Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: AnnieJ    20/09/2011    3 recensioni
Questa storia è per: A TUTTO REALITY I RECENSORI.
Alejandro Burromuerto è uno dei pirati più temuti di tutti i mari, anche se è da poco diventato capitano.
Un giorno fa un incontro speciale.
Con chi? Per scoprirlo leggetelo. Mi scuso per eventuali errori, ma con un poco tempo e una mare di compiti, non ho potuto fare altro, meno male che avevo l'ispirazione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alejandro Burromuerto guardava stranito l'immagine che gli si parava davanti.

Sicuramente il cannocchiale ha qualcosa di difettoso o avrò bevuto troppo rum.

Il ragazzo ispanico era il capitano di una nave molto famosa, la più temuta di tutti i mari, per la crudeltà dei saccheggi.

Basta con l'alcool, proprio non lo sopporto.

Su uno scoglio era sdraiata una ragazza: capelli corvini, pelle diafana e bellissimi occhi color pece.

La cosa più strana era la lunga coda rossastra al posto delle gambe.

Non poteva che essere uno scherzo per spaventare gli altri pirati, di qualcuno non molto intelligente.

Andiamo, chi credeva ancora nella leggende di quelle bellissime, ma crudeli creature?

C'era qualcosa di particolare in lei, una forza che lo attraeva, come se fosse in una specie d'ipnosi.

Incurante delle proteste e degli avvertimenti della sua ciurma, saltò giù dalla nave e si diresse verso lo scoglio.

La ragazza lo guardò stranito, sembrava che non avesse mai visto un essere umano in vita sua.

Più Alejandro andava avanti, più notava dettagli: la sirena era incatenata!

“Chi sei?”chiese con voce acida e al contempo disperata la sconosciuta, quando finalmente il capitano raggiunse lo scoglio.

“Alejandro Burromuerto e tu?”

Rise, la ragazza corvina rise.

Una risata sprezzante, senza divertimento, ma era tutta una maschera.

In realtà era stupita dalla reazione naturale di quel Burromuerto nel parlarle, tutti erano scappati alla sua vista.

Un incantesimo le era stato inflitto per le sue cattiverie di gioventù.

Fin quando una persona, non si avvicinava e spezzava tutte le catene, in ugual numero dei suoi insulti, sarebbe rimasta per sempre in quelle posizione eterna.

Erano passati due anni e ancora non si era abituata alla sua coda da pesce che la rendeva immortale.

Odiava il pesce, l'aveva sempre odiato e lo scherzo del destino l'aveva fatta diventare una di loro.

Ma lei, l'aveva imparata la sua punizione, ormai da tempo.

Nessuno voleva ascoltarla, nessuno voleva parlarle e tutte quelle volte che aveva cercato di finire la sua esistenza, non ci era riuscita.

Maledetta immortalità , maledetto mondo, maledetta se stessa.

“Perché hai queste catene?”

La voce così suadente di Alejandro la risvegliò dai suoi pensieri tristi.

Lei aveva una coda si pesce e lui si preoccupava delle catene?

“Ti fanno male?”

Perché si comportava così gentilmente di lei?

Chi era veramente questo ragazzo?

Si allontanò sulla spiaggetta di quell'isola deserta.

Ecco, lo sapeva se ne era andato.

Come tutti gli altri.

Nessuno riusciva a capirla o meglio, nessuno voleva capirla.

Lei era solo la cattiva, Heather.

Quella che non si interessava di nessuno, quella che odiava tutti.

La verità sapete qual'era?

Dalla morte dei suoi genitori, l'unico modo per sfogarsi era quello di prendersela con gli altri.

Quelli che avevano i genitori e eppure li rifiutavano.

Frasi stupide tipo: Oh, chissà come è bello non avere i genitori che ti stressano tutto il giorno!

La verità era che lei avrebbe preferito avere dei genitori che stressassero tutto il giorno, piuttosto

di vivere una vita da sola infelice.

Con un sasso in mano e un mezzo sorriso l'ispanico tornò da lei.

In pochi minuti non faceva altro che stupirla.

Con secche martellate le catene si spezzarono.

La coda da pesce sparì e balbettando Heather disse:”Perché l'hai fatto?”

“Sai ci ho messo un po' a riconoscerti, mi chiedevo da tempo dov'eri finita!”

La ragazza lo guardò interrogativa.

“Come non ti ricordi di me, chica?”

Non poteva essere, non lui.

Alejandro, l'unico che si sedeva vicino a lei, l'unico che si ostinava a parlare anche se lei lo ignorava e cercava di mandarlo vai.

Lui.

“Tu...”

“Ho sempre aspettato questo momento!”

“Ma...”

E con un bacio pieno di passione e amore, Alejandro riuscì a tappare per la prima volta la bocca di quella benedetta ragazza di cui si era innamorato.


Angoletto: Attenzione: Si prega di non lanciare pomodori o oggetti vari. Spero che non faccia troppo schifo.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: AnnieJ