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Autore: Lelenu    23/09/2011    0 recensioni
Serie di shot basate su ciò che accade e ci è lecito sapere dei Robsten. Ovviamente il tutto ampliato dalla mia fervida fantasia!
Dalla TERZA shoot:" “Spunk, amore e Rob?? Spunk, amore e Rob? Sai come mi definirei in questo momento?? Quel gran coglione che ha la donna mezza nuda su GQ!!”
Lo dico sgarbatamente. Ferocemente. E le faccio male…"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bene Bene.. avevo davvero tanta tanta voglia di iniziare una serie di One-Shot. Qualcuno già mi conosce, altri no. Beh sono sempre Elena e sono sempre una pazza pazza fan dei Robsten. Beh non aggiungo altro!! Toccherà a voi giudicare questa prima shot!

 

Il principe torna in patria.

 

Pov Kristen

Non ci posso credere.

No. Ditemi che non è vero. Ditemi che quel coglione del mio ragazzo non ha cancellato il volo per Londra. Ditemelo altrimenti do di matto più di quanto lo stia già facendo!

Mi domando come faccio a stare con lui. Perché lo amo così follemente? Perché mi illudo che lui sia il mio principe perfetto?

Non lo è. È come ogni uomo sulla faccia della terra: stronzo!

Eccolo qui, chiama per la 5° volta da sta mattina. A ma può stare fresco: non risponderò!

Non dopo quello che mi ha detto sta mattina Tom. Non dopo che vengo a sapere che non vieni qui a trovarmi. Non dopo che me lo mandi a dire con Tom. Non dopo un e mese e mezzo che non ci vediamo!

Con nervosismo caccio il telefono, che ancora squilla, nel profondo di un cassetto della mia suite e respiro lentamente.

Devo calmarmi.

Devo calmarmi.

Devo calmarmi.

Sembra funzionare. Il telefono smette di squillare e dopo essermi cambiata la maglietta, metto le scarpe ed esco fuori.

Devo uscire.

Devo distrarmi.

Non devo pensarlo.

Non devo pensarlo.

Non devo pensarlo.

Lo amo.

Non devo pensarlo.

Mi manca.

Non devo pensarlo.

Mi metto davanti all’ascensore e aspetto che salga. Chiudo gli occhi, respiro profondamente.

Devo solo calmarmi. Avrà una giustificazione valida.

Non faccio che ripeterlo dalle 9 di sta mattina!!

Riapro gli occhi e sento il Dlin dell’ascensore che arriva.

Si aprono le porte e…

“Oh mio dio…” è stato un sussurro. Niente di più.

Ma quel filo di voce uscito dalla mia bocca bastò a fargli alzare gli occhi e rendersi conto che mi aveva davanti.

“Oh mio dio!!”

No, il suo non era un sussurro. Era un urlo.

Uscì  da quell’ascensore ansiosamente. Lasciò persino cadere a terra la sua chitarra e si gettò letteralmente su di me.

Dovevo ancora metabolizzare il tutto!

Lui qui. Lui a Londra.

Lui tra le mie braccia.

Lui ansioso.

Io scombussolata. Io che piango.

Lui che piange.

Lui che piange???

“Sei qui…” Dio! Ci stringevamo spasmodicamente.

“Stai bene? Che ti è successo? Parlami!” la sua voce era preoccupata. Era totalmente nella modalità Robert-ilfidanzatopiùansiosoeprotettivo!

“Perché.. che c’è? Che hai?” faceva spaventare anche me quando stava in quelle condizioni. Stava persino piangendo!

“Mi hai fatto morire! Perché non mi rispondi al telefono? È da sta mattina che provo! Ho pensato a qualsiasi cosa!! Ho avuto un’enorme paura. Non farlo più. Non farlo mai più!”

Mi strinse nuovamente a se. Al suo petto. Nel mio rifiugio.

Era li, con me.

Era venuto a Londra.

Era venuto….TOM!!

Mi staccai improvvisamente dal suo petto quando iniziavo a capire, ma lui fece prima di me e le sue labbra furono immediatamente sulle mie.

Pressanti, passionevoli, esigenti.

Mi voleva. Lo volevo.

Iniziammo a camminare all’indietro fin quando sbattemmo sul muro. Dovevo trovare la tessere della suite. Dove cavolo l’avevo messa??

Presi a toccarmi le tasche della giacca, dei pantaloni…

Sentì le sue labbra spostarsi sul mio collo. Dio no! Non poteva farmi questo sul pianerottolo di fronte la mia camera d’albergo. Non poteva tastare il mio punto debole proprio adesso.

