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Autore: BitterSweetSymphony    20/09/2011    5 recensioni
Attenzione! Spoiler fino alla 6x11! Dopo 'The God Complex', Amy Pond si ritrova a dover affrontare qualcosa di assolutamente inaspettato.
Una piccola riflessione sulla vita di Amy e sul suo Dottore Stropicciato.
"E aveva tutto il tempo del mondo. Amy Pond e il Dottore. Era come una favola. La sua favola.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ovviamente né la serie Doctor Who né i suoi personaggi mi appartengono e io non guadagno nulla da questa storia.
ATTENZIONE spoilers fino alla 6X11 ‘The God Complex’

Goodbye


Tutti i bambini, tranne uno, crescono.

Lo sanno presto che cresceranno e Wendy lo seppe a questo modo.

(J. M. Barrie, Le Avventure Di Peter Pan)


Amelia Pond sedeva accanto alla finestra e osservava il cielo notturno, quasi aspettandosi che anche nella sua camera potesse entrare improvvisamente un bambino sperduto a caccia della sua ombra, come in quella favola che le leggeva sua madre.
Non ricordava bene la storia, ma ricordava l’Isola Che Non C’è, il luogo dove il tempo si ferma e si possono vivere le più straordinarie avventure. Quante volte aveva sognato di andarci, di combattere i pirati e di vedere le sirene, di unirsi all’armata di Peter Pan, l’eterno bambino, e di non crescere mai. Ma sapeva che, in fondo, quella era solo una favola. Così Amelia viveva la sua vita, sempre più convinta che i suoi sogni fossero destinati a restare solo sogni.
Poi era arrivato lui. Era piovuto dal cielo, con la sua cabina blu, i suoi vestiti bruciacchiati, il suo assurdo comportamento. Il suo Dottore Stropicciato, che odiava le mele e mangiava bastoncini di pesce con la crema pasticcera. Era caduto nel suo giardino e le aveva promesso di portala in giro per l’universo a vedere luoghi meravigliosi e a vivere avventure straordinarie.
- Aspettami. - Le aveva detto, e lei aveva aspettato.

Amy Pond, da bambina, aveva un amico immaginario, l’uomo con la cabina blu che le aveva promesso tutto il tempo e lo spazio e poi era sparito. Il Dottore Stropicciato. Solo che lui non era reale, con lo era mai stato. La piccola Amelia non si era arresa subito all’evidenza, ma, dopo molti anni e alcuni psicologi, alla fine si era dovuta rassegnare: l’uomo con la cabina blu non esisteva.
Poi, come per magia, lui era tornato. Uguale a com’era allora, con la sua cabina blu e quel suo comportamento assurdo. Le aveva offerto una mela con un sorriso e rinnovato la sua promessa e Amy, senza pensarci due volte, l’aveva seguito.
Finalmente poteva vedere tutte le cose che aveva sognato da bambina, quando aspettava il suo ritorno, e mille altre ancora che superavano ogni immaginazione. E aveva tutto il tempo del mondo. Amy Pond e il Dottore. Era come una favola. La sua favola.

Ma ogni favola, anche la più bella, prima o poi deve finire. Amy aveva cercato di prolungare la sua il più a lungo possibile, trascinando Rory nelsuo viaggio, fuggendo dalla sua famiglia e dalle sue responsabilità, ma non era bastato. Aveva viaggiato troppo a lungo, affrontato troppe cose terribili, pianto troppe volte. Era diventata madre e aveva stretto sua figlia tra le braccia, la sua Melody, solo per vedersela strappare via poco dopo; aveva dimenticato Rory, l’aveva ritrovato e visto morire. Perchè viaggiare con il Dottore non significava solo meraviglie e avventura, era anche dolore, paura, tristezza, il tutto mischiato in un qualcosa che era terribile e affascinante insieme. Un qualcosa che non può durare in eterno.
Buffo, a ripensarci, che il Dottore se ne sia accorto prima di lei, che sia stato lui a dirle che era finita, che era arrivato il momento di crescere. In quella stanza d’albergo, la piccola Amelia aveva finalmente smesso di aspettare.

Amy Williams non è più una bambina, ora è una donna, una moglie e una madre. Ha un marito che l’ama più della sua stessa vita e una figlia splendida che ogni tanto la va a trovare, portando con se storie di mondi fantastici e tempi lontani. Amy, vive ogni giorno la sua più grande e terrificante avventura nella sua piccola casa di periferia ed’è felice.
A volte, però, quando la routine diventa opprimente o la pioggia sembra troppo fitta, si ferma ad osservare le stelle e pensa a lui, il suo migliore amico, il suo Dottore Stropicciato. Quando la la vede così, Rory si siede al suo fianco, le porge una mela con un piccolo sorriso inciso sopra e lei, anche se sorride, si lascia sfuggire qualche lacrima.
Amy sa che non lo rivedrà mai più, né lui né la sua magica cabina blu, ma ancora, se chiude gli occhi, riesce quasi vederlo, con il suo fantastico sorriso e il suo ridicolo cravattino, in giro a vivere straordinarie avventure con i suoi nuovi compagni di giochi.
Questa è l’unica cosa che non cambierà mai: un uomo e la sua cabina blu, a correre in giro per l’universo, perchè tutti i bambini crescono, tranne uno.

When you run with the Doctor, it feels like it'll never end. But however hard you try you can't run forever.

Everybody knows that everybody dies and nobody knows it like the Doctor.

But I do think that all the skies of all the worlds might just turn dark if he ever, for one moment, accepts it.

(River Song - 4x09.The Forest Of The Dead)



Note
Dopo tanto tempo senza scrivere, ritorno facendo il mio ingresso in un nuovo fandom.
Allora, ho scoperto il Dottore circa un paio di mesi fa (quando facevano le puntate su rai4) e ho recuperato tutte le nuove stagioni in streaming (sia lode a megavideo! U.U), oggi pomeriggio ho visto The God Complex e non ho potuto non scrivere questa cosa.
Viaggiare con il Dottore è un po’ come fuggire in un sogno, si abbandona la vita reale per entrare in quel pazzo mondo in cui tutto il tempo e lo spazio sono davanti a te. Puoi fare qualunque cosa. Ma prima o poi, per un motivo o l’altro, tutti i Companions tornano alla loro vita, cambiati e cresciuti. Nessuno viaggia con il Dottore per sempre. Da qui è nato nella mia mente il parallelo con Peter Pan, entrare nel TARDIS è come volare sull’Isola Che Non C’è, puoi vivere straordinarie avventure, combattere i pirati, ma alla fine c’è sempre la tua casa che ti aspetta, la vita reale. E questo vale per tutti, tranne che per il Dottore.
Spero di non essere presa per pazza e che chi legge questa storia non cominci a tirarmi scarpe o uova marce mentre chiama il più vicino manicomio.
Il fatto che la piccola Amelia fosse una fan di Peter Pan è una mia licenza poetica, concedetemela, mi serviva per creare questo parallelo tra lui e il Dottore.
Insomma prima One-Shot sul fandom di Doctor Who, spero vi piaccia. E ignorate il fatto che le note siano più lunghe della storia, a volte sono proprio logorroica.

[Per tutti quelli che ancora aspettano con pazienza infinita che io aggiorni le mie storie e che magari passano di qui in cerca di mie notizie, è stato un periodaccio, mi dispiace davvero tanto, pazientate ancora un po’ le sto riprendendo in mano ora.]
  
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