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Autore: Sofi_Luthien    20/09/2011    49 recensioni
Prese Ron per mano e disse: “Oh, Ron, anche io desidero tanto fare l’amore con te!”
- Fred, aiutami, Hermione è svenuta!
- Mollale uno schiaffo, Ginny!
- Jo, ma guarda cosa hanno fatto! Ti hanno ammazzato Hermione!
- non è ancora morta Ginny, non far agitare Jo.
- lascia fare a me, Ginny, sono certa che dei Nargilli le siano entrati nella narice sinistra.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Hermione Granger, Luna Lovegood, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 7 - L’epilogo alternativo
 
 
Era una giornata grigia e piovosa nelle strade di Londra.
 

- ci siamo…
 
- il gran finale che tutti attendevano
 

- dopo sette libri sapremo cosa ne sarà dei nostri eroi
 

Hermione Granger, con l’umore che si confaceva alla pioggia, camminava tristemente, intenta a raggiungere il ministero della magia.
 
- Hermione che lavora al Ministero…è un classico!
 

- Si ma sono triste. Perché devo essere per forza triste?
 
- E’ ovvio, perché sono morto!
 
Ron la vide da distante, l’avrebbe riconosciuta tra mille. Hermione Granger, bella come non mai, leggeva assorta un giornale, incurante del via vai di persone che come ogni mattina popolavano il Ministero della Magia, un luogo finalmente sicuro dopo la sconfitta di Lord Voldemort.
 

- Oh, che meraviglia.
 
- E’ così emozionante, il sapore della vittoria!
 
- Certo che voi neanche un po’ di rispetto eh! Nessuno pensa a me che sono morto!
 
- Parla per te, Weasley. Almeno ti hanno dedicato una statua. Avrebbero dato il mio cadavere in pasto a Nagini se quel ciccione di un Paciock non l’avesse decapitata prima.
 

- Ma…oh mio Dio…Lord Voldemort?
 
- Osi pronunciare il mio nome, spoca mezzosangue?
 
- Si, io oso! Non puoi più fare del male a nessuno, ormai. Non fai più paura!
 
- E’ la sfiga di essere morto, mio caro. Meglio che inizi a farci l’abitudine.
 
Dopo la guerra Hermione aveva deciso di abbandonare tutto e tutti, si era lasciata Londra alle spalle ed era andata negli Stati Uniti, iniziando una brillante carriera nel governo americano.
 
- No!
 
- Hermione che se ne va!
 

- Impossibile!
 

- Ma perché dovrebbe?
 

Non li aveva mai più rivisti. Ne Harry, ne Ginny, ne Ron. Soprattutto Ron.
 

- Ma no! Il Trio!!! Non potete separare IL TRIO!
 
- E Ron! Dopo 7 anni di attesa snervante se ne va e lascia Ron a casa?? Hermione, ma sei scema?
 
- Io non ho colpe per gli orrori usciti dalla penna di qualcun altro!
 
Aveva scelto di abbandonarli, di dimenticare, di lasciare tutto indietro, di perdere ciò che aveva costruito fino a quel momento e ripartire da zero.
 
- Questa si che è un’idea geniale!
 
- Chi non avrebbe fatto come lei, d’altronde?
 
- Dà un piacevole senso di rivalsa, vero? Tutta questa depressione dopo che hai contribuito a sconfiggere il mago più oscuro di tutti i tempi.
 
Hermione finalmente entrò e si diresse verso quello che sarebbe stato il suo nuovo ufficio. Camminava assorta quando accidentalmente urtò qualcuno. Non poteva crederci. Era proprio lui.

 - chi sarà mai?
 
- tiriamo a indovinare?
 
Ron.
 
- ma va?
 

- che fatalità!
 

Ron la guardò per un lungo istante e poi esclamò, in preda allo stupore: “Hermione, non posso crederci! Credevo che non ti avrei rivista mai più! Ho saputo che sei sposata e hai dei figli!”
 
