto da _madduz_]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Per la serie…
“Quando vannagio vaneggia!”







Legilimens




«Che n’è stato del Signore Oscuro? Parla!».
Un sorriso stanco taglia in due il viso stravolto della sporca traditrice.
Ride di lei? Come. Osa.
Bellatrix si trattiene dall’ucciderla: le informazioni innanzi tutto.
«Legilimens!».


Un calcio. La mano calda di Frank sul pancione.
Neville gorgoglia, accoccolato contro il suo seno.
Il primo sorriso. Lo stesso della mamma, dicono.
Devono partire, di nuovo.
Il cipiglio severo di Augusta. “Mi prenderò io cura di Neville, andate”.
La fitta al cuore, prima di Smaterializzarsi.


Bellatrix boccheggia, piegata in due. Quella, invece, sorride ancora.
Intollerabile. Meglio cavarsi gli occhi.
«Crucio!».
«Crucio!».
«Crucio!».
Ma il sorriso del mostriciattolo resta lì.
Sulle labbra screpolate della maledetta cagna.




~~~




Incubi




Di notte la sala comune sembra troppo grande, buia. Silenziosa. Ma stringe i denti, gli incubi sono più spaventosi. Oscar è disperso chissà dove, invece vorrebbe averlo vicino: il raschiare delle sue verruche contro i polpastrelli lo rassicura sempre.
Ecco di nuovo quel sorriso di teschio, lo perseguita ogni notte.
Serra le palpebre ma lo vede ugualmente.
Bellatrix sghignazza sopra di lui, i denti gialli, le labbra rinsecchite, la risata stridula mentre... Crucio! Crucio!
Neville annaspa, si contorce. Il dolore ferisce, graffia, squarcia la carne. È solo, perso. Pazzo.
Un gracidare sommesso lo salva all’improvviso.
Oscar lo fissa dal pavimento. Ancora tremante, Neville se lo stringe al petto.
«Grazie, amico».










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Nota di autore:
Questa mini-raccolta di drabbles partecipa al contest “Can I drabble about you?”, indetto da Erica Weasley e NothEvans.
Il contest chiedeva ai partecipanti di scrivere due drabbles su una coppia di personaggi (nel mio caso Neville e Bellatrix): due drabbles, due POV differenti.
Anche se non era previsto dal regolamento, mi sono autoimposta il prompt “sorriso”. Paradossalmente è stato più difficile scrivere di Neville che di Bellatrix.
Nella prima drabble - spero sia chiaro - il sorriso di Neville coincide con quello di sua madre. La seconda drabble è idealmente ambientata dopo i fatti verificatisi nell’Ufficio Misteri del Ministero della Magia, nel quinto libro.
Grazie a chi leggerà ed, eventualmente, recensirà.
Un grazie particolare agli amici dell’ ex-ANSR, che mi hanno supportata e convinta a non ritirarmi dal contest, e alle due giudici, per aver indetto un contest così interessante.
A presto, vannagio










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Ecco il giudizio della giudice:



Grammatica e lessico: 9,40/10;
Nella seconda Drabble scrivi due volte “crucio” anziché “Crucio”
Pt.: -0,60 per maiuscole sbagliate. Totale: -0,60 pt.
Forma e stile: 10/10
Lo stile delle tue due Drabble è caratterizzato da frasi brevi e dirette, concise. Personalmente mi è piaciuto molto e trovo che sia molto adatto al contesto di cui si narra, dapprima nella tortura di Bellatrix e nel ricordo del sorriso di Neville, poi nella semplice Sala Comune dei Grifondoro.
In entrambe le Drabble forma e stile si uniscono per creare un’atmosfera a mio parere davvero buona di ciò che è accaduto.
Originalità della trama: 8/10
L’unica cosa che non mi ha convinto delle tue due Drabble è stata, appunto, l’originalità. Non mi ha sorpreso leggere ciò che hai scritto: Bellatrix che tortura Alice mentre lei ricorda dei momenti felici è una cosa che ho letto veramente molte volte. La novità è stato il rispecchiarsi del sorriso tra madre e figlio, che mi ha veramente fatto sorridere come idea.
La seconda Drabble è già più originale, dove Neville, in un momento apparentemente tranquillo e senza alcuna importanza, ricorda le torture subite. Questo mi ha già lasciata più soddisfatta, specialmente vedendo come il ragazzo riesca a ritrovare un po’ di serenità – quella necessaria per sorridere almeno un po’ – in Oscar, il suo rospo sempre fedele.