“Ah.. Dio Rob!” stavo per avere un orgasmo. Oh si! Uno di quelli megagalattici che ti fanno sballare la testa.

“Che c’è piccola? Perché ti palpi da sola le cosce?” mormorò a un millimetro dalle mie labbra mentre le sue mani, calde e possenti scendevano sulle mie natiche.

“Non… non trovo la tessera..”

Lo sentii sorridere mentre cautamente poggiava le sue labbra sul mio mento e la sua mano destra si intrufolava nella mia tasca posteriore del jeans.

“Eccola…”

“Eccola..” ormai non c’ero più con la testa.

Con le mani tremanti la presi e dopo aver aperto la porta me lo tirai dentro per il bavero della camicia.

Lui mi spinse contro il muro e messe le sue mani sul mio sedere, mi fece alzare le gambe per ancorarmi al suo bacino.

“Ti amo…” iniziava a fare caldo anche per lui, lo si sentiva dalla voce.

Ero così concentrata nel contemplarlo quando… il beep del mio telefono ci perforò i timpani e riusci a ridestarci.

“La vibrazione non la metti proprio mai eh?”

“E’ solo un messaggio.. Non so chi sia e non voglio saperlo!”

Sorrise e tornò a baciarmi.

Mmmm com’erano buone quelle labbra.

Com’erano Mie quelle labbra.

Com’erano… Oh cazzo!!

Oh cazzissimo!!

Mi staccai immediatamente da Rob e lo spinsi via da me.

“Ehi che ti prende? Pensavo volessi…”

“Amore.. Nono scusa.. è che.. dovevo andare a pranzo con.. Charlize..e..”

“Oh.. se vuoi puoi andare.. io magari mi sistemo o..”

“Nono! Ora la chiamo!! Non muoverti di la!”

Recuperai in fretta e furia il mio cellulare dal fondo del cassetto e vidi che quel messaggio era proprio di lei.

“Perché il tuo cellulare era li sotto??” aveva una faccia stranissima. Un misto di confusione ed eccitazione.

“Taci! Mi aveva mandato un sms!”

Lo lessi rapidamente

“Ho visto parecchia confusione nella Hall dell’albergo e si vocifera che il tuo principe inglese sia tornato in patria! Tranquilla goditelo, per il nostro pranzo avremo ancora tempo! Avete degli arretrati da recuperare ;)”

Sorrisi involontariamente e dopo aver gettato il telefono in un punto remoto della stanza, mi tolsi la maglietta restando li davanti a lui senza reggiseno.

Mi fece quel suo sorriso da ebete, si leccò le labbra e prese la rincorsa per venirmi a prendere e gettarmi di peso sul letto facendomi ridere.

 

POV Robert

“Ma sei scemo o cosa??”

Ero appena arrivato in chiesa e mi venne naturale aggredire  quel gran coglione del mio migliore amico!

“Datti una calmata inglesino da strapazzo eh! Oggi c’è il battesimo di mio nipote e non voglio problemi”

Lo odiavo. Combinava i casini e poi se ne tirava fuori.

“Tu!! Tu hai fatto morire di paura me, hai fatto in modo di farmi odiare da Kris solo per.. solo per.. perché lo hai fatto??”

“Oh andiamo volevo solo che per Kris fosse davvero una sorpresa vederti oggi!”

“Tu sei scemo!” Non aggiunsi altro e andai verso la mia Piccola che stava già giocherellando con l’altro “piccolo”.

Dio, era così bella a vederla con in braccio quello scricciolo. Il mio figlioccio. Faceva strano eh!

Anche se avrei preferito vederla con mia FIGLIO, anziché con il mio FIGLIOCCIO!

L’andai ad abbracciare da dietro lasciandole un bacio sulla spalla.

“Non è bellissimo?” mi disse, senza staccare gli occhi da lui.

“Si lo è… Sai, te l’ho mai detto che saresti una mamma perfetta? “

La vidi alzare gli occhi al cielo esasperata.

“Sono serio tesoro..”

“Te l’ho mai detto che è presto? E sono seria anche io..”

Io so che vuole un bambino. Lo so. Lo so perché in qualsiasi negozio guarda la roba per i neonati o per i bambini. Lo so perché ne parliamo spesso e anche se io sono ormai ossessionato da quest’idea, tu dici sempre che vorresti un piccolo Pattz ma poi torni in te e..  E’ ancora presto!! Mpff…

“tu lo vuoi un bel bambino, fattelo dire dal tuo principe inglese!”

 

 

 

 

 

  
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