- Noooooooo
 
- Figli che non sono di Ron!
 
- Che tragedia!
 
- Ma che razza di finale è?
 
- Peggio dei film di Quentin Tarantino!
 
Non era del tutto vero, Hermione lo sapeva bene. Non era sposata, ma si, aveva un figlio, avuto dal proprietario di un locale nei pressi di New Orleans.
 
- Bello, New Orleans. Fa molto jazz e tabacco.
 

- Il luogo tipico di Hermione, praticamente.
 
Perché nel tempo libero, disperata per la mancanza dei suoi vecchi amici di Hogwarts, aveva deciso di diventare ballerina di lap dance ed era diventata un’assidua frequentatrice di club a luci rosse.
 
- ecco, appunto.
 

- Ahahahahahahahahahahahahahahahah…
 

- Ginny, piantala di ridere in quel modo, non è affatto divertente!
 
- ….ahahahahahahah…Hermione…lap dance…luci rosse…ahahahahahah
 
- il fatto che ci siano persone che insinuano tali atrocità sul mio conto non è affatto qualcosa su cui scherzare!
 
- lap dance? È una di quelle strane danze babbane? Sembra interessante!
 
- Papà, lascia perdere.
 
- Ma no, Ginny, papà ha ragione! Hermione, che ne dici di farci vedere una dimostrazione pratica, così ci facciamo un’idea?
 
- Fred Weasley! Stai. Zitto.
 
- Di la verità, ora vuoi aderire anche tu allo S.P.U.T.A.
 
- Fred…CREPA!
 
- Cosa, ho sentito bene? Tu, Hermione Granger, hai appena detto CREPA? Dopo anni che ripeti a tutti che si chiama C.R.E…
 
- No, Fred, volevo proprio dire CREPA! Muori, passa a miglior vita, qualunque cosa purchè tu stia zitto.
 
- Ma sono già morto!
 
Poi lo aveva lasciato e si era sposata con un ricco commerciante Newyorkese che la rendeva terribilmente infelice.
 

- Ma basta!
 
- Che disperazione!
 

- Hermione, ti sei trasformata in un dissenatore dopo aver sconfitto Voldemort?
 
Hermione guardò Ron tristemente: - “Oh, Ron, quanto mi sei mancato. Ora che ti vedo capisco che ti ho sempre amato, sono stata una sciocca ad andarmene, ho avuto una vita terribilmente infelice e ora non potremo essere felici insieme mai più”
 
- Allegria!
 
- Ma siamo sicuri che stiamo parlando di Harry Potter? Sembra più la storia di Ridfulkuluk, il vampiro incompreso.
 

“Perché, Hermione?” – chiese Ron – “perché non possiamo essere felici, io e te? Sono passati dieci anni ma non è passato giorno in cui io non ti abbia pensata.”
 
- Oh, che dolce!
 
- E sommando i precedenti 7 fanno 17 anni in cui questi si sono amati senza mai stare insieme…certo che vi vuole proprio male, Cocchina!
 

“Ma sono sposata, Ron. E ho un figlio. La mia vita è uno schifo, non voglio che lo diventi anche la tua!”
 
- almeno è rimasta altruista.
 
“Hermione, io sono disposto a tutto pur di stare con te. Sei sempre la mia Hermione!”
 
- Uguale proprio!
 
- Se non fosse per quel dettaglio della lap dance a New Orleans.
 
- Certo che non sapevamo di questa tua dote nascosta, Hermione. È proprio vero che sotto sotto quelle che sembrano brave ragazze sono le peggiori
 

- Fred, finiscila SUBITO!
 
“Si, Ron, hai ragione. Credo che dovremo intavolare una relazione clandestina autodistruttiva, all’inizio sarà eccitante, poi mio marito se ne accorgerà e mi tratterà come una sgualdrina.
 
- Ma no, poverina! Sei solo una ballerina di lap dance!
 

