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Autore: neptunia    24/09/2011    9 recensioni
Dal prologo: "Blaise vide lo sguardo dell’amico prendere vita alla vista di Hermione e spegnersi immediatamente quando lei non lo guardò. Non credeva ai suoi occhi, la situazione era andata ben oltre l’attrazione fisica, quello sguardo non gridava sesso ma amore.[...]Bene, Draco voleva la Granger? E la Granger avrebbe avuto!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Oh no, non di nuovo!
Blaise fu svegliato da un rumore ormai divenuto familiare: anche quella notte, per l’ennesima notte, sbuffi nervosi, sospiri, imprecazioni mal celate e il continuo grattare di una piuma su una pergamena, facevano da sottofondo al suo meritato riposo.

Puntuale più di un orologio svizzero, alle due di notte iniziava quel siparietto che si protraeva quasi fino alle prime luci dell’alba finché Draco, perché era proprio lui a fare tutto quel rumore, non la smetteva e cadeva finalmente addormentato. Blaise non ce la faceva più. Quel continuo grattare della piuma era fastidioso quasi quanto il ronzio di una zanzara nelle orecchie, per non parlare dei sospiri e degli sbuffi che avevano preso una cadenza regolare: grattare della piuma, sospiro e poi sbuffo. Avevano un qualcosa di ritmico ma alle due di notte, nel pieno del sonno, era come avere Donatello con martello e scalpello in mano accanto al letto a lavorare!
 Inizialmente aveva pensato che Draco recuperasse i compiti non svolti ma poi, visto che studiavano sempre insieme, si era reso conto che non era così. Non era neanche la guerra o Voldemort perché Potter l’aveva sconfitto e allora cosa poteva essere?
Ormai era un mese che andava avanti quella storia, più precisamente dalla prima notte del rientro a Hogwarts.
Questa situazione doveva finire, ne andava della sua sanità mentale e della sua bellezza, non poteva alzarsi tutte le mattine con due occhiaie da paura, così in preda alla disperazione si era alzato dal suo letto caldo e si era diretto verso il baldacchino dell’amico con l’intento di strangolarlo con le proprie mani, ma quando era ad un passo dall’aprire le tende che circondavano Draco, aveva sentito un lieve singhiozzo e ogni suo proposito andò in fumo. Blaise, preoccupato, si era fatto più vicino, certo di udire un pianto disperato, sentì il grattare della piuma intensificarsi. Sbalordito da questa cosa si allontanò fino a mettersi a distanza di sicurezza, conosceva troppo bene Draco Malfoy da sapere che un’invasione di privacy lo avrebbe fatto imbestialire, e si preparò a parlare.
<< Drà? Ti senti bene? >>
Draco sobbalzò sul letto, aveva svegliato Blaise e ora erano fatti suoi, conosceva troppo bene l’amico da sapere che finché non gli avesse dato una risposta soddisfacente questi non avrebbe ceduto.
<< Mm? Oh si Blaise, non preoccuparti, ho solo un po’ di mal di stomaco. Sta già passando.  >> e nel frattempo si affrettò a nascondere le pergamene sotto il cuscino.
Oh si certo mal di stomaco… Ma a chi vuol darla a bere?
 In un solo colpo Blaise aveva aperto le tende del letto certo di beccarlo a fare qualcosa di strano invece lo aveva trovato rannicchiato in posizione fetale che si stringeva lo stomaco.
L’aveva fregato di nuovo.
<< Vuoi una pozione calmante? Oppure vuoi andare in infermeria? >>
<< No grazie, sta davvero passando. >>
<< Come vuoi. Se dovesse peggiorare chiama. >> detto ciò Blaise tornò nel proprio letto rimuginando sull’accaduto mentre Draco tirava un sospiro di sollievo e ringraziava silenziosamente Merlino per le sue doti da attore consumato.
 
In realtà Blaise aveva solo lasciato correre perché aveva visto dei fogli di carta spuntare da sotto il cuscino di quella serpe di Draco.
Stavolta è stato più veloce di me, ma non mi arrendo. Domani, in un modo o nell’altro verrò a capo di questa storia. Dovessi metterlo sotto Imperio, mi dirà quello che sta combinando e sopratutto, qualsiasi cosa sia, dovrà smetterla di farla di notte!
Che diamine!Ha ricominciato! Usasse almeno un incantesimo silenziante!
Alla fine il sonno lo colse e non sentì più nulla.
 