Caratterizzazione: 10/10
Nulla da dire su questo punto, dove ci troviamo davanti ad una Bellatrix che mette i brividi, orgogliosa, piena di sé ed estremamente sadica. Mi è piaciuto il “Come. Osa.” che ho trovato particolarmente adatto ai suoi pensieri e anche l’applicazione del Legilimens su Alice.
Neville, d’altronde, è perfettamente comparato ai canoni dell’IC: un po’ pauroso, soggetto ad incubi, eppure capace di ritrovare il sorriso anche solo con Oscar. Sì, mi ha decisamente convinta.
Gradimento personale: 3,8/5
Forse perché la Drabble di Bellatrix mi sapeva un po’ da “già sentito”, in ogni caso, le tue due Drabble mi sono piaciute, anche se non mi hanno del tutto soddisfatta. Avrei forse preferito qualcosa anche che mettesse meglio in correlazione i due personaggi, perché soprattutto nella prima Drabble la loro “unione” sembra un po’ staccata e quindi leggendole insieme danno l’impressione di essere due Drabble un po’ a sé. Grazie per aver partecipato ;)

Totale: 41,20/45










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Questa fanfiction si è classificata quinta e ha vinto il premio "ferita" al contest "The best drama Flash Contest", indetto da _madduz_.





Ecco il giudizio della giudice:



Grammatica e sintassi:9.8/10
Stile e lessico: 9.8/10
Originalità: 14/15
IC e caratterizzazione: 15/15
Livello di dramma: 19/20
Gradimento personale: 5/5

Totale: 72.6/75


Partendo dalla grammatica ti ho tolto in tutto 0.3 punti per la punteggiatura. In particolare in una frase c’è un punto che non andava messo: “Come. Osa.”
Andava scritto: “Come osa” e basta, oppure, se il tuo intento era quello di rendere le due parole quasi digrignate fra i denti, sarebbe stato meglio: “Come… osa”.
Il lessico è accurato e ben scelto, si amalgama perfettamente con la tua raccolta cruda e tormentosa. Lo stile è abbastanza buono, l’unica cosa che mi ha leggermente infastidita è l’uso frequente di punti che, a volte, spezzano con troppa violenza le frasi. Nulla di trascendentale comunque, anche perché questo ha contribuito a incrementare il livello di dramma e a rendere la tua raccolta un graffio che non guarisce.
Raccolta indubbiamente originale, soprattutto la seconda drabble. Ho adorato il modo in cui inserisci Oscar! *_*
Nella prima dai originalità grazie al punto di vista che scegli: quello di Bellatrix. Nella seconda Oscar è l’elemento chiave. Ho tolto solo un punticino perché, in fondo, il tema che tratti è piuttosto utilizzato. Soprattutto per quanto riguarda la prima drabble. Bellatrix che tortura Alice. Comunque tu hai saputo metterci del tuo. Per esempio con il prompt che ti prefiggi: sorrisi.
La tua Bellatrix è ottima nella prima drabble, eccezionale l’angoscia che sente guardando nella mente di Alice. Lei non può sopportare simili tenerezze, l’amore per una famiglia. Perciò l’ho trovata assolutamente perfetta. Neville è stato indagato a fondo nelle sue paure, nei suoi incubi. Ripeto: stupendo il legame che lo unisce a Oscar, la sua consolazione. Quei polpastrelli verrucosi. *_* Punteggio assolutamente pieno.
Questa raccolta è qualcosa di lacerante e incisivo. Fa male come il dolore. È un livido. Una ferita che non può più essere sanata, non nelle notti insonni di Neville. Tremenda la prima drabble, piena dell’angoscia tormentosa di Bella. La seconda è un incubo. L’essere sempre circondato dal ricordo di lei, della sua risata folle…
Lo stile e il lessico che utilizzi sanno di Angst, soprattutto nella prima drabble. Queste frasi mozzate incrementano l’angoscia. L’unico motivo per cui non hai il punteggio pieno è che ho trovato che altre storie abbiano calzato ancor meglio questo tema. Ma sappi che questo non toglie nulla alla disperazione della tua raccolta.
Leggerla è stato un piacere. C’è persino qualcosa di sadico in questa frase che ho appena scritto. Perché più che piacere la tua raccolta stride come le unghie sulla lavagna. Complimenti, l’ho amata.
   
 
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