- Hermione, una sgualdrina! Ma è scandaloso! Sarebbe come…non so, dire che Silente è gay!
 
- Ehm, signorina Weasley, in effetti…
 
- Albus!!! Avevi giurato che avresti mantenuto il segreto!
 
- Mio caro Gellert, vorrei solo evitare che questi ragazzi si facciano delle idee sbagliate. La verità è uno strumento estremamente prezioso e potente. Il fatto che la signorina Granger balli la lap dance…
 
- Ma pforessore, non è vero! Non è assolutamente vero!
 
- Oh, ma non deve vergognarsi, signorina Granger. Tutti noi custodiamo segreti inconfessabili. Le posso per altro garantire che io non ho mai avuto nulla contro le ballerine di lap dance.
 
- Fammi capire, Albus, ti piacciono le ballerine?
 
- Via, Gellert, a chi non piacciono le ballerine?
 
- MA ALBUS!!!
 
- Ehm…potremmo tornare al nostro epilogo?
 

Io quindi, presa dal rimorso, ti lascerò.
 
- e che stress!
 
- non di nuovo!

- è peggio di quella volta che mio padre credette di aver trovato un Ricciocorno Schiattoso e invece era un guscio di tartaruga. Fortunatamente poi lo ha trovato veramente, un Ricciocorno Schiattoso...
 

A quel punto ne rimarrò distrutta e mi ammalerò di depressione mentre mio figlio mi ruba le rimanenti energie, trasformandomi in una donna in carriera acida e frustrata.
 

- facevi prima a suicidarti, Hermione.
 
- ma…e il lieto fine??? Dov’è il lieto fine? Mi sono sbattuta a cercare quegli accidenti di Horcrux per un anno e questi mi tolgono il mio meritatissimo lieto fine?
 
- ora rimpiangi la tua relazione con il professor Piton, eh?
 
Poi inizierò ad affogare i miei dispiaceri nell’alcool…
 
- eh beh, l’alcol ci mancava!
 

- giustamente
 
…finchè un giorno non rischierò di morire e tu comparirai provvidenzialmente a salvarmi.
 
- e questo segnerà la svolta di tutte le nostre vite!
 
Mio marito, per qualche ragione inspiegabile, deciderà di lasciarmi vivere e accoglierà felicemente l’idea che io lo voglia piantare per un altro.
 
- wow, tutto d’improvviso!
 
- vabbè, se volevi qualche sfiga in più bastava chiederlo!
 
Mio figlio diventerà all’improvviso buono, io rimarrò in cinta di un figlio tuo e vivremo per sempre felici e contenti.”
 
- alleluia!
 

- che felicità sofferta santo cielo!
 
“Forte!” – disse Ron, con gli occhi lucidi per l’emozione – “Quando cominciamo?”
“Anche subito” – rispose Hermione.

 
- cioè dopo 10 anni così, dal nulla?
 

- beh è pur sempre Hermione dai…si conoscono come le loro tasche
 
- lap dance a parte…
 
“Quindi cosa facciamo, per prima cosa?” – domandò Ron.
“E’ ovvio!” – disse Hermione, con la sua aria da saputella –
 

- non dirmi che facciamo l’amore!
 
- e cosa altro vuoi che sia?
 
- stiamo pur sempre parlando di Cocchina
 
“Andiamo a salutare Harry!”
 
- ah, cavolo!
 

- ma ha ragione, povero Harry! Non se lo fila nessuno!
 

- Esatto, nessuno mi considera! Vorrei ricordarvi che sono stato io a uccidere Voldemort.
 

“Oh” – Ron si rabbuiò
 

- L’Occhio aveva da tempo previsto questo insospettabile sviluppo
 
- Professoressa Cooman, non può dire sul serio!
 
- Infatti! È impossibile che Hermione si riduca così…ma nemmeno tra un miliardo di anni.
 
- L’arte dei centauri ha rivelato nuovi orizzonti per questa piccola umana.
 
- Mi scusi, signor Fiorenzo, se permette c’ero prima io!
 

- La vostra dottrina è miope e lacunosa.
 
- Non è vero! Da tempo io avevo ormai previsto la sciagura del Signor Potter!
 
- E infatti è sposato e felice con tre figli.
 
“Harry non è qui. È in una clinica speciale, sai, dopo la guerra è impazzito, ha iniziato a bere, a ingurgitare strane pozioni, poi si è schiantato con un manico di scopa a tutta velocità e ha avuto una forte emorragia celebrale.
 

- Visto?!?! VISTO??? Io l’ho sempre detto, sin dal primo momento in cui l’ho visto!
 
- Qualcuno lanci in testa alla Cooman una quelle sue sfere di cristallo, chissà che non ce ne liberiamo una volta per tutte.
 
- Oh signore! Ma che roba è? La strage degli innocenti?
 
Quando si è ripreso ha tentato il suicidio, lo hanno salvato per un pelo, e ora è in una comunità di recupero, irriconoscibile”
 
- ma…aiuto!
 

- che pena!
 
- povero Harry.
 
- forse mi hanno scambiato per Mirtilla Malcontenta.
 
- In effetti, Harry, un po’ le somigli.

- ...

 

 
- …

- ...
 
“Oh no, come mi dispiace” – piagnucolò Hermione – “non avrò mai più il mio migliore amico.”
 
- siamo tutti sofferenti, Hermione.
 
- Torna a ballare la lap dance
 

Ron le diede delle pacchette sulla spalla per consolarla. “Cosa facciamo, allora?”
 
- andiamo a trovare Fred…ah, no, è morto!
 

“Facciamo l’amore, ovviamente.
 
- era ora!
 

- temevo quasi che non sarebbe accaduto.
 
Però Ron, cerca di essere dolce, perché prima di tornare sono stata maltrattata e ho subito traumi che hanno leso in modo irreversibile la mia psiche.”
 

- anche?
 

“D’accordo, Hermione, non preoccuparti.” – rispose Ron, prima di aggiungere, solennemente: “andrà tutto bene”.
 

- Oh, questo si che è un lieto fine!
 
- La citazione finale poi, un tocco da maestro!
 
- Adesso, Joanne, se non intervieni dopo questa aberrante dimostrazione di degenerazione umana, giuro che non ti rivolgerò mai più la parola.
 
- Io mi associo a Hermione…chi mi sposo io, se Harry è diventato pazzo?
 
- Perdonami per quello scherzetto con Gazza, Jo…dai, dicci qualcosa!
 
- Oh, guardate, arriva qualcuno!
 
- Non ci credo, è proprio lei!
 
- Joanne!
 

- Finalmente!
 

- L'Harry Potter  che io conosco è quello dell’incalcolabile valore di determinati gesti che si ripercuotono nel tempo e danno senso ad ogni intenzione, come Ron che deve distruggere il medaglione, come Peter Minus che deve essere salvato per poi, a sua volta, salvare.
Harry Potter è quello di Severus che vede gli occhi di Lily prima di morire, è quello di Molly che sconfigge Bellatrix. È quello che “per una mente ben organizzata, la morte non è altro che una splendida avventura”.
È quello che Harry aveva già vinto quando si è incamminato verso la foresta proibita, prima ancora di affrontare Voldemort sul serio.
È quello che Ron torna grazie alla voce di Hermione.
È quello dell’amore che in pari misura si mescola al dolore. È quello che i buoni vincono perché hanno scoperto la forza dell’amore. Una forza che riesce a dare persino un senso alla morte.
Esiste qualcosa di più grande che trovare un senso alla morte?
 
È l’Harry Potter che no, signori miei, Hermione Granger non ballerà mai la lap dance, non sarà una prostituta e non sposerà un uomo di cui non è innamorata, e Harry non sarà un alcolizzato e Ron non sarà depresso. Perché loro tre, sin dal principio, hanno agito secondo una forza che è di amore, amicizia e fedeltà. Arderà in loro per sempre perché da sempre hanno combattuto e per sempre saranno combattenti. E parimenti sempre saranno vincitori, anche quando crederanno di aver perso, come Harry che scaccia Voldemort dal suo corpo perché la morte di Sirius lo tiene incollato alla vita, come il coltello che uccide Dobby che gli indica la via da percorrere, come il suo cuore sorprendentemente vivo quando arriva il momento di morire.
È quel tipo di magia accessibile anche ai babbani che non lascia nulla al caso, che dà a tutto un senso, come una sorta di giusta provvidenza che alla fine placa ogni cosa.
 
Se esiste qualcuno che non ha colto questo tipo di magia, allora suggerisco di smettere di scrivere inutili fanfiction nel discutibile intento di sembrare originali, e ricominciare tutto d’accapo, da quella anonima casetta in Privet Drive dove Albus Silente posò un bimbo davanti alla porta.
Chissà che magari non si capisca che in quello scarno “19 anni dopo” c’era tutto quello che bisognava sapere.
C’era la semplice e innocente conferma che il bene può esistere per tutti, per questo è così visceralmente importante lottare per esso.
 

- Oh, mi sono commossa.
 

- A chi lo dici, Luna.
 
- Meno male che non dovrò fare la ballerina.
 
- Mia cara Hermione, non temere. Tu sarai sempre e solo Hermione Granger.
Ah, a proposito…Fred, come hai potuto rifilarmi quella pozione?
 

- Non prendertela con me, Jo. Sei stata tu a crearmi così!
 

- Oh, hai ragione. Scusa, Fred.
 

 
 
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Chiedo venia per lo sfogo melodrammatico, ma dopo tutte queste lamentele, Jo non poteva certo ignorare i richiami disperati dei suoi fidati amici cartacei.
 
Spero non prendiate per presunzione il fatto di dare una voce a Joanne Rowling, l’ho trovato fondamentale ai fini della storia, ma ovviamente non mi sognerei mai di pensare che le mie parole possano in qualche modo avvicinarsi alle sue.
 
Questo capitolo fa meno ridere degli altri, ma era quello finale, e, lo crediate o meno, anche io ogni tanto ho bisogno di un briciolo di serietà.
Ho scelto di concludere con la parodia dell’epilogo alternativo non solo perché potrebbe sembrare la più logica conclusione di questo ciclo, ma più che altro perché geneticamente io e gli epiloghi alternativi non siamo fatti l’uno per l’altra.
La parte ancora adolescente e ingenua di me tende a trovare una minima giustificazione alle più strampalate coppie potteriane.
L’epilogo alternativo, invece, no. Non esiste. Non ci siamo. Ne ho letti parecchi di così talmente avvilenti che mi hanno fatto passare la fame. Questa fantomatica Hermione, benedetta lei, sempre tartassata con le più improbabili sfighe che possano capitare. Harry pazzo schizzofrenico, Ron ridotto nel nulla. No, saranno anche solo fanfiction, ma scrivere strampalate del genere, per come la vedo io, significa aver letto Harry Potter per niente. Significa voler rovinare quei pochi personaggi veramente innocenti che ci sono stati regalati, da cui è bello poter trarre esempio. E se noi siamo dei poveri derelitti che per il migliore amico non muovono una paglia o che si lamentano di quanto schifo faccia il mondo ad ogni minima difficoltà, questo non vuol dire che Harry, Ron e Hermione debbano essere così dannatamente stupidi quanto noi lo siamo.
 
Ringrazio davvero tutti quelli che hanno seguito questo ciclo demenziale, grazie per le recensioni, i consigli e la simpatia.
 
Alla prossima, un saluto a tutti
 
 
P.S.
 
Fred Weasley mi prega di informarvi che le iscrizioni allo S.P.U.T.A. sono aperte! Accorrete numerosi.
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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