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Autore: TheDreamSeller    19/09/2011    5 recensioni
Sapete, in fondo, non è andata tanto male no?
In fondo, voi, sorridete ancora.
E qua non fa poi così tanto freddo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So che è tantissimo tempo che non pubblico qualcosa, ma questa mi è venuta così.
Spero vi piaccia,
BlackAngel




Balliamo ancora su mondi inesistenti, per lacrime distanti.

Lontane nel tempo.

Un giorno, loro, si guarderanno indietro e, vedendoci sorridere, forse, si offenderanno vedendoci felici come non lo siamo mai stati.

Forse, quelle lacrime, voltandosi indietro, non realizzeranno mai di essere state la vita che, per così tanto tempo, ci eravamo costretti a non vivere, illudendoci che sì, in fondo, la vita andava bene così.

Sì, la vita, per noi, era perfetta così come era:

Senza troppi legami affettivi e con l’idea che, se un giorno, uno di noi, fosse morto, saremmo stati fortunati se avessimo potuto assistere alla sua cremazione.

C’era un tacito accordo, nell’aria.

C’era l’accordo che se, un giorno, il vento della morte avesse portato via uno di noi, non ci saremmo girati indietro a piangere sul suo cadavere e non avremmo pregato il mondo di ridarcelo.

Non ci sarebbero comunque state possibilità di riportarlo indietro, vero?

Sarebbe morto e, la sua morte, sarebbe stata definitiva eppure, in un qual modo, solo apparente.

Il suo spirito avrebbe comunque continuato a vivere nei nostri cuori.

Alla fin fine, nonostante ci fossimo promessi di non piangere, probabilmente, se qualcuno a noi caro fosse scomparso, l’unico motivo che ci avrebbe potuto impedire di versare lacrime amare, sarebbe stato il rimorso che si sarebbe annidato nel profondo dei nostri cuori al pensiero di non essere stati in grado di salvarlo.

E’ andata bene, in fondo, no?

Questi nostri anni di convivenza forzata e di sentimenti condivisi sono passati leggeri come l’aria.

Non pensavo sarebbero mai finiti e, seppure  vedessi i giorni scorrermi davanti agli occhi, la sabbia correre nella clessidra e la mia Innocence evolversi e farsi sempre più indispensabile ad ogni Akuma che straziavo, non volevo che finissero.

A me andava bene così.

Combattevamo, piangevamo e ridevamo però, almeno, eravamo felici.

In un modo deviato che nessuno di noi avrebbe mai ammesso, eravamo felici.

O, perlomeno, non eravamo soli.

Eravamo motivati.

Non solo dal cuore che pulsava, dall’adrenalina che correva nelle nostre vene e dall’istinto di sopravvivenza che ci urlava di continuare a vivere.

Eravamo motivati dall’idea di avere una casa;

continuavamo a credere di dover fare ancora uno sforzo poi, distrutti, saremmo tornati a casa, alla Home, dove tutti ci avrebbero accolto con un sorriso sul volto ed un caldo abbraccio destinato solo a noi.

Sarò strano io, ma tutte le volte che, convincendomi di poter rinunciare al calore affettuoso che solo Mana mi aveva dato, ero rifuggito in me stesso, nascondendomi dietro a quei falsi sorrisi e dietro a quella maschera da bravo ragazzo, avevo sentito sbriciolarsi sempre di più la mia personalità;

sentendola venire soffiata via dal vento non avevo opposto resistenza perchè, se tanto faceva così male essere integri, magari, essendo niente più di un frammento, non avrei sofferto altrettanto.

Cross, di affetto, non me ne aveva mai dato.

La Home, per me, era casa.

La Home, per me,era tutto.

Voi eravate tutto.

Non è finita così male, in fondo, no?

Linalee sorride ancora e Lavi, seguendo i suoi sogni, è riuscito a diventare Bookman.

Non penso abbia rinunciato ad avere un cuore, semplicemente ha imparato a dosare le sue emozioni.

