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Autore: Nythera    23/09/2011    3 recensioni
immaginatevi due donne in grado di minacciarsi di morte in un aeroporto dopo aver scoperto di avere la stessa destinazione: la casa di Tuomas Holopainen. Aggiungeteci un "Amico". che si ricava da questa formula matematica? Per dirla alla Ewo,"guai!grossi guai!"
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se Mark che cantava serenate nel bel mezzo della notte era stato per le due ragazze uno spettacolo imbarazzante, quello che si presentò davanti a loro quando si aprì la porta dello spogliatoio maschile fu molto, molto, molto peggio.

Il Tuomas che indossava un body di lycra simil-pitonata, di un colore rossastro, con lunghe strisce bianche sfumate che partivano da sotto le ascelle e arrivavano all’orlo dei pantaloni a zampa d’elefante, ossia l’unico punto della mise che non sembrava essere stata cucita direttamente sul corpo del suddetto tastierista, era ben lontano dal bel tenebroso noto a tutte le fan della band finnica. Sul petto, inoltre, si apriva una generosa scollatura da cui uscivano pochi peli solitari, e sulla schiena una stella di paillettes splendeva sotto le luci multicolori da discoteca anni ‘70/’80. Anche Mark Jansen aveva addosso un body molto simile, colorato con diverse sfumature di verde. Per dare un tocco di varietà, però, al collo portava un lungo, lunghissimo boa di piume sintetiche rosso fuoco, che al momento richiamava anche il colore del viso del leader dei Nightwish.

Mark si avvicinò saltellando, per quando gli era possibile con dei pattini ai piedi, alle due ragazze, sui cui volti spiccava un espressione a metà tra l’inorridito e il divertito.

-Ragazze! Siete splendide! Pronte per scatenarvi? Io non vedo l’ora!- si voltò un secondo verso l’amico, rimasto spatasciato con un’espressione imbarazzata. –Mi date una mano? Non sono tanto sicuro che Tuommi voglia venire.-

Demetra e Kimberly erano ancora talmente scioccate che non avevano dato peso a nulla di ciò che il chitarrista in verde aveva appena detto loro.  Mark se accorse delle loro facce da pesce lesso, e mise ad –

entrambe un braccio intorno alle spalle.

-Siete impagabili! Pensate, una volta l’ho visto vestito peggio. Sapete, eravamo in vacanza io e lui, in questa spa S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-….…-

-Ok, Mark. Stai zitto. Non peggiorare ulteriormente la mia reputazione.-

Aggiunse Tuomas con un grugnito, avvicinandosi al gruppetto  e dando ad entrambe le Belle Imbambolate uno scappellotto sulla testa.

-Sveglia Belle Addormentate. Se non avessi pagato, e se non avessi voi tre a carico, me ne sarei già andato. Ma ormai, visto che siamo in ballo..-

-Balliamo!!!!!!- completarono i tre compagni, entrando a turno nella pista circolare, seguiti di malavoglia da Tuomas.

La faccenda della “Serata Abba” aveva già galvanizzato le due amiche, che vorticavano, dopo una grande e dolorosa quantità di cadute,  tenendosi per mano al ritmo prima di “Gimme gimme gimme (A man after Midnight)”, poi  di “Mamma mia”, e poi di altri 2 o 3 pezzi, durante i quali i due ragazzi avevano abbandonato le danze e si erano ritirati in uno dei piccoli soppalchi che sovrastavano la pista a bere qualcosa e, apparentemente, a litigare come matti.

Indubbiamente quelle che si stavano divertendo di più erano quindi Kim e Dem, che anche ora che il brano di turno era finito, attendevano con ansia una nuova occasione di scatenarsi.

-Ammettiamolo: abbiamo avuto un’idea GENIALE.- Ridacchiò la bruna con la fronte appoggiata alla spalla dell’”amica-nemica”.

-Avevi dubbi?- le rispose con tono di finta superiorità l’irlandese -Certo che però potevano darsi di più da fare quei due, non trovi?-

-Già. Sono proprio dei mollaccioni. Beh, da Tuom me lo aspettavo, ma Mark poteva evitare di sparire e lasciare noi due donzelle sole e abbandonate..-”

Demetra non fece in tempo a finire la frase che nell’aria risuonarono le prime note di “Take a Chance”.

Com’è, come non è e, soprattutto, tregua o non tregua, il vecchio sguardo di sfida si accese tra le due  ragazze, che cominciarono a correre verso il bancone del DJ, un tavolo circolare nel centro della pista.