Il mattino seguente Draco, pur essendosi addormentato quasi all’alba, fu il primo a svegliarsi. Prese i fogli da sotto il cuscino e li chiuse nel suo comodino prima che Blasie potesse svegliarsi, poi con calma si diresse in bagno. Mentre era sotto la doccia, lo spettro di Blaise fece il suo ingresso.
<< Mmm buongiorno…>>
<< Buongiorno a te Blaise- affacciandosi dalla cabina- Salazar che faccia che hai! >>
<< Eviterei di parlare se fossi in te. >>
<< E perché scusa? >>
<< Draco finiscila, sai benissimo che è colpa tua se da un mese a questa parte non riesco a fare le mie otto ore di sonno. >> Il momento delle spiegazioni era arrivato.
<< Che centro io?>> Draco cercò di fingersi indifferente ma sapeva che Blaise era in cerca di spiegazioni che lui non gli avrebbe dato, almeno per il momento.
<< Finiscila di fare l’ingenuo. Ormai è un mese che di notte combini qualcosa tra le tende del tuo baldacchino e non cercare di negare! Tra sospiri, sbuffi, imprecazioni e grattare di piume mi sembra di stare tutte le notti nell’aula del vecchio Piton durante un compito in classe! Per non parlare del ritmo che hai preso! Potrei quasi ballarci se non fosse sempre notte fonda ed io di solito la notte se non scopo dormo! Ora, fammi la cortesia di dirmi cosa diamine ti succede! >> Blaise disse tutto di un fiato quello che pensava e mentre finiva, si rese conto di aver esagerato, perché Draco odiava essere messo con le spalle al muro e conoscendolo si sarebbe infuriato talmente tanto da non dirgli proprio niente.
<< Zabini chi cazzo ti credi di essere per dirmi quello che devo fare?- Draco era uscito come una furia dalla doccia- Non permetterti mai più di darmi ordini! Quello che faccio sono fatti miei! >>
Ecco appunto. Complimenti Blaise. Sei proprio sicuro che il Cappello Parlante non abbia sbagliato lo smistamento? Alla faccia dell’astuzia dei Serpeverde!
<< Ok non farci caso, ho esagerato ma sai non dormendo bene la notte sto iniziando a parlare a vanvera. >> e con quest’ultima frecciatina era entrato nella doccia mentre Draco a bocca aperta per quella resa incondizionata, tornava in camera.
<< Ah e vedi di coprirti! Nudo come un verme non incuti molta paura! >>
<< Zabini! >> il ringhio di Draco gli arrivava ovattato da dietro la porta, che grazie a un incantesimo sigillante, si era premunito di chiudere prima di dire quell’ultima frase.
 
Sotto la doccia Blaise iniziò a riflettere sul da farsi, aveva sbagliato ad aggredire Draco lo sapeva, ma quella serpe dell’amico gli aveva fatto perdere la pazienza ed era scoppiato. Avrebbe potuto riprovare a parlarci dopo l’allenamento di Quidditch ma se l’allenamento non fosse andato bene avrebbe trovato Draco più scontroso e incazzato del solito. No, doveva aggirare l’ostacolo Malfoy e andare dritto alla fonte: trovare le pergamene e leggerle. Non aveva altra scelta. Gli dispiaceva tradire l’amicizia fraterna di Draco ma non poteva andare avanti così ne andava della sua salute per non parlare della sua vita amorosa: quale ragazza gli si sarebbe concessa con due borse al posto degli occhi?
 
Dopo la colazione, Blaise tornò nella Sala Comune ad attendere il momento propizio per mettere in pratica il suo piano. Per ingannare il tempo prese un libro e iniziò a leggere mentre aspettava di veder passare Draco diretto all’allenamento di Quiddtch. Finalmente dopo più di mezz’ora, l’amico uscì dal dormitorio pronto per scendere al campo.
Ora o mai più!
Con tutta calma si alzò dalla poltrona e si diresse verso il dormitorio che condivideva con Draco, il suo piano era semplice: forzare il cassetto del comodino dell’amico e leggere quelle dannate pergamene che gli stavano rubando sonno e bellezza. E poi, ovviamente, ricattare Draco per farlo smettere di scribacchiare.
Serpeverde nell’anima! Ah! Il Cappello Parlante non si è sbagliato!
 
Non avrebbe mai pensato che un semplice e banalissimo Alohomora avrebbe aperto quel comodino, in fin dei conti erano dei Serpeverde ben consci del detto “fidarsi è bene non fidarsi è meglio”, ma Draco sembrava essersi fidato dei compagni di Casa non mettendo alcuna protezione particolare.
 
