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Autore: Giulietta_3    20/09/2011    3 recensioni
E' composta da 3 capitoli. Akito e Sana stanno insieme e questi sono squarci di vita quotidiana. Spero che vi piacciano ....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                                                                               Sana e Akito, 23 E la macchinetta del caffè 
"Akito si è rotta di nuovo!!" dissi con voce esasperata.
Era ormai da un anno che vivevamo insieme. La casa era una piccola villetta a due piani, così bella e accogliente che facevo fatica ad uscire e a lasciarla sola. 
Era diventata ormai una casa piena di ricordi e solo l'idea di lasciarla mi faceva paura, sarebbe stato come lasciare una parte di me.
"Non sono un tecnico Sana non puoi chiedermi, ogni volta che rompi qualcosa, di ripararla".
Mi misi a fare gli occhi dolci, sapevo che avrebbero funzionato.
Ormai ea un classico, ogni volta che si rompeva la macchinetta del caffè, facevo gli occhi dolci per convincerlo ad aggiustarla.
Lui, che non riusciva a resistere, alzò la mano in aria e poi con un colpo di karate colpì la macchinetta.
" Grazie amore!" gli scoccai un leggero bacio sulle labbra e mi misi di impegno per fare il caffè.
Mi ritrovai due braccia muscolose che mi bloccavano e il respiro di Akito sul collo.
"Non hai ancora imparato che non mi basta?".
Mi girai con il cuore che batteva a duemila. I suoi occhi mi fissarono, solo per qualche secondo però, giusto il tempo di avvisarmi silenziosamente che quella mattina avrei fatto di nuovo tardi a lavoro.
MI baciò con foga, come se fosse la prima volta che ci baciavamo. Io desideravo lui e lui desiderava me, non c'era niente che avrebbe fatto cambiare ciò che provavamo.
Fu in quel momento che l'idea mi balenò in mente, ma non gli dissi niente. Sposarlo forse era ancora presto.
Rimasi lì, a baciarlo in cucina dove la macchinetta del caffè si era rotta per l'ennesima volta.


                                                                                                                                                      Sana e Akito, 23 anni e qualche settimana, Se mi ami sposami!
Era da troppo che ci riflettevo, ed è risaputo. Sana Kurata non è fatta per riflettere.
Eravamo seduti sul divano, di venerdì sera, a vedere un film. 
Aveva il suo braccio intorno al mio collo e io, la testa appoggiata alla sua spalla.
Il suo profumo mi faceva impazzire. Non mi sarei mai abituata a tutto quell'amore.
Volevo essere tutto con lui.
" Ti devo parlare". 
Mi guardò e la mia faccia seria lo fece spaventare. Mise 'muto' al televisore, mi tolse il braccio dal collo e si girò. Mi guardò negli occhi e ciò mi confuse non poco.
"E-ecco vedi Akito... io non credo che ci sia un'altra persona al mondo che amerò di più insomma - e gli portai la mano sul mio cuore - lo senti? quando sto con te è sempre così.
Qualche volta quando litighiamo ho paura che te ne vada, così anche io voglio andarmene e penso ' Di te, ormai ho preso il vizio' e torno indietro. Akito io ti amo in un modo davvero assurdo. Quando dormi ti osservo perchè ho paura di perdere un tuo respiro. Mi manchi anche quando mi stai accanto e di te sono certa, non mi stancherò mai. Potrei parlarti di tutto ciò che ti piace e di tutto ciò che ti assilla senza sbagliare nulla perchè i miei occhi sono puntati costantemente su di te. Allora, ti chiedo, se per caso tu per farmi felice vorresti passare il resto della tua vita insieme a me."

Lui rimase immobile con la mano ancora puntata sul mio cuore. La calò lentamente e afferrò la mia. Abbassò gli occhi imbarazzato e poso la mia mano sul suo cuore. 
Batteva in un modo difficile da spiegare cioè voglio dire, batteva tanto veloce che non ero sicura neanche che battesse.
Si alzò da divano e corse le scale. Tornò si sedette sul divano dinuovo e mi mise una scatolina davanti agli ogghi.
"... non ho mai trovato il momento, o forse non ho mai trovato il coraggio... Sposami Sana perchè amo il modo in cui ti amo." 
Iniziai a piangere, iniziai a dire cose senza senso, iniziai ad aprire quella scatolina, iniziai stupefatta ad indossare quell'anello stupendo, iniziai a vivere di nuovo.
A  vivere di nuovo insieme a lui in quella notte di venerdì forse troppo piccola per noi.



  
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