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Autore: the ghost of Bonnie    21/09/2011    0 recensioni
Macciao :3 Dunque, il titolo non c'entra assolutamentissimamente nulla con la storia. Mi sono immaginata come sarebbe stato se Lucy e Susan fossero state sorelle, ma non di Peter e Edmund, che a loro volta sono fratelli fra loro. Si ok, come l'ho detto è un po' contorto.. comunque.. buona lettura!
Dal testo:
"Ma una voce sconosciuta lo aveva svegliato da quel sogno così bello per lui. Aprì gli occhi di colpo, ed il viso di una bambina poco più piccola di lui gli disse che non l'aveva mai vista prima. Aveva i capelli castano chiaro fino alle spalle o poco più corti, gli occhi verde chiaro e un sorriso stampato sul volto, e soprattutto un sorriso candido e aperto."
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Edmund era appoggiato con la testa sul freddo vetro del finestrino sporco del treno, aveva appena chiuso gli occhi che si trovava già a casa sua, con sua madre pronta ad abbracciarlo, e suo fratello Peter sfumato nel dimenticatoio. Ma una voce sconosciuta lo aveva svegliato da quel sogno così bello per lui. Aprì gli occhi di colpo, ed il viso di una bambina poco più piccola di lui gli disse che non l'aveva mai vista prima. Aveva i capelli castano chiaro fino alle spalle o poco più corti, gli occhi verde chiaro e un sorriso stampato sul volto, e soprattutto un sorriso candido e aperto. Lui si strofinò gli occhi ancora assonnati, poi la bambina ripeté ad alta voce la domanda che già tre volte gli aveva fatto:

- E' libero?

- Eh? Si si.. sono da solo.. cioè, c'è mio fratello..

Farfugliò Edmund. La bambina si sedette si fronte a lui. Stringeva un peluche con un occhio che dondolava e a momenti si sarebbe staccato. Edmund sinceramente era già scocciato dal nuovo individuo che si ritrovava di fronte. Appoggiò nuovamente la testa al finestrino quando un ragazzo alto e biondo entrò nello scompartimento del treno:

- Edmu.. Oh, e tu chi sei?

Peter si rivolse alla bambina che poco prima aveva fatto la conoscenza di Edmund. Lei sorrise al biondo dagli occhi verdi, e rispose ad alta voce:

- Mi chiamo Lucy e ho dieci anni.

- Piacere, io sono Peter - così il biondo si sedette vicino a lei - e ho quindici anni. Lui, - poi indicò Edmund - è Edmund e ha und..

Una voce vicina a loro lo interruppe: qualcuno, una ragazza, chiamava ad alta voce Lucy. Poi Lucy si rimise in piedi di scatto e uscì dallo scompartimento.

- Susan! Susan, sono qui! Ho trovato posto!

- Ah, eccoti!

Vicino a Lucy venne una ragazza di quattro anni più grande, dai capelli lunghi e del suo stesso colore, tranne per gli occhi, di poco più scuri. Aveva le guance rosse, e le labbra completamente rosse. Era alta, ma più bassa di Peter.

- Piacere, sono Susan.

Disse sorridendo.

- Ehm.. io sono Peter.. e lui è mio fratello Edmund..

Edmund guardò quasi schifato le due ragazze e si girò verso il finestrino. Peter lo guardò esasperato, poi si rigirò verso le due.

- Accomodatevi.

Peter si sedette vicino a Edmund, e le due sorelle opposte a loro. Peter e Susan cominciarono a fare subito amicizia, mentre Lucy guardava sospettosa Edmund, che con la coda dell'occhio sapeva che Lucy lo guardava, ma continuava a far finta di nulla.

- Come mai non dici niente?

Edmund si voltò verso di lei.

- Dici a me?

- Si.

- Beh.. non so di cosa parlare.

- Da dove vieni

Finchley.

- Anch'io!

Poi Edmund con aria indifferente si riappoggiò al finestrino, lasciando Lucy a disperarsi. Aveva capito che provare a farlo parlare era inutile. Così, iniziò a parlare con i più grandi, mentre Edmund osservava il mondo dall'altra parte del vetro.

- Immagino anche voi siate qui per via.. ehm.. della guerra.

Chiese Susan a Peter ed Edmund, ma la domanda era rivolta in particolare a Peter, dato che Edmund era perso fin dall'inizio nei suoi pensieri.

- Si.. ehm.. si. Da chi andate voi?

- Dal professor Kirke. Voi?

- No! - esclamò Peter, sorpreso - Anche noi!

- Non ci credo!

Sorrisero tutti e tre, ma Lucy non era così distratta da non sentire Edmund che sussurrava un "fantastico" ironico.

- Qual è il tuo problema?

Chiese Lucy a bassa voce a Edmund, avvicinandosi a lui, in modo che i due fratelli maggiori non sentissero.

- Non capisco..

Mentì Edmund.

- Ti ho sentito! Non ti siamo simpatiche?

- E come potreste? Non ci siamo nemmeno parlati!

- E se non ci parli come possiamo fare amicizia?

- Perchè dovremmo fare amicizia?

- Beh.. dato che vivremo sotto lo stesso tetto.. pensavo fosse normale..

- Non necessariamente.

- Va bene.

E Lucy tornò a sedersi al suo posto, fingendo di non provare la delusione che Edmund le aveva provocato.

   
 
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