Aperto il cassetto e trovate le agognate pergamene, Blaise si era disteso sul letto iniziando a leggerne il contenuto: man mano che andava avanti nella lettura, la sua faccia assumeva espressioni che andavano dallo stupore al sarcasmo passando poi per il romantico, la tristezza e l’incazzato.
Era esterrefatto, no, sbalordito forse era la parola giusta, il suo amico, quello che aveva sempre considerato come un fratello e con cui scambiava qualsiasi confidenza, aveva un segreto. E che segreto: era attratto dalla Sangue Sporco per eccellenza!
Tutta la sua anima Serpeverde si era svegliata di colpo pronta a fare una strage, velatamente nascosta, ma prima doveva capire un paio di cose.  Per sicurezza prese la bacchetta dalla tasca e sussurrando Geminio duplicò le lettere, rimise a posto le originali, nascose le copie sotto il materasso e come se non fosse mai stato lì, tornò nella sala comune.
 
Il suo cervello lavorava febbrilmente alla vendetta: per prima cosa avrebbe studiato la situazione controllando le mosse di Draco, poi avrebbe seguito lei per capire cosa ci trovava il suo amico e infine le lettere! Oh sì, quelle lettere sarebbero arrivate a destinazione, proprio nelle manine candide della Grifondoro, così la sua vendetta si sarebbe compiuta. In fin dei conti il suo piano era semplice: sputtanare Draco, metterlo davanti al fatto compiuto e magari regalargli l’amore. Sì, era vendicativo ma era sinceramente affezionato al biondino quindi avrebbe fatto di tutto per vederlo felice ora che finalmente poteva esserlo. Doveva stare attento però: Hermione non doveva intuire chi fosse il mittente delle lettere. Prese le lettere, si armò di coraggio e pazienza e andò in biblioteca, dove le sistemò facendo un taglia e cuci.
 
Circa un paio d’ore dopo, rileggendo il suo lavoro, si complimentò con se stesso per l’ottimo risultato ottenuto.
Anche se doveva ammettere che le lettere erano state scritte benissimo, aveva solo dovuto eliminare il nome di Draco, scritto almeno un centinaio di volte, e mettere qualche virgola o qualche punto.
Soddisfatto, aveva risposto tutti i fogli nella sua borsa e si era diretto in Sala Grande pronto per la prima parte del piano.
 
Seduto al suo posto, aveva la visuale di tutto il tavolo dei Grifondono e soprattutto poteva vedere la Granger in faccia. Poco dopo Draco fece la sua comparsa ammutolendo come sempre tutta la Sala, Blaise lo osservò per capire cosa avrebbe fatto. Come immaginava, Draco fece scorrere lo sguardo lungo il tavolo rosso oro fino a fermarsi sulla Granger che non lo degnò nemmeno di uno sguardo, intenta a parlare con il suo vicino. Blaise vide lo sguardo dell’amico prendere vita alla vista di Hermione e spegnersi immediatamente quando lei non lo guardò. Non credeva ai suoi occhi, la situazione era andata ben oltre l’attrazione fisica, quello sguardo non gridava sesso ma amore. Anche con un esame poco approfondito, che non era da lui, era riuscito a distinguere chiaramente quel sentimento negli occhi dell’amico.
Bene, Draco voleva la Granger? E la Granger avrebbe avuto!
 
Mentre formulava quel pensiero, Draco si sedette accanto a lui con il suo solito sguardo impassibile lasciandosi sfuggire un lieve lamento che attirò la sua attenzione.
<< Draco che succede? Draco? >> ma quest’ultimo era totalmente assente mentre stringeva tra le mani un bicchiere di succo di zucca. Così gli assestò una poderosa gomitata nelle costole facendolo tornare sulla terra.
<< Cazzo Blaise!  Che hai oggi?>>
<< Io? Guarda che quello assente con lo sguardo perso nel vuoto o meglio di là della sala- e indicò con un cenno del capo la tavolata dei Grifondoro - sei tu, non io! >>.
<< Blaise ti sei bevuto il cervello per pranzo? Di grazia, dimmi il perché dovrei guardare il tavolo di quegli. Quegli... insomma di quelli! >> aveva risposto, accompagnando la frase con una faccia disgustata.
<< Ah questo, amico mio, dovresti dirlo tu a me, in fin dei conti sei tu che li fissi … >> e con un sorrisino enigmatico si alzò per andare via.
 
La situazione era più critica di quanto pensasse, doveva agire e subito. Così per il resto della giornata Blaise seguì il suo amico come un’ombra finché entrarono in biblioteca dove, guarda caso, c’era anche il sogno proibito di Malfoy.
Finalmente poteva vedere se anche lei aveva un qualsiasi tipo d’interesse verso quella serpe del suo amico, fosse anche solo l’intenzione di maledirlo, cruciarlo o qualsiasi cosa!
 
