Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: the ghost of Bonnie    21/09/2011    3 recensioni
Buongiornoooooooo xD Dunque, questa è la mia prima storia su EFP, quindi so già che questa storia farà pena u_u Ovviamente è una Fred/Hermione, è una coppia che adoro! Cos'altro devo dire? Buona lettura.
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella rospa travestita da vecchia se ne stava come al solito dietro la cattedra, ammirando i suoi studenti che leggevano silenziosi. A Hermione dava il voltastomaco quel suo orribile fiocchetto, vestito e smalto rosa. Stranamente le sue scarpe col tacchetto erano nere. La ragazza dai capelli cespugliosi ogni tanto le rivolgeva un'occhiata omicida, specialmente quando leggeva le scemenze che il libro affermava. Dopo aver letto l'ultima frase del capitolo, Hermione fece scattare in aria la sua mano, aspettando con pazienza che la vecchia rospa, volevo dire professoressa, le desse la parola. Dopo cinque minuti, il permesso fu accordato.

- Si, signorina Granger?

La Umbridge la scrutava attentamente, ma sapeva già che fine avrebbe fatto la ragazza.

- Qui il libro dice che.. - e cominciò a parlare di ciò che secondo lei,  e tutta la classe, fosse una totale scemenza - .. ed è per questo che non sono d'accordo nè con il libro, nè con il Ministero.

- Credo che una settimana di  punizione le faranno cambiare idea, signorina Granger.

Hermione si lasciò crollare sulla sedia. Quella sera avrebbe voluto passare la serata a leggere, o stare con Ginny, o con Ron e Harry.. invece doveva stare nell'ufficio della Umbridge a scrivere frasi. Quando la campanella suonò, Hermione si alzò lentamente e guardò con aria omicida la Umbridge, poi si decise ad uscire, con Harry e Ron che la aspettavano davanti alla porta.

- Hermione sei stata grande.

- Grazie Ronald.

- No, davvero, ma Hermione Granger in punizione?

- In punizione chi  ?!

I tre si voltarono, e due ragazzi alti dai capelli rossi completamente identici sorridevano loro.

- Allora, - cominciò George - chi è stato messo in punizione dalla rospa?

- Ti sembrerà incredibile.

Fred e George capirono al volo le parole di Ron, infatti fissavano Hermione a bocca aperta.

- Granger, tu.. ?

Hermione annuì. Accennò un debole sorriso ai gemelli.

- Ora devo andare. Harry, Ron, ci vediamo dopo.

Fu così che Hermione Granger sparì di scena. Così come anche i gemelli. Harry e Ron rimasero da soli a discutere su come avrebbe reagito Hermione dopo la punizione.

Hermione intanto era nella Sala comune, e continuava a fissare l'orologio, sperando che quelle lancette non arrivassero mai al quell'ora e quei cinque minuti non passassero. Poi pensò che fosse il caso di andare un po' in anticipo nell'ufficio della Umbridge. Così busso tre volte, in attesa di sentire la voce mielosa che le dava il permesso di entrare. Hermione entrò e rimase disgustata nel vedere l'ufficio rosa confetto della rospa. Dio, quadri di gatti appesi in ogni angolo della parete, e al centro lei. Hermione andò dritta dalla preside, e prima che potesse aprir bocca la Umbridge cominciò:

- Voglio che scriva delle frasi per me oggi.

- Che frasi, professoressa?

- Accomodati - e le indicò una poltrona fucsia vicino ad un tavolino, sopra il quale vi erano un foglio di carta e una piuma, senza inchiostro. Aspetta. Senza inchiostro?

- Professoressa, non mi ha dato l'inchiostro.

- Non ci sarà bisogno dell'inchiostro, cara. Voglio che lei scriva 'Non discuterò più le..' Oh.

Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio rosa confetto.

- Oh, non sarà da sola a quanto pare. Il signor Weasley è arrivato in anticipo.

Ron?
Pensò Hermione. Subito dopo pensò che era impossibile. Infatti il Weasley che entrò nell'ufficio pochi secondi dopo era decisamente più alto, aveva i capelli più corti e più sull'arancione di Ron. Fred Weasley sembrava Hagrid di fronte ad un bimbo del primo anno in confronto alla Umbridge.

- Sa già quello che deve fare, signor Weasley. Si accomodi pure vicino alla signorina Granger. Come le stavo dicendo, voglio che lei scriva 'Non discuterò più le parole del Ministero'.

Hermione annuì, ed appena appoggiata la punta della piuma sul foglio, un pizzico alla mano la raggiunse. Andò avanti, convinta che fosse solo un'impressione. Dopo aver scritto più volte la frase, sulla sua mano comparvero vere e proprie parole. Scritte col sangue. Guardò poi la mano di Fred, anche la sua sanguinava copiosamente. Ma lui continuava a scrivere senza fare una piega, mentre lei a fatica tratteneva le lacrime. Dopo, una scossa di terremoto (che proveniva dal piano di sotto), fece cadere la Umbridge a terra, e Hermione si riparò sotto il tavolo.

La Umbridge cercò di sistemarsi i capelli e disse rossa ai due 'Non muovetevi di qui, io torno subito' e uscì camminando velocemente dal suo ufficio.

Hermione controllò che se ne fosse andata, poi chiese a bassa voce a Fred:

- Cosa ci fai qui?

- Solo perchè mi ha ritrovato con una Caccabomba in mano vicino al suo ufficio, non vuol dire che la volessi lanciare a lei.

Hermione rise, poi anche Fred si lasciò trascinare.

- Sempre il solito!

Esclamò Hermione, che poi guardò la sua mano e tornò seria. Così, riprese a scrivere e la sua mano prese a sanguinare sempre di più.

- Ehi ehi ehi ferma!

Fred le prese il polso e le impedì di scrivere.

- Tu stai sanguinado troppo!

Hermione si guardò di nuovo la mano e la guardò disgustata. Quando la Umbridge rientrò, era tutta spettinata e aveva la faccia rospa nera. Poi, nervosa disse 'Ancora qui voi?! ANDATE VIA!'

Fred e Hermione non se lo fecero ripetere due volte e corsero via.

Una volta raggiunto un corridoio abbastanza lontano dalla Umbridge, si misero a ridere per la faccia sconvolta di quella. Hermione guardò la finestra, e si accorse che era buio. Qualcosa le diceva che la mezzanotte era passata da un pezzo.

- E' tardi.

Esclamò Hermione.

- Hai un appuntamento per caso?

Chiese Fred con un sorriso stampato in faccia.

- No no..

- Magari.. con Ron?

Hermione diventò rossa di colpo.

- C.. con Ron? Non capi.. capisco..

- Oh andiamo! Io sono tuo amico. Puoi confidarti con me.

- Ok. Mi piace Ron, va bene?

- Siii.. non ti preoccupare Granger, Ronalduccio è tutto tuo. Nessuna ragazza ti porterebbe via quello scimmione.

Fred le spettinò tutti i capelli come gesto affettuoso, ma era ancora rossa.

- Ora vado prima che mi becchino in piedi a quest ora.

Si congedò Hermione.

- Ciao Herm. Sogna Ronald, mi raccomando.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: the ghost of Bonnie