Komui non è cambiato di una virgola e la sezione scientifica non si è sciolta.

Kanda è sparito; una sera di queste l’ho visto disteso su un prato, intento a guardare le stelle, con Mugen al suo fianco ed i capelli sciolti leggermente mossi dal vento.

E tutti gli altri, semplicemente, sono andati avanti con le loro vite.

Sapete, spesso, quando vi vedo, l’Innocence accanto a voi che non si è ancora polverizzata nel vento, mi chiedo se mi pensiate mai.

Se, alle volte, quando i vostri occhi vagano sulla luna che, forse, un po’, somiglia ai miei capelli, vi ricordiate mai di una persona falsa come me che, però, vi ha amato con tutto il suo cuore.

Vi vedo, e sorrido.

Fa freddo, laggiù?

Sapete, a volte mi fermo a riflettere:

La cicatrice sul mio volto è ancora là ed il mio braccio sinistro sembra non avermi mai lasciato.

Qua fa freddo, molto freddo.

C’è una gran solitudine, ho molto tempo per pensare.

A volte solo i miei pensieri mi fanno compagnia, e, spesso, mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se, assieme al Conte del Millennio, non fossi svanito anche io.

Sarei stato felice, assieme a tutti voi? Avrei avuto una vita normale? Oppure mi sarei trovato senza meta e senza un posto dove andare? Penso sia andata bene così; ho portato a termine la mia missione.

Sapevo che avreste pianto, alla notizia della mia morte.

Sapevo che avreste pianto tutti, escluso Kanda.

Lui ha manifestato il dolore a modo suo, rifiutandosi di pronunciare quelle parole amare e allo stesso tempo aspre, pesanti ed allo stesso tempo leggere una volta uscite dalle labbra.

Effettivamente, gli devo dare ragione. Non mi piace pensare di essere morto, preferisco pensare di essermi dissolto nel vento, per essere portato verso le stelle.

Sapete, in fondo non è andata tanto male, no?

Quassù, al di sopra delle nuvole, non va poi tanto male. Ciò che mi ha spezzato il cuore non risiede qua, ma là, fra voi. L’urlo straziante di Linalee di fronte al mio corpo esanime, oppure lo sguardo basso e la mascella serrata di Lavi. Tutte queste cose, seppure nel mio cuore, risiedono fra voi.

Quassù, al di là del cielo stellato, non fa poi così freddo.

Perchè io, da quassù, vi osservo ed ad ogni vostro sorriso, ad ogni vostro litigio, ad ogni vostro movimento, il mio cuore si scalda un po’.

Già, non fa poi così freddo qua.

Riuscite a vedermi?

Protendo una mano, vi saluto

“Ciao.”

Non preoccupatevi, un giorno, quassù ci incontreremo.

“Ciao.”

Mi racconterete la vostra vita, ignari che io, per tutto quel tempo, vi avrò osservato.

“Ciao.”

Magari Lavi mi stritolerà e Linalee piangerà di gioia, Komui dormirà anche allora e Kanda, cocciuto, terrà il broncio.

Continuo ad agitare la mano.

Non mi vedete, vero?

Un giorno, tutto questo, accadrà, un giorno saremo di nuovo insieme, un giorno persino Road mi strangolerà ancora con le sue braccette esili e Tyki mi sfiderà a poker.

Un giorno, però, tutto questo sarà un giorno.

Fino ad allora vivete la vostra vita e guardate verso il cielo, da lassù, io, vi saluto, compagni miei.

“Ciao e.. Arrivederci.”

Sì, Arrivederci. Perchè non è un Addio, perchè un giorno, ne sono sicuro, ci rivedremo.

Già, arrivederci.

Un giorno, di sicuro, vi reincontrerò.

Un giorno, già.. un giorno.

 Fino ad allora, però, sorridete anche per me.

 

Con affetto,

Allen Walker.

  
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