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Autore: GreenNightmare    21/09/2011    2 recensioni
Ci tengo a specificare che questa storiella nasceva come one-shot dedicata al compleanno di American Idiot e che, beh, non mi sarei mai aspettata di scrivere un secondo capitolo. Cosa che però è successa, precisamente ieri sera, attorno alle undici e mezza.
Che dire, non so bene neanch'io cosa sia. Parla di Jimmy, il Gesù della Periferia che tutti noi conosciamo, e della sua Whatsername. Ma c'è anche un terzo personaggio, che conosciamo altrettanto bene, ma che più che una creatura in carne ed ossa è una presenza nella testa di Jimmy, una presenza decisamente maligna, anche se nel nome si presenta come Santo. Beh, che altro dire, spero che vi piaccia!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entri in casa sbattendoti la porta alle spalle e, senza una parola, un saluto o un semplice cenno verso tua madre che se ne sta sul divano a fissare il televisore come ipnotizzata, ti lasci cadere su una sedia in cucina. La testa ti esplode, e hai solo bisogno di stare solo, in camera, con la tua musica e i tuoi pensieri. Sovrappensiero, ti accendi una Lucky Strike rossa. Tua madre si volta di scatto sibilando qualcosa di velenoso verso di te, probabilmente causato dalla tua sigaretta, ma non t’importa, non t’importa più di niente, ormai.
Davanti ai tuoi occhi non c’è più il mobiletto stinto appeso in cucina mezzo mangiato dalle tarme, ma un fruscio di capelli turchesi e poi un profumo, un profumo intenso di limone leggermente acidulo, che ti sembra di sentire ancora sulla lingua, il movimento sinuoso di quel corpo infilato in un paio di jeans attillati e un corpetto nero di pizzo che mettevano in evidenza ogni sua singola curva…
- La tua cena è sul tavolo. – Tua madre conclude bruscamente la sua ramanzina ed esce di casa sbattendo la porta. Sai dove sta andando, te ne rendi conto benissimo, ma non hai intenzione di pensarci a lungo.
Capelli turchesi, quasi violetti, e profumo di limone. E quell’espressione strafottente che ti fa venire il nervoso stampata su quel suo faccino fastidiosamente bello. La vedi danzare davanti ai tuoi occhi, quasi, la ragazza di cui non ricordi nemmeno il nome, in quella strada buia, tra quelle vetrine rotte e le porte sbarrate da assi di legno, bottiglie rotte per terra e vecchie siringhe usate. Ci giocavi da bambino in mezzo a quelle siringhe.
Giocherelli col coltello che tua madre ha lasciato lì per te insieme alla tua cena, e ti diverti a farti dei piccoli taglietti sulle dita. Non fa poi così male, e rimani affascinato da tutto il sangue che sgorga da quelle minuscole ferite, fino a farti diventare la mano completamente rossa. Un pensiero di colpisce all’improvviso, repentino e fulminante: chissà cosa si prova ad uccidere una persona? Ad affondare il coltello nella sua carne morbida, e vedere il sangue che sgorga? Che sensazione si ha, nel vedere la luce che svanisce negli occhi di un uomo per mano tua? La sola idea ti disgusta e ti riempie d’eccitazione. Far scivolare la lama del coltello sulla sua pelle bianca e morbida profumata di limone, vederla diventare vermiglio, tenere le sue membra tremanti tra le braccia, consapevole che in questo modo sarà tua per sempre. Tua, non di suo padre o di qualche altro figlio di puttana che vuole rubartela e approfittare di lei, tua e basta. Ti apparterrà fino alla morte e anche oltre.
Posi il coltello scuotendo la testa. Che diavolo stai pensando, Jimmy? Che stai facendo?
Avanti, non dirmi che il pensiero di ucciderla non ti eccita.
La voce sottile e sardonica, che non assomiglia affatto alla tua, si insinua strisciando nella tua testa.
- Lasciami in pace!!!- Urli con quanto fiato hai in gola, tenendoti la testa tra le mani.
Urlare non ti servirà a niente, Jimmy. Non c’è nessuno qui. Ci siamo solo tu e io… E io sono una parte di te, Jimmy. Non puoi scacciarmi.
Sto impazzendo. Sono pazzo.
Non sei pazzo, Jimmy. Io sono la parte più sensata di te.
- Chi sei? – domandi a voce alta nel silenzio della cucina.
Sono un santo, Jimmy. Io sono un santo e voglio aiutarti. Uccidila, Jimmy. Uccidile tutte e due, lei e tua madre. So che è questo che vuoi.
No!!!
A me non puoi mentire, Jim.
La voce nella sua mente emette una risatina agghiacciante che ti provoca la pelle d’oca.
Pensa ai suoi capelli e ai suoi occhi grandi da coniglio smarrito, pensa a quel corpo impertinente che ti fa venire i brividi, Jimmy… Sarà tuo, sarà tuo per sempre. Se la uccidi, lei sarà sempre tua.
- Vattene!!!- Ruggisci e scatti in piedi, cominci a girare per la stanza come un animale in gabbia.
Un’altra risatina agghiacciante, e la voce svanisce.  Ti lasci ricadere sulla sedia, prendendoti la testa tra le mani, e ti senti il cuore zoppicante pulsare nel petto a un ritmo stonato. Hai il fiatone, come se avessi corso, e la pelle d’oca.
Whatsername ricomincia a ballare davanti ai tuoi occhi offuscati, sensuale e sinuosa, e il tuo cuore rischia di esploderti nel petto come una bomba a mano.
Vuoi ucciderla, sì, perché la ami troppo. 

  
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