Dedicata ad Olga Pattz.
Te l’avevo detto che ti avrei stressata ancora avrei ringraziato.
“Jeremy?”
“Mmh?”
“Jeremy?”
“Cosa diavolo vuoi Hayley?”
“Beh…io…ecco…io volevo…”
“Arriva al sodo ti prego!”
“Io ti volevo chiedere se tu…, si insomma, se tu ed io potremmo mai…mai…” Hayley si mise a gesticolare come una bimba di cinque anni.
“Hayey, cosa diavolo?!”
“Senti tu ed io ci conosciamo bene giusto? Perciò non ci sarebbe nulla di strano se noi…ecco, se noi…”
“WILLIAMS! Ma come fanno a venirti in mente certe cose?”
“Ragazzi, ma che cos’è tutto questo baccano?”le orecchie di Taylor erano coperte, oltre che dal suo inseparabile cappellino rosso, dalle dita lunghe.
“Hayely-Jeremy puntò il dito contro la ragazza che lo guardava stranita- mi stava chiedendo se noi…se noi potevamo…hai capito no?”
“Certo, l’ha chiesto pure a me!”.
Dire che la mascella del bassista arrivava al pavimento non sarebbe stato un eufemismo.
“COSA?Hayley ma mi spieghi che diavolo ti prende?”
“Ehi, amico calmati! Non ci vedo nulla di strano: se è così desiderosa di ampliare i suoi fronti perché bloccarla?”
“Basta, non voglio sentire queste stupidate un solo secondo di più!” .
Jeremy usci dal tour bus sbattendo violentemente la porticina.
“Non pensavo se la prendesse così… e solo perché volevo chiedergli se poteva lasciarmi suonare il suo basso per una volta!”
Spero che sia chiara come situazione (per quanto idiota). Tutto si basa sull’incomprensione e sulla cattiva comunicazione *me si stupisce di saper elaborare discorsi così complicati*.
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