Videogiochi > Tekken
Segui la storia  |      
Autore: AmhranNaFarraige    19/09/2011    1 recensioni
Una serie di situazioni che vedono protagonisti i due atleti brasiliani alle prese con la capoeira. Una serie di racconti non necessariamente collegati l’uno all’altro, ma che vogliono trasmettere un’arte degna di questo nome, una disciplina che porta con se la storia di un intero popolo. Eddy e Christie sono così fortemente legati alla cultura e alla storia del loro paese. Non mancherà certo una bella storia d’amore, non solo tra i due, ma anche per quella terra che li ha visti crescere sia come uomini che come combattenti. Che gli allenamenti abbiano dunque inizio sulle coste del Brasile!
P.s.: Non mi è stato possibile aggiungere tutti i generi che conterranno le fic, sappiate che non si tratta solo di azione, ma anche di tanti sentimenti e pensieri.
Genere: Azione, Song-fic, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Christie Monteiro, Eddy Gordo
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Per eventuali termini specifici che desiderate chiarire controllate nelle note in fondo.



Alla luce del sole

Boa viagem



Una spiaggia di sabbia bianca su una limpida costa del Brasile, acqua cristallina che ingoia i granelli caldi ed i piedi scuri e sporchi dei bambini, cielo azzurro e senza l’ombra di una nuvola, un sole giallo e arancione che annunciava a gran voce l’inizio dell’estate, coronando il mondo con la sua luce. All’orizzonte le barche dei pescatori se ne stavano immobili, nell’attesa di tirare su le reti una volta giunta la notte. Per tutta la spiaggia si innalzavano canti festosi accompagnati dai tocchi veloci del berimbau, scanditi da un pandeiro che imitava il battito delle mani della gente in cerchio.

Adeus [Addio]
Boa viagem [Buon viaggio]
Adeus, adeus [Addio, addio]
Boa viagem [Buon viaggio]

Un giovane ragazzo muscoloso, dai capelli formati da minuscole treccine raccolte in una coda, se ne stava al centro, col gomito del braccio sinistro davanti al viso per parare eventuali colpi dell’avversario. Un rivoletto di sudore fece la sua comparsa sulle tempie abbronzate, manifestando la stanchezza del capoerista. Puntò il piede destro in avanti per incrociarlo successivamente con il sinistro, sferzando infine un potente calcio alto a forma di arco, sfiorando leggermente la schiena piegata del maestro Ho Chi Myong in posizione di esquiva. Tornò poi alla posizione base e si lasciò cullare dalla musica, danzando sulla sua ginga, con gli occhi sempre fissi in quelli dell’altro.
In fondo quella voleva essere una roda tranquilla, un incontro per dirsi “arrivederci”. Il ritmo era ancora abbastanza lento, permettendo ai due di cimentarsi in acrobazie mozzafiato. Entrambi erano di un’abilità notevole, ma era chiaro quale dei due fosse il più anziano, il più esperto. Infatti il maestro, notando che l’allievo non avrebbe retto il ritmo ancora per molto, gli indicò con un battito delle mani posto dietro alla schiena di iniziare a camminare in circolo, in senso antiorario, percorrendo il perimetro di quel cerchio di persone cantanti.

Eu vou [Io vado]
Boa viagem [Buon viaggio]
Eu vou, eu vou [Io vado, io vado]
Boa viagem [Buon viaggio]

Quando Eddy ebbe ripreso fiato Myong tornò accovacciato sotto l’ombra del berimbau, aspettando che il ragazzo si sedette di fronte a lui. Gli sorrise come meglio poté, all’idea del suo ragazzo cresciuto così tanto che ora stava per partire per poter diventare maestro a sua volta. Era stato lui stessa a chiedergli di insegnare a sua nipote, una bella ragazzina di nome Christie, l’arte della capoeira, ma per farlo necessitava della corda d’oro ben stretta attorno ai fianchi. Sarebbe partito appena terminato l’incontro, quel incontro voluto apposta per salutarsi un’ultima volta prima di vederlo arrivato al suo stesso livello. Ne aveva di abilità da vendere, non ce n’era dubbio, e presto avrebbe superato il maestro stesso. Certo, il ragazzo sarebbe diventato monitor mentre lui era professor, ma avrebbero portato alla cinta la corda dello stesso colore splendente. Lui, da parte sua, non aveva aspettato altro che quel giorno, ne era talmente orgoglioso!
I due batterono le mani e rientrarono al centro del cerchio con una lenta aú, per riprendere così a giocare, mostrando le loro incredibili capacità.