Blaise si era seduto di proposito al tavolo di fronte a lei ignorando il sopracciglio inarcato di Draco che gli stava comunicando silenziosamente di alzarsi e di trovare un altro tavolo, quando Hermione alzò lo sguardo dal libro e lo salutò con un sorriso. Draco seguì tutta la scena stupito e si girò verso di lui fulminandolo con lo sguardo. Blaise ne era compiaciuto: quello sguardo assassino la diceva lunga sui suoi sentimenti e in quel momento erano gelosia e invidia allo stato puro!  
 
Studiavano da un po’, Draco totalmente immerso nella lettura di un tomo di Incantesimi ignorava completamente la ragazza seduta di fronte a lui; Blaise faceva lavorare senza sosta il suo cervellino cercando un pretesto per attirare l’attenzione di Hermione, quando quest’ultima improvvisamente lo chiamò.
<< Zabini scusa se ti disturbo, mi servirebbe il libro di Trasfigurazione che stai leggendo >>, questa era un’occasione da prendere al volo, poteva far parlare o meglio cercare di far parlare quei due!
<< Certo Granger ma visto che ci siamo facciamo uno scambio equo … ti do il libro se mi dai alcune delucidazioni su questo incantesimo – indicò un passaggio del testo- se ti sta bene siediti >>. Draco, che aveva seguito tutto di sottecchi, alla parola “siediti” alzò la testa di scatto, pronto per dire qualsiasi cosa, ma era rimasto a bocca aperta nel vedere Hermione sedersi accanto a Blaise e iniziare a spiegargli il passaggio richiesto.
 
Mentre quei due continuavano a parlare Draco, si era perso ascoltando la voce della ragazza.
 
Per essere la voce della Mezzosangue non è male, è dolce, musicale, sembra una carezza.
Merlino ma che diavolo vado pensando? E’ la Granger, l’amica dello Sfregiato.
Ha una bella voce!
Basta Draco riprenditi è una voce come un’altra, né più né meno!
 
Così, sforzando il cervello, tornò a concentrarsi sul compito di Incantesimi mentre il suo amico e la Mezzosangue continuavano a discutere sulla trasfigurazione di un certo animale.
 
Blaise da buona Serpe continuava a parlare dell’incantesimo ma allo stesso tempo osservava tutti gli atteggiamenti di Hermione pronto a cogliere qualsiasi segnale che lo avesse ricondotto a Draco. Fu così che, dopo quasi mezzora di nozioni e appunti, vide lo sguardo di Hermione posarsi sul suo amico. Stranamente non era il solito sguardo truce, sembrava incuriosito e perplesso. Beh era anche normale, in tutto quel tempo nessuna offesa era uscita dalla bocca dell’amico quindi Hermione era un tantino scioccata dalla situazione ed effettivamente lo era anche Blaise. Almeno una cosa era certa: se Blaise aveva ancora dei dubbi su quello che provava il biondino per la Grifondoro, la totale mancanza d’insulti li aveva cancellati. Draco provava qualcosa di forte per Hermione, ora il problema più grande era capire cosa lei pensasse di lui.
Con questo scopo Blaise aveva seguito lo sguardo di Hermione e le aveva sorriso.
<< Non preoccuparti è Malfoy >> disse sussurrando per non farsi sentire dal soggetto della discussione.
<< Sei sicuro? Non è che qualcuno l’ha accidentalmente maledetto? >> rispose Hermione sempre sussurrando e sghignazzando.   
<< Da quando Hermione Granger è sarcastica? No, tranquilla credo solo stia maturando… >>
<< Eh? >> ma Blaise aveva sorriso con sguardo di chi la sa lunga, e preferisce tacere.
<< Ad ogni modo capirai col tempo >>
<< Zabini che vuoi dire? Da come parli, sembra che da oggi dovrò aspettarmi degli attacchi frontali invece che alle spalle come sempre! >>.
<< Oh no, no. Niente del genere! Credo solo che ci saranno meno insulti. Anche se ogni tanto sta certa che arriveranno, ma ricorda che non saranno voluti… >>.
<< Merlino, sei un enigma vivente! Comunque Malfoy ultimamente è strano. - Blaise l’aveva guardata interrogativamente- si me ne sono accorta: sai, combattendo in guerra si deve stare attenti a tutto e non ho ancora perso l’abitudine. Forse hai ragione, sta cambiando e spero in meglio: ormai la guerra è finita e lui dovrebbe prendere esempio da te e dal resto della scuola. Rivalità e i pregiudizi portato solo dolore e morte, è ora che impariamo a superarli! >>.
<< Wow Granger, dovresti fare magisprudenza!Un’arringa perfetta. Scherzi a parte qualcosa sta cambiando anche in lui ma non credo riuscirà a fare il primo passo, quindi metti in pratica ciò che mi hai appena detto e dagli una possibilità. >>.
<< E cosa dovrei fare?Non posso andare da lui e parlargli come se nulla fosse … Ci siamo odiati per sei anni! >>.
<< Niente di più semplice!So che l’ultima pozione di Lumacorno ti ha dato qualche problema, quindi perché non approfittare di quest’occasione e iniziare a parlargli?Dai ci sono anch’io non dovrebbero esserci problemi! >>.
Hermione lo guardò dubbiosa. Non era sicura e tanto meno entusiasta di iniziare una conversazione con l’unica persona in tutta scuola che l’aveva offesa e denigrata per ben sei anni. In ogni caso, non poteva rimangiarsi il discorso fatto a Blaise, così fece appello a tutto il famoso coraggio Grifondoro e valutando i pro e i contro della situazione decise che voleva provarci. In fin dei conti tutti meritavano una possibilità e Draco quando erano stati catturati e portati a Malfoy Manor aveva cercato di proteggerli dicendo di non riconoscerli. Così annuì, pronta a una nuova sfida.
 