Demetra afferrò dalle mani del povero ragazzo il microfono e si mise a cantare a squarciagola, all’indirizzo del soppalco dove i due musicisti si erano rifugiati.

 

“If you change your mind, I’m the first in line. Baby I’m still free, take a chance on me..”

 

Ma subito Kim rivendicò I propri diritti di coinquilina, saltandole addosso e strappandole il povero microfono.

 

“When you’re all alone, all the pretty birds have flown. Honey I’m still free, take a chance on me..”

 

E cosi Avanti per tutto il resto della canzone, saltando come pazze e sbracciandosi verso I due uomini, ormai evidentemente alticci (se anche le loro facce non fossero state già abbastanza eloquenti, la pila di bicchieri da cocktail che si era accumulata sul tavolino non poteva essere fraintesa).

 

-Scegli me!-

-No! Me!-

-Zitella isterica!-

-Portinaia di secondo livello!-

-Maledetta!-

-Ladra!-

 

E cosi via di seguito. Le due stavano terrorizzando a tal punto i poveri ospiti del locale che il gestore fu costretto a chiedere ai due uomini, che essendo metallari nonostante tutto non sembravano sbronzi, di portarle via, cosa che fecero prontamente, seppur barcollanti.

Appena dopo essersi cambiati ed essere usciti nel piccolo parcheggio, fu evidente per Demetra e Kimberly che Tuomas non era per nessun motivo in grado di guidare la sua stessa auto.

-Ok. Che facciamo? Tuomas non sa da che parte è girato, Mark, l’unico di noi tre con una patente, ha appena vomitato a cinque centimetri dalle mie scarpe- Kim fece una pausa corredata da uno sguardo di odio –io ovviamente non mi sono portata la patente..-

-Donna di malafede. I miei genitori mi dicono sempre “lascia a casa le carte e la patente quando vai in giro.” Ma io, AH, figurati se li ascolto. Il fatto che questo mi abbia già fatto fare 2 denunce ai carabinieri è  trascurabile.-

Cosi dicendo prese le chiavi dalla tasca della giacca del tastierista.

-Dai, incosciente, dammi una mano a metterli sulla macchina, pesano una tonnellata.-

Dopo lunghi intervalli di mugolii e grugniti, le due finalmente si lasciarono cadere sui sedili anteriori.

-Kim..metodo drastico post sbronza?-

-Guarda che qui non lo trovi un kebab di mezzanotte..-

-Ma va.. rettilineo a 100 km/h e finestrini abbassati!- Rispose Dem strizzandole l’occhio e premendo sull’acceleratore.

Dopo una mezz’ora erano tutti e quattro sani e salvi alle porte della casetta di Tuom. I due ubriachi, per fortuna, si erano quasi del tutto ripresi, senza riuscire ad evitare, però che Mark finisse il lavoro cominciato nel parcheggio del locale sui sedili della macchina.

-Andate pure in casa.. qui ci pensiamo noi!-

I due musicisti accolsero la proposta delle ragazze, e si ritirarono.

Pulire del vomito dai sedili di una macchina, al buio, nel freddo della mezzanotte finlandese, non è certo uno sport degno di nota. L’intera operazione occupò alle due quasi un’ora di tempo, e al suo termine il loro unico desiderio era rappresentato da un the eccezionalmente caldo che sbloccasse ad entrambe la circolazione nelle dita.

Le porte del primo piano e dei piani superiori erano chiuse, quindi dedussero che i due ragazzi fossero già andati a coricarsi.

-Fai piano Kim. Se poi si svegliano, domani chi lo sente Tuomas??- Demetra ingiunse ridendo a bassa voce all’amica che stava aprendo la porta.

-Ma si tranquilla..figurati se ci sent….Oh.Mio.Dio.-

Agli occhi di Demetra Robins e Kimberly Bell si presentò uno spettacolo scioccante: Mark Jansen avvinghiato a Tuomas Holopainen sul tavolo della cucina, intenti ad un approfondito studio  del bacio alla francese.

Kim richiuse la porta con uno scatto.

-Ok, Kim, con calma. Magari abbiamo visto male. Sai com’è. Fumo passivo. Alcool passivo...-

-Non è di QUEL passivo che dovremmo parlare in questo momento!!!!!- rispose  l’irlandese in preda ad un attacco isterico.

-Ok..ok.. facciamo cosi: al mio tre riapriamo. Uno……Due…….Tre!-

 

-Kim?-

-Eh?-

-Credo di stare per svenire.-

  
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