Eu vou-me embora [Io vado via]
Boa viagem [Buon viaggio]
Eu vou agora [Io vado adesso]
Boa viagem [Buon viaggio]

Il ritmo iniziò a farsi più incalzante indicando che la fine della roda stava per avvicinarsi: era dunque rimasto poco tempo al “nostro” per far vedere quanto era degno di raggiungere il grado di maestro. Posò dunque la mano sinistra a terra, immersa nei granelli di sabbia soffice, dopodiché l’altra ed alzò le gambe giungendo in una posizione verticale con la testa in giù appoggiata al terreno. Staccò la mano ed andò in alto a toccare il piede, piegandosi vertiginosamente di lato, per poi ripetere la stessa mossa dall’altra parte e tornando in fine alla posizione base, lasciando gli spettatori di stucco. Quella era senza dubbio una mossa favolosa non fatta per destabilizzare l’avversario, ma proprio per dimostrare le proprie doti di forza ed equilibrio.
Myong allora, sentendosi sfidato, gli diede le spalle per caricare un calcio potentissimo che arrivò a gran velocità sulle spalle curve di Eddy che si era già preparato con la gamba distesa a terra e la mano appoggiata accanto, accertandosi dunque di schivare quel colpo.
La musica a quel tempo s’era fatta davvero troppo veloce per poter continuare con un ritmo così lento da concedere svariate acrobazie: era giunto il momento di sferrare gli attacchi rapidi, lasciando perdere le difese. Si susseguì perciò una serie di attacchi mealua da entrambe le parti, ognuno alla dovuta distanza dall’altro per impedire di colpirlo dato che, per seguire il ritmo, a loro non era più possibile concentrarsi sulle schive.
Cantavano ormai a gran voce, squarciandosi la gola, i compagni e gli allievi a loro attorno che battevano sonoramente le mani mentre la loro canzone d’addio proseguiva, tutti sempre sorridenti.

Eu vou com Deus [Vado con Dio]
Boa viagem [Buon viaggio]
E com Nossa Senhora [E con Nostra Signore]
Boa viagem [Buon viaggio]

Pregavano tutti nel loro cuore, cantando questa canzone, per quel ragazzo così abile, così desideroso di far vedere al mondo di che pasta era fatto, così convinto nella causa che andava a servire per il padre defunto. Era per lui che aveva sempre giocato, o almeno, era stata la causa per la quale aveva iniziato. Poi, nel suo percorso, aveva conosciuto un mucchio di persone meravigliose, tra le quali in primis c’era Myong ed a lui aveva fatto una promessa che lo aveva spronato a diventare sempre più forte. Christie… Era per lei, ragazza che non conosceva ancora, che aveva combattuto in quella roda, per la nipote del maestro che doveva cercare una volta terminato il suo pellegrinaggio, dovendo dunque incominciarne subito un altro.
Vedeva volti felici e sorridenti volteggiare attorno alle loro piroette, non una lacrima cadere per la sua partenza. Lui avrebbe pianto se solo quel gesto non avesse dimostrato in qualche modo la sua debolezza. No, Eddy non era debole ed era lì apposta per dimostrare questo. Certo, voleva un gran bene a tutti quelli che gli stavano attorno e quelli dimostravano di volerne a lui gioendo per la sua bravura che lo avrebbe portato a raggiungere un livello superiore. Questo poteva essere solo un bene e presto li avrebbe rivisti tutti quanti ed avrebbe raccontato a loro cosa significava tener stretta la corda d’oro e la mano della sua futura allieva.
Il suo cuore smise di spingere lacrime contro i suoi occhi e il giovane si fece un gran forza, iniziando a cantare a sua volta la preghiera per la sua partenza.

Chegou a hora [E’ arrivato il momento]
Boa viagem [Buon viaggio]

Quando la canzone raggiunse una velocità insostenibile ed il cerchio di gente iniziò a sfaldarsi non aveva ormai più senso continuare a lottare. Eddy cominciò a saltellare felice sul posto ed Myong gli diete una spallata amichevole, spingendolo verso un compagno euforico che lo abbracciò di punto in bianco, continuando a ballare allegramente. Notando quel gesto tutti i suoi amici si avvicinarono, restringendo sempre di più quello che prima era stato il cerchio della roda, unendosi in un abbraccio collettivo. Anche il maestro gli si avvicinò, ponendo la testa accanto alla sua e pronunciando lievi parole cariche di sentimento:
-Buona fortuna, ragazzo.
Il cuore del giovane combattente si riempì di gioia ed infine si convince di star facendo la cosa giusta lasciando tutto quello che aveva per imparare nuove cose, per poter un giorno ricreare tutto quello che quel uomo aveva messo in piedi attorno a lui. Gli fece un sorriso che andava da un orecchio all’altro per poi riprendere a gridare le parole che tutti loro conoscevano, parole che ora pronunciava convinto del loro significato

Adeus... [Addio…]
Boa viagem... [Buon viaggio…]

Eddy canticchiava ancora la canzone mentre si allontanava lungo la costa, accompagnato dalla calura del sole e dalle grida festanti degli amici. Finalmente partiva, lo aveva aspettato per anni di allenamento e finalmente aveva trovato nel suo cuore il coraggio di farlo. Una volta vicino all’orizzonte si rigirò in dietro per agitare il aria la mano, salutando ancora una volta quei compagni che avrebbe rivisto presto in veste di maestro di capoeira. Intanto il sole splendeva ancora su di lui mentre illuminava la sua via. Mosse il primo passo e partì verso la corda d’oro, verso Christie




N.d.A.:Buongiorno! Dunque, inizio col dire che questa è la prima fic che scrivo su Tekken, ma l’esigenza è derivata dalla voglia di diffondere la capoeira, l’arte marziale praticata dai due brasiliani del gioco, uno sport che ritengo assolutamente meraviglioso! Lo so, lo so, lasciate che vi spieghi le nozioni base che cito in questo capitolo, così da permettervi di comprenderlo meglio.

Anzitutto devo parlare della musica, in fondo è sempre una song-fic, no?! Allora, la musica è un elemento fondamentale per questa disciplina, infatti quando la si pratica è sempre presente. Ci sono moltissime canzoni con ritmi diversi e stili anche differenti. Io mi limiterò a proporre quelle in cui ha una grande importanza il coro, che sono anche quelle più utilizzate e, a mio parere, più divertenti. Inoltre un’altra restrizione sta nel fatto che caratterizzo lo stile dei nostri campioni secondo quello del gruppo Sul Da Bahia, “Sud Di Bahia” (ci sono un infinità di gruppi, concedetemelo!).
La canzone di oggi è Boa viagem, che in portoghese vuol dire “Buon viaggio”. Vi lascio il link per il video. Questa è una delle tante versioni, dopotutto sono canzoni popolari e sono state modificate nel tempo, però, per come la conosco io, il ritmo è più veloce e incalzante, tipico di un gioco veloce che generalmente avviene alla fine.
Ho citato anche gli strumenti che vengono sempre impiegati in una roda. Di solito sono parecchi di più, ma nelle esibizioni ristrette che vengono fatte alla conclusione delle ore di allenamento ne bastano di meno e talvolta è sufficiente anche solo il battito delle mani (anch’esso molto importante). Quindi, quelli principali sono questi:
-Berimbau: è uno strumento molto povero ad una sola corda, capace di produrre solo due note (bastano e avanzano!). E’ formato da un bastone ricurvo e da una zucca vuota. E’ lo strumento che da il via all’esibizione.
-Pandeiro: molto simile ad un tamburello a sonagli. Anche per questo ci sono due modi differenti di suonarlo che creano note diverse.
Tutti gli strumenti sono più che altro ritmici e dettano la velocità del gioco.

La “roda” che ho citato spesso sia nella fic è l’esibizione pubblica della capoeira, ovvero un cerchio di persone che ha il compito di cantare e battere le mani circondano i due giocatori che combattono allo scopo di farsi cadere a vicenda o semplicemente di fare acrobazie dimostrando la loro abilità. L’orchestra degli strumenti se ne sta tutta raggruppata in una parte della roda.

Ho parlato anche di diversi tipi di mosse, ma su quelle davvero solo due parole. Dunque, la capoeira si basa su un principio di attacca-e-schiva, nel quale l’elemento fondamentale di offesa sono i calci. Dunque, è un’arte marziale che somiglia ad una danza e la “ginga” è il passo base che da questa caratteristica. La “esquiva” in poche parole è la schiva, ce ne sono di svariati tipi ma non starò qui a specificare. La “mealua” è invece un attacco: un calcio alto a forma appunto di mezzaluna.

Penso che l’unica cosa a mancare per adesso sono i livelli di esperienza che si misurano in corde di diverso colore. Io utilizzo quelle del gruppo Sul Da Bahia secondo le quali il livello più basso è quello verde, mentre quello del maestro è d’oro. Gli allievi si distinguono nei seguenti gruppi:
-Principiante
-Batizado
-Pre-intermedio
-Intermedio
-Intermedio-avanzato
-Graduato
Mentre i maestri, tutti contrassegnati dalla corda d’oro, sono:
-Monitor
-Instrutor
-Professor
-Contramestre
-Mestre
-Gran Mestre

Penso di aver detto il necessario e anche di più. Mioddio, sono più lunghe le note che la storia in se… Mi dispiace di avervi annoiati così, ma se siete arrivati a leggere fino a qui davvero mi riempite il cuore di gioia, ci tengo parecchio a questa disciplina e mi riprometto di raccontarvi sempre qualcosa in ogni capitolo, senza l’obbligo di lettura di queste cose noiosissime, ovviamente XD
Beh, penso che ormai non ne potiate più di me, tolgo dunque il disturbo. Grazie per la lettura!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Tekken / Vai alla pagina dell'autore: AmhranNaFarraige