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Autore: rossanasmith    06/06/2006    7 recensioni
Chi sono io? sono Petunia Evans. E questa è la mia storia
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Petunia Dursley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Petunia

 

Petunia

 

 

 

Chi sono io?

Sono Petunia Evans.

E voglio raccontarvi la mia storia.

Sono nata nel 1959, in Inghilterra, da Hanry e Rose Evans.

Sono sempre vissuta, da quando sono nata, nel piccolo paesino di Little Winghing, al numero quattro di Privet Drive.

Mi è sempre piaciuta la mia casa, linda, piccola, pulita, ordinata. É sempre stata il mio nido,lì dentro mi sento protetta.

La mia famiglia era normale; il mio papà era un professore, gentile, colto, affettuoso, simpatico.

La mia mamma , invece, era una casalinga: buona, premurosa, gioviale, allegra. E bravissima in cucina.

Poi c'era lei.

Lily.

Lei era la mia unica sorella.

E io le volevo un bene dell'anima.

Lily è nata nel 1960, ed avevamo un anno di differenza. 

Potete considerarlo strano,ma mi ricordo ancora il giorno in cui l'ho vista la prima volta: era un pulcino, un piccolo pulcino dai capelli rossi e gli occhi verdi, un pulcino con la pelle d'alabastro. Lily, giglio, era un nome adatto al suo candore.

Siamo cresciute stando sempre insieme.

Ho iniziato a frequentare una normale scuola materna, e con me c'era sempre lei, nella mia stessa classe:aveva saltato un anno, perchè era molto dotata. Ed io ero felice.

Così giungemmo insieme a delle normalissime scuole elementari,sempre insieme, e lì mi feci un sacco di amici, che mi riempivano la vita. E tutte le mie impressioni, le mie considerazioni le facevo a lei. 

Eravamo unitissime, come due gemelle, anche se non ci somigliavamo affatto:lei bella,dai folti capelli rossi, i suoi occhi due smeraldi; io alta, dinoccolata, dai capelli normalmente marroni, troppo magra, dal mento cavallino, l'unica cosa di cui andavo fiera erano i miei occhi, neri come l'ebano: insomma non ero proprio una bellezza, ma a me non importava niente, perché adoravo la mia piccola sorellina, era la mia migliore amica. Ridevamo, scherzavamo insieme, prendevamo in giro le ragazzine che ci stavamo antipatiche.

l mia prima cotta l'ho presa a dieci anni: ero innamorata del cantante  a mio parere più bello del mondo, Silver Gilded. Le sue canzoni mi facevano sognare. Ricordo ancora tutti i pianti che feci, quando sulle riviste venne pubblicata la notizia del suo matrimonio.

All'età di undici anni,i miei orizzonti si sono allargati: mi iniziavano ad interessare i ragazzi, i vestiti, il mio aspetto; il mio mondo si è allargato, ma il posto d'onore in tutto questo lo occupava sempre la mia piccola Lily.

Eravamo legate da un legame indissolubile.

 il mio papà ci chiamava ' i miei fiorellini '

Finché un giorno il legame tra i due fiorellini è appassito.

É stato nel 1971.

Quel maledetto Luglio del 1971.

Mi ricordo ancora tutto chiaramente: lei ed io stavamo parlando di Mark Honsdame, appollaiate su divano in camera nostra, e del fatto che io lo amassi da impazzire mentre a lui piaceva Lily. Lei mi rassicurava, dicendomi che non le piaceva,che l'altro giorno aveva visto alla stazione dei pullman un ragazzo con gli occhiali molto carino, che lo aveva seguito fino a che non era stranamente scomparso nel nulla, e che era rimasta affascinata perché non sembrava uno dei soliti ' faccia da patate ' che popolavano il nostro quartiere e che a me piacevano tanto.

Finché uno strano gufo con una lettera legata alla zampa ha picchiato con il becco contro la nostra finestra.

Un gufo in pieno giorno?strano!

Guardai Lily. Ma la sua espressione era strana. Il suo viso si era rabbuiato.

Contemporaneamente,anche mamma salì tutta agitata al piano di sopra, sventagliando una lettera diretta a mia sorella.

Che cosa stava succedendo?

Così lei andò all'ultimo cassetto del suo comodino, e tirò fuori altre  lettere tutte uguali: tutte portavano un'intestazione di uno strano posto di nome Hogwarts.

