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Autore: ViKy_FrA    26/09/2011    3 recensioni
"Questa è blasfemia! Questa è pazzia!"
"Pazzia? QUESTA. E'. DRAPPLE!"

Una relazione contrastata, segreta, vergognosa. L'impossibilità di stare insieme. E il padre di Draco che è meglio non lo venga a sapere - tanto per cambiare un po'. Questa è una drapple.
(No, vi state ancora chiedendo chi è il nuovo personaggio??? Drapple!!!)
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Lilith




Funky gallo, come sono in ballo questa sera
Ho voglia di sudare, sono più goloso di una mela
(Zucchero, Per colpa di chi)


Svegliarsi madido di sudore nel cuore della notte, le lenzuola in disordine, il cuscino scaraventato lontano, le tende del baldacchino tirate. L'hai sognato ancora, non puoi farci nulla. L'hai sognato questa notte, come la precedente, e quella prima ancora; come lo sognerai di nuovo la prossima, e poi quella dopo ancora. Hai provato a levartelo dalla testa, hai provato a non pensarci, hai provato a distrarti, ma non è servito a niente.
Se tuo padre lo venisse a sapere...
E' un segreto torbido che custodisci nei tuoi pensieri. C'è un qualcosa di straordinariamente sensuale ed eccitante in tutto questo: il fascino del proibito, dell'ombra, dell'inconfessabile. Ti attrae, non puoi negarlo. Lui, e tutto ciò che di sconcio immorale vergognoso lui porta con sé.
Questa è blasfemia. Questa è pazzia.
E' l'alba e i tuoi compagni di stanza dormono ancora. Sgusci fuori dal letto in direzione del bagno perché mai vorresti essere sorpreso in queste condizioni. E mentre speri che il getto freddo della doccia si porti via il sudore e i sogni indecenti, dalla tua mente lui non vuole andarsene.
Lui, il frutto proibito.

***


E con la faccia pulita cammini per strada mangiando una mela coi libri di scuola
Ti piace studiare, non te ne devi vergognare
(Vasco Rossi, Albachiara)


Era un'inutile giornata come le altre, resa solