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Autore: I Fiori del Male    20/09/2011    4 recensioni
Il matrimonio tra Taiga e Ryuuji.
I pensieri di lei, i pensieri di lui, prima di uscire e giurarsi amore eterno di fronte a tutti coloro che hanno lasciato un segno nelle loro vite. la cerimonia, e la fine.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryuji Takasu, Taiga Aisaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono sola, seduta su uno sgabello, gli occhi delicatamente chiusi contro il sole che, entrando dalla finestra vicina, sembra dirmi: è il momento giusto per aprirli, quegli occhi.

Tuttavia non sono pronta per farlo.

Di fronte a me c’è uno specchio. Lo so perché l’ho visto quando sono entrata qui, ed ero ancora normale.

Ora, guardandomi in quello specchio, non so cosa vedrei, quindi esito ad aprire gli occhi.

Però prima o poi dovrò pur farlo.

Prendo un profondo respiro, e comincio a contare.

Uno …

Due …

Tre!

Il sole mi invade la vista, ma viene presto sostituito dalla mia immagine nello specchio, e so che la lacrima che mi solca la guancia non è per quella forte luce.

“Quella … sono davvero io?”

I miei lunghi capelli color caramello sono raccolti sulla nuca sottile, che la mamma di Ryuuji, ancora una volta, ha voluto bagnare col suo profumo.

Le spalle sono completamente scoperte.

Il mio sguardo si sposta più giu, sulla mia scollatura inesistente, ma stavolta non mi spiace quel che vedo:

il mio petto è fasciato da un corpetto bianco candido ricamato d’argento, che so essere legato su di me da dei bianchi nastri di raso dietro la schiena.

Da sotto al seno  si estende in tutta la sua bellezza la parte bassa dell’abito: tessuto candido e lucente quanto il sole li fuori, tessuto che si rincorre, si sovrappone, nascondendo le gambe alla vista, quelle gambe che non mi sento più dalla sorpresa, lasciando scoprire, a volte, dell’altro tessuto, stavolta rosso scarlatto.

“Sono … bellissima …”

Non me lo sono mai detta, non sono certo della stessa pasta di Kawashima, ma stavolta mi è uscito spontaneo.

Quello è un abito da sposa.

E io sto per sposarmi.

Altre lacrime rotolano gioiose lungo il mio viso, per fortuna ancora struccato.


 
“Avanti, Ryuuji, sta fermo! “

Yuusaku sta cercando in tutti  i modi di sistemarmi appropriatamente i capelli, senza successo:

Mi muovo troppo, l’agitazione ha prevalso sul controllo del mio corpo.

“ Yuusaku! So che è più o meno la decima volta che te lo chiedo, ma ti prego, dimmi che non sto sognando!”

Lui sospira, però sorride.

“No, scemo, non è un sogno, ma per far si che questa meravigliosa realtà continui senza intoppi, dovresti lasciare che ti sistemi i capelli! “

Mi risiedo, e mi aggrappo con le mani allo sgabello. Non voglio certo rovinare quel momento per così poco!

Finalmente il mio amico riesce a finire l’opera.

“Fatto! Ti lascio solo per un attimo. È ancora presto, ma tornerò subito.”

Se ne va.

Il mio sguardo si sposta dalla porta appena chiusa alla finestra dall’altra parte.

Che sole!

Sembra quasi che dica: è il momento giusto, avete la mia benedizione.

E menomale! Perché ne abbiam passati di guai per arrivare fin qui!

La mia mente richiama ricordi del liceo.

La prima volta che l’ho vista …

La battaglia in casa …

La sua confessione a Kitamura … la gara di nuoto, la casa al mare …

E il concorso di bellezza, la SUA bellezza, così splendente e fiera su quel palco improvvisato …

E l’incidente in montagna, e la sua grande verità ….

La nostra promessa, la fuga ….

 
Il bacio. Il nostro primo bacio. Lei che fa finta di essere una sposa … ma adesso so che, quando la vedrò, non sarà più soltanto un gioco.

Attendo con ansia quel momento. Il momento che aspettiamo da tanti anni.


 
Ami è entrata in fretta nella stanza, facendo un gran casino!

Lei e il suo egocentrismo … ma almeno mi ha dato una svegliata. Non sarei nemmeno riuscita a camminare fino a lui, altrimenti.

Mi ha truccata, come solo lei sa fare, leggermente, seguendo il mio viso e adattando il trucco alla mia persona, e quando mi sono guardata allo specchio ….

Un momento, non  sono riuscita a guardarmi ancora una volta allo specchio,

perché Minorin, non potendo più aspettare, mi aveva coperto la visuale con uno dei suoi dolcissimi abbracci.

Quando mi abbraccia così capisco perché Ryuuji si era innamorato di lei, all’inizio.

Non è il suo solito abbraccio chiassoso, ma quello delle grandi occasioni, fatto con grazia e delicatezza, per non sciuparmi il trucco e l’abito, ma con una dose doppia di sentimento.

“ Taiga, oggi sei semplicemente bellissima,  e lo saresti stata se anche avessi deciso di sposarti in divisa scolastica o .. “  qui Minori arrossì, “se avessi deciso di fare un finto abito da sposa con un lenzuolo.”

Mi tornò alla mente quel giorno,  che le avevo raccontato quando lei stessa si era sposata con Yuusaku, e avevo giocato il ruolo che stava giocando lei adesso. la commozione cominciò a prendere il sopravvento, ma dovetti ricacciarla indietro, per evitare di piangere e sciuparmi il trucco, o macchiare l’abito.

“lo vedi quel sole li fuori, Taiga? Non ha nemmeno la metà del tuo splendore, oggi. Ed è per farsi notare che brilla così forte . ahahahaha”

Tornò ad essere la solita scema perché io potessi rilassarmi.

“Ti voglio tanto bene, lo sai, vero, Taiga? E sono fiera di te perché a questo punto, contro ogni previsione, dopo tutto quel che hai passato, ci sei arrivata da te. La tua felicità te la sei costruita da sola, mi hai mostrato cosa avresti fatto allora e me lo stai mostrando ora, così come sono sicura che, insieme, tu e Ryuuji continuerete a dimostrarmelo per tanti e tanti anni.”

Cominciò a piangere.

Mi diede il bouquet.

“bene, Taiga, quel che dovevo dirti te l’ho detto . è giunto il tuo momento ora. Vai la fuori e raggiungilo. Ti sa aspettando e non ha la minima idea di quale splendore si  troverà davanti . Io, come testimone, ovviamente devo precederti. A tra poco. “.

Corse fuori, nel prato dove si sarebbe tenuta la cerimonia.

Era giunto il momento.


 
 
Mi ero infine recato sotto il piccolo portico ornato di rose e fiori d’arancio dove io e Taiga ci saremo promessi amore eterno di li a poco.

Tutti, e dico proprio tutti, mi fissavano.

I nostri compagni di liceo, ragazzi e ragazze, mi osservavano con curiosità e stupore assieme, i più stupidi mi borbottavano, di quando in quando, qualcosa del tipo: “Ripensaci, sei ancora in tempo “ o “Non commettere il mio stesso errore!” seguito da uno scapaccione della moglie o della fidanzata di turno, che invece non vedeva l’ora di veder uscire la sposa e di assistere alla cerimonia.

Mia madre non c’era:  sapevo che avrebbe accompagnato Taiga all’altare perché suo padre, non volendo tradire le sue abitudini, non si era presentato come promesso.

Kushieda giunse dal retro dell’edificio, quasi correndo, e si venne a mettere a pochi passi da me, al posto che spettava alla testimone della sposa. Yuusaku, che stava di fianco a me, essendo il mio testimone, le fece un sorriso dolce e spontaneo: proprio quello di un uomo innamorato, quale ero anch'io.


 
 
Ero di nuovo sola in quella stanza. Anche Ami, infatti, se n’era andata, per poter prendere il suo posto a sedere fuori.

Aspettavo Yasuko, la madre di Ryuuji, perché sarebbe stata lei ad accompagnarmi all’altare.

Il cuore mi batteva talmente forte da farmi pensare che presto avrebbe rotto il corpetto e sarebbe uscito dal petto.

Stavo per sposarmi! Stavo per stringere la promessa più importante della mia vita con Ryuuji! Era vero? Quel’abito era reale? La mia faccia era vera? La porta che avevo di fronte sarebbe scomparsa da un momento all’altro insieme a Ryuuji e a tutti gli invitati, e io mi sarei svegliata nel mio appartamento di lusso, ne ero certa.

Poi, entrò Yasuko.

Pensai subito che era stupenda, ma non lo pensai per il suo fisico mozzafiato, che comunque non guastava e io avevo sempre invidiato.

Era … il suo sguardo.

Aveva lo sguardo di chi ha realizzato il sogno più grande della sua vita ed è così felice che potrebbe anche morire.

E in più, era in grado di farmi calmare all’istante, con quell’istinto materno che le trasudava da tutti i pori.

Mi tese la mano senza parlare, ed io, docilmente, mi lasciai condurre fuori, verso la mia felicità.


 
La musica partì.

In quel momento mi sembrò quasi che il sole stesse brillando più forte.

Pochi istanti dopo realizzai che, a brillare, era la mia Taiga.

La vidi, e ne restai stupefatto.

Non era bella, la bellezza era un qualcosa che in quel momento, forse, si sentiva intimidito dalla superiorità della mia futura moglie.

E poi, era la Taiga vera che pochi avevano potuto conoscere, quella che si mostrava a tutti in quel momento.Era  l’anima pura, semplice  e meravigliosa della quale avevo finito, inevitabilmente, per innamorarmi.

Notai che l’abito che aveva scelto rispecchiava perfettamente quel mio pensiero. Il rosso sottostante altro non era che l’anima energica della tigre, sovrastata almeno per quel giorno dal candore della sua natura più profonda.

Ma io le amavo entrambe.

Avanzava verso di me con grazia e leggerezza, accompagnata da mia madre che sembrava addirittura più felice di noi.

E mi guardava negli occhi, mescolando quel miele con l’oscurità dei miei, facendomi perdere il senno, la cognizione del tempo.
Ma dovevo resistere, dovevo legare i nostri destini per sempre, non potevo permettermi di svenire per l’emozione.
 
                                                                                                                                                                                                                                                                      
Camminavo, camminavo verso di lui.

Ah, ma stavo camminando?

Si, certo che stavo camminando, e quello fronte a me era Ryuuji, sull’altare.

 Potevo vedere il filo rosso che ci legava tendersi verso di lui.

Non avevo dubbi che lui fosse la persona giusta, ne pensavo che la mia felicità avrebbe potuto esser guastata.

L’avevo costruita con le mie e le sue forze, ero andata avanti, contro tutti,insieme a lui,  fregandomene dei miei genitori, che nemmeno erano li in quel momento per me tanto importante, e pensando solo al nostro futuro.

Alzai lo sguardo verso di lui e lo fissai.

Lui ricambiò con convinzione.

Giunsi all’altare, Yasuko andò a sedersi al suo posto, e io intrecciai la mano di Ryuuji con la mia.
Era così calda …


 
“Io, Ryuuji, prendo te, Taiga, come mia legittima sposa, e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

Le misi al dito l’anello nuziale, senza respirare, nel timore che potessi sbagliare qualcosa.


 
“Io,Taiga, prendo te, Ryuuji, come mio legittimo sposo, e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

Toccò a me, stavolta, mettergli l’anello al dito. L amia mano tremava, ma lui la fermò dolcemente con l’altra,sorridendomi comprensivo,  e io riuscii nell’impresa.


Una volta ricevuto il consenso, ci baciammo sotto quel porticato ricoperto di fiori, accompagnati dall’applauso e dai fischi d’ammirazione dei nostri amici e parenti.




                                                 La tigre e il dragone, ora, erano legati in eterno, come stabilito dal loro destino.



Spero davvero che questa one-shot vi sia piaciuta. Ci tenevo molto a scriverla, perchè Toradora è uno dei miei anime preferiti, mi ha letteralmente rapita ( <3 ) e spero di aver descritto bene un avvenimento importante come questo =) fatemi sapere!
 
 
 
  
   
 
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