All'improvviso saltarono fuori tutte cose strane: scuola di stregoneria, sette anni, maghi, streghe, lettere , gufi, poteri magici, libri di incantesimi, paiolo magico, Diagon Alley, bacchette, mantelli: nel modo più brutale possibile venni a sapere che mia sorella era una strega, che era stata ammessa ad una scuola di magia chiamata Hogwarts, che le lettere le arrivavano già da giugno, da quando aveva compiuto undici anni, e che praticamente lei tutto questo già lo sapeva.

Pensava fosse uno scherzo, ma lo sapeva.

E non mi aveva mai detto niente.

Lei, la mia sorellina, la mia unica confidente, la persona a cui avevo confidato tutti i miei più intimi segreti, mi aveva nascosto una cosa del genere.

E in quel momento qualcosa dentro di me si ruppe.

Da quel giorno persi tutto: la mia migliore amica, la mia confidente, mia sorella.

Insieme a tutto ciò, persi anche i miei genitori: ora tutte le attenzioni erano per lei, lei, la streghetta. Lily aveva bisogno ora come non mai di loro, delle loro attenzioni; Lily era speciale.

Io no.

Io ero assolutamente normale, ero grande,vaccinata.Non avevo bisogno delle loro attenzioni. Ora c'era solo Lily per loro.

Da quel giorno mi chiusi, come un riccio. Diventai scontrosa, acida, aspra: quello che mi faceva più male era che Lily non si preoccupava minimamente di me e dei miei sentimenti. Non pretendevo delle scuse per essersi comportata male, ma almeno delle spiegazioni.

Solo quando ne ebbe abbastanza di loro si ricordò di me cercò di parlarmi, ma la ignorai. E questa fu la prima volta di una lunga serie.

A confessarlo, avevo anche molta paura: che cos'era la magia, da dove saltava fuori questo nuovo mondo che aveva sconvolto la mia vita più di quella di mia sorella? E se fosse stato male tutto questo?

Basta, per farla breve arrivò quel maledetto primo settembre .I miei genitori mi trascinarono a King's cross Station, per salutare quella che non consideravo più mia sorella; e lo feci in modo freddo, perchè, lo ammetto, ero rimasta delusa, e il tarlo dell'invidia si era insinuato dentro di me.

E così suscitai anche la delusione dei miei, che non accettavano questa mia ostilità verso di lei.

Da quel momento, il mio mondo, come lo avevo progettato cambiò. Non avremmo frequentato la scuola insieme, non saremmo maturate insieme. Lei avrebbe frequentato altre persone, allargato i propri orizzonti, avrebbe trascorso la maggior parte del tempo in quella stramba scuola di pazzi, e mi avrebbe dimenticata.

e così fu.

L'ano 1971-72 per me fu diverso da tutti gli altri: mi trovai da sola, e dovetti cercarmi nuove amiche e nuove confidenti; improvvisamente gran parte dei ragazzi che conoscevo iniziò ad ignorarmi, e mi resi conto che stavano intorno a me solo per avere qualche chance con Lily, del resto, lo sapevo benissimo di non essere bella,con lo sviluppo poi ero diventata ancora più alta, magra e dinoccolata, ma la cosa , con mio stupore, non mi creava alcun problema: tutto scivolava su di me come l'acqua, e mi resi conto di non aver bisogno di nessuno, anche se a volte avevo dei momenti di sconforto.

Frequentai una normale prima media, finché venne l'estate, e con l'estate anche lei.

Tutto l'affetto dei miei genitori che avevo riconquistato, svanì. Tutti si preoccupavano per lei, a nessuno importava più di Petunia  e dei suoi problemi.

Lei tornava da un mondo sconosciuto e tutto nuovo, e si prendeva tutte le attenzioni.

Iniziava a fare cose orribili, come trasformare le mie tazze da tè preferite in topi.

Provò anche  a riavvicinarsi a me, ma io la tagliai fuori. A volte la feci soffrire, la feci piangere, ma non mi importava. Quando io piangevo, con me non c'era mai stato nessuno.

Fortunatamente giunse di nuovo il primo Settembre, e lei tornò di nuovo in quella che osava chiamare scuola

Anche l'anno del 1972-73 passò abbastanza bene, oramai me la cavavo benissimo da sola.

Potevo dire persino di essere felice di nuovo. A lei ormai non pensavo quasi più. Avevo molti amici normali, uscivo, ero discretamente brava a scuola, mi divertivo.

Purtroppo giunse di nuovo l'estate, e i soliti problemi. Ma oramai, a tredici anni, non mi importava di niente e di nessuno. Ero persino troppo matura per la mia età. Adoravo le cose normali, desideravo stare con persone normali. Iniziai ad essere sprezzante nei confronti di mia sorella, ma in fondo speravo che mi volesse ancora un po' di bene, perchè anche io, in fondo al mio cuore, le volevo bene.

Durante l'anno 73-74, a quattordici-quindici anni, si formò il mio carattere, e con esso la mia avversione nei suoi confronti e nei confronti della magia. Forse perchè ai miei genitori arrivavano continue lettere da lei e a me no, forse perchè il ragazzo che mi piaceva , Bud Lilidian , aveva conosciuto lei durante l'estate e se ne era innamorato, forse perchè si era dimenticata del mio compleanno, e mi aveva spedito una formale lettera di scuse una settimana dopo,forse perchè la mamma tentava di convincermi a fare la pace.

Iniziai ad odiare tutte le cose che riguardavano questi due mondi tanto diversi dal mio, a bruciare le lettere che avevi iniziato a spedirmi sotto suggerimento di mamma e papà.

L' odiavo, l' invidiavo, avevo paura.

Lei era bella, era una strega, avevi mille opportunità,mille amici, tutti la ammiravano, la amavano,aveva le attenzioni di mamma e papà.

Durante l'estate del 1975, le cose peggiorarono: lei  occupava tutto, tutti erano per lei, tutti volevano vederla, tutti erano orgogliosi di lei. Saltava fuori con le sue storie meravigliose, le descrizioni,  i suoi interminabili discorsi su un certo tizio strano come quelli della sua risma che le dava continuamente fastidio che chiamava sempre ' quel Potter ', che a detta sua odiava, ma di cui sotto sotto, e forse me ne ero accorta solo io, era innamorata, i suoi esami. E la gelosia cresceva dentro di me, insieme alla nostalgia del tempo in cui andavamo d' accordo; ma non sarei stata io a fare il primo passo, perchè era stata lei quella che aveva sbagliato per prima.

Fu un mercoledì, quando mia madre mi rifiutò il permesso di uscire con i miei amici perchè Lily aspettava degli ospiti,quelle persone strambe come lei, che frequentavano quella scuola di pazzi, che la mia rabbia esplose,la chiamai mostro,insulto alla natura, e sputai fuori tutto il veleno che avevo in corpo; e alla fine scappai di casa.

Fu quella sera che conobbi Vernon .

Ci incontrammo nel parco , alle altalene.Anche lui aveva litigato con la sorella.

Non era un ragazzo molto bello, ma seppe tirarmi su il morale.Iniziammo a chiacchierare come buoni amici,  e scoprii che avevamo molti interessi in comune.

Lui studiava a Snobkin, una scuola che avevo sempre ammirato

E così diventammo ottimi amici.

Ogni sera in cui ero giù di morale, lui veniva da me e mi consolava.

Mi fidavo di lui, con lui mi sentivo protetta: giunsi perfino a confidargli la natura di mia sorella, e lui come me ne era inorridito, e come me iniziò a disprezzare quella gente.

Insomma, Vernon Dursley era come me, con lui mi sentivo bene, potevo confidargli tutti i miei pensieri, era una sorta di fratello maggiore.

Era uno dei pochissimi ragazzi che era venuto da me per come ero, non solo per conoscere mia sorella, e mi affezionai molto a lui

Finché, un bel giorno, me ne innamorai.

Era la sera del primo Giugno 1976 quando ci mettemmo insieme, lui mi chiese di essere la sua ragazza mentre eravamo seduti in mezzo alle Petunie. Fu estremamente romantico.

Ormai i rapporti tra me e Lily non esistevano più.Iniziai a diventare aggressiva contro di lei, ad odiarla.

Lei era sparita dalla mia vita, ma a me non importava , perchè avevo il mio Vernoncino al caramello glassato con me.

A Marzo del 1977 lo presentai a mamma e papà, che lo accettarono normalmente, con la loro gentilezza, anche se non ne erano poi così entusiasti.Ma comunque, furono felici per me, perchè in fondo mi volevano bene.

Passai dei mesi fantastici con il mio torroncino allo zucchero filato rosa, finchè non venne l'estate che si portò dietro anche lei.

Durante quei tre mesi, giunsero a casa molte lettere da quel James Potter, che mia sorella, anche se faceva finta di essere furiosa o infastidita, leggeva avidamente, e poi rimaneva con lo sguardo perso per ore. Ma questo non mi interessava più di tanto.

Quell'estate iniziarono ad arrivare quelle persone strane a fare visita a Lily, e credo che fra questi si imbucasse anche quel tizio, perchè spesso la sentivo urlare- Potter! come hai osato venire a casa mia!-. Quella ragazza mi stupiva. Sapeva fingere benissimo.

Come avevo previsto, a Natale del 1977 Lily ci portò a casa quell'orribile ragazzo, che a quanto capii era il suo fidanzato.

Ad essere carino lo era, ma era molto antipatico, sbruffone e faceva delle battute che non mi piacevano affatto contro me  e il  mio Vernon, soprattutto per difendere lei dai miei attacchi di rabbia.

E inoltre, quando c'era lui succedevano sempre cose strane.E io e Vernon avevamo paura che ci potesse accadere qualcosa.

Mamma e papà, invece, furono molto entusiasti di lui. Rimasi molto delusa e offesa, perchè non furono così allegri quando presentai loro il mio Vernon.

Finalmente, venne il 1978, e io, a diciannove anni, finii la scuola. Purtroppo, anche lei finì la scuola, e le sue visite, insieme a quelle del suo ragazzo, si fecero sempre più frequenti. Parlavano sempre di cose strane; mi ricordo che una volta quell'orribile ragazzo le raccontò di un certo luogo chiamato Azkaban , che era una prigione dove rinchiudevano quei pazzi, che era custodito da esseri detti Dissennatori. Pensai che ce ne doveva essere molta di gente come loro in quella prigione, che immaginavo come un manicomio.

Fu in quest'anno che iniziarono a giungermi delle lettere da un certo Albus Silente, che mi parlavano della  difficile situazione che il loro mondo stava per affrontare, degli imminenti pericoli, di un certo pazzo chiamato Voldemort, di esseri malvagi chiamati Mangiamorte,e del fatto che non solo mia sorella e il suo ragazzo , ma tante altre persone, erano entrati a far parte di un'organizzazione chiamata ' l'ordine della Fenice ', e sul fatto che erano tutti in pericolo.

Decisi di ignorarle, in fondo, cosa me ne importava? io ero felice, quelli erano problemi loro.

Ma poi, quando Silente mi accennò che forse ci sarebbero stati pericoli anche per la famiglia di Lily, e quindi anche per me, mamma e papà, decisi di iniziare una corrispondenza con quel tizio, dove mi venne spiegata la situazione.

Inutile dire che ero estremamente spaventata, ma per fortuna quello scambio di lettere finì quello stesso anno.

Intanto, avvenimenti più rosei mi attendevano. A Ottobre di quello stesso anno, all'età di 19 anni, Vernon mi chiese di sposarlo. Io felicissima dissi di sì, e facemmo una piccola ma bella festa di fidanzamento. L'unico neo fu l'assenza di mia sorella e del suo ragazzo, che  Vernon non aveva voluto assolutamente invitare, nonostante le proteste dei miei genitori. Ma in fondo fu meglio così. Non volevo che accadesse nulla di strano.

Io e Vernon ci sposammo nel 1979, in una splendida giornata di Marzo. Fu una cerimonia perfetta, e questa volta fummo costretti ad invitare anche lei e quell'orribile ragazzo.

Basta. Andai in viaggio di nozze lungo i fiordi Norvegesi, e tornai ad Aprile a casa.

Fu un bellissimo periodo, perchè le attenzioni erano nuovamente tutte per me, la sposina.

Purtroppo, anche questo momento di ' gloria ' finì: il Maggio dello stesso anno, anche James Potter chiese a Lily di sposarlo, e un mese dopo i due si sposarono. Confesso che fu una bella cerimonia, ma fui sconvolta e scandalizzata per la presenza di moltissimi pazzi provenienti da quel mondo di pazzi.

 E poi venne Ottobre. E con esso, scoprii di essere incinta di Diddy. Non posso descrivere la gioia di quel momento e dei mesi a venire.

Purtroppo, anche questa volta venne lei, a sottrarmi un momento che doveva essere tutto per me: un mese dopo, a Novembre, scoprì di essere incinta anche lei, di quello che poi sarebbe stato mio nipote Harry Potter.

Il 1980 fu un anno difficile, rischiarato solo dalla nascita di Dudley.

Ad aprile, purtroppo, morirono entrambe i miei genitori:un incidente d'auto, provocato in circostanze inspiegabili.

Sospettai fortemente che fosse colpa della magia, anche se non lo confidai mai a nessuno; sapevo che forse quell'incidente era stato causato da Lord Voldemort, poichè molti molto simili se ne susseguirono.

Forse quello fu l'unico periodo in cui Lily ed io ci ravvicinammo.

A maggio dello stesso anno, lei se ne andò ad abitare in una cittadina un po' distante, Godric's Hollow, ed io rimasi a Privet drive.

Un mese dopo, nacque il mio Diddino. Era bellissimo, paffutello come il suo papà, con i capelli come i miei.

Con la nascita di Diddy tutta la mia vita prese una piega diversa, ormai facevo la mamma a tempo pieno.

Un mese dopo, nacque anche il figlio di Lily,che io non andai a trovare.

Fu a Dicembre dello stesso anno che tornarono ad arrivarmi delle lettere.

Era sempre quell'uomo, Silente.

Ma questa volta il suo tono era più allarmato e preoccupato.

Mi parlava di una certa profezia, del pericolo mortale che tutti stavano correndo, del fatto che avrei dovuto stare molto attenta e proteggere la la mia famiglia.

Con riluttanza, intrapresi una nuova corrispondenza.

Avrei voluto ignorarlo, c'era qualcosa che mi spaventava, e anche se avevo creduto di poter seppellire i miei sentimenti,sentivo una certa angoscia quando Silente mi parlava del pericolo mortale che Stavano correndo mia sorella e la sua famiglia. Sarebbero potuti morire, se loro non fossero riusciti a proteggerli.

E così fu.

Il 1981. Venni a sapere che mia sorella e la sua famiglia si stavano nascondendo, e che forse sarebbero riusciti a scamparla.

 

31 Ottobre 1981

Ho saputo che mia sorella e suo marito sono morti un'ora fa. La sua ultima frase è stata  ' uccidi me, piuttosto, ma lascia stare Harry '.

Non avrei mai pensato che sarebbe finita così. In un momento davanti ai miei occhi sono passate tutte le immagini della mia vita con lei.

A volte penso che tra noi sarebbe potuta andare diversamente, che abbiamo sbagliato.

Avrei potuto conoscerla meglio, lei e suo marito.

 Ma ora è troppo tardi per tornare indietro.

Raccontando la mia storia, mi accorgo che nonostante abbia rotto il nostro rapporto, la mia vita è state sempre legata alla sua.

E ora tocca a me.

Harry.

Il fagottino che ora è tra le mie braccia.

Il colpevole  della sua morte.

Si sarebbe potuta salvare, ma ha scelto di morire.

Il suo ultimo ricordo, il frutto del suo sacrificio.

Il sacrificio, che a quanto è spiegato in questa lettera, ha salvato il mondo magico.

Mia sorella, con la sua morte, ha salvato il mondo magico.

Solo ora mi sembra di ricordare quanto era buona e gentile con me, Lily.

Abbiamo sbagliato tutto.

Ho sbagliato tutto.

Ora devo proteggere Harry. Nelle sue vene scorre il sangue di Lily, e finché e con me, che pure ho lo stesso sangue di Lily, è al sicuro.

Chiunque pensa che io sia acida e crudele, ma nessuno ha mai considerato il mio punto di vista.

Questo lo faccio per te sorellina, perché nonostante tutto non ti ho dimenticata.

Chi sono io?

Sono petunia Evans.

E questa è la mia storia.

 

***

Ok, fa schifo lo so....ma mi è venuta ieri sera tutta di getto!!! incredibile!! che ne dite di lasciare una piccola recensione???x favore, non fatemi soffrire...dedicato a tutte le persone il cui punto di vista non viene preso in considerazione

  
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