Blaise aveva attirato l’attenzione dell’amico che fortunatamente era ancora perso nei suoi pensieri e non aveva sentito niente, convinto che stessero ancora parlando di trasfigurazione.
<< Senti, Hermione ed io avremmo bisogno di un tuo piccolo aiuto in pozioni e prima che tu possa rifiutare: ricorda cosa ci siamo detti all’inizio dell’anno! Quindi, potresti spiegarci l’ultima pozione che abbiamo studiato? >> detto questo, Blaise sorrise ma solo con le labbra: gli occhi erano rimasti freddi e seri, come monito a non contraddirlo.
 
Draco rimase letteralmente senza parole ma si riprese subito ricambiando, anzi raddoppiando lo sguardo glaciale che gli aveva lanciato l’amico.
 Effettivamente Blaise aveva ragione. All’inizio dell’anno avevano parlato e avevano concluso che era un loro dovere cercare di recuperare tutto il male fatto negli anni passati: magari non sarebbero diventati amici del Magico Trio ma sarebbe stato giusto appianare le divergenze fino a comportarsi in modo civile. E c’era da dire che con Potter stranamente ci stava riuscendo, quindi era giusto provare anche conlei.
<< Mmhff … Che cosa non avreste capito del Veritaserum? >> chiese stampandosi un ghigno di derisione alla Malfoy in faccia.
 
Va bene essere civili ma sono sempre un Malfoy.
Certo come no … hai messo la maschera solo perché sei un Malfoy …
Non centra niente il fatto che finalmente parlerai conlei senza insultarla vero?
No, sono un Malfoy ed è giusto ricordarlo! Lei non centra assolutamente!
 
<< Per quel che mi riguarda tutto! >> rispose Blaise e c’era da aspettarselo, per tutta la lezione aveva amoreggiato schifosamente con Pansy senza prestare minimamente attenzione. Quello che lasciava perplesso Draco era il fatto Hermione avesse bisogno di aiuto poiché era brava quasi quanto lui.
<< E tu Granger? >> Hermione lo guardò di sottecchi, per poi arrossire leggermente.
<< I … io credo … credo avere dei problemi con la parte finale >> sorrise intimidita.
Così Draco si mise a spiegare dall’inizio tutta la pozione per poi arrivare alla parte finale e spiegarne con cura tutti i passaggi.
 
In realtà, Blaise la lezione la sapeva già… ma aveva bisogno di vedere quei due interagire per cercare di capire se ci fosse una qualsiasi alchimia. Per questo aveva detto di spiegare dall’inizio. E ora guardando come Draco stava spiegando con particolare dovizia i vari passaggi finali della pozione e Hermione che lo ascoltava rapita, aveva finalmente trovato ciò che cercava: tra quei due c’era qualcosa di forte!Bisognava solo tirarlo fuori, e chi meglio di Blaise poteva farlo? Sì, aveva deciso. Il giorno seguente la Grifondoro avrebbe ricevuto la sua prima lettera d’amore da uno sconosciuto!
 
 




ANGOLINO:
Eccomi qui, questa volta con una long. Se vi va ditemi che ne pensate!
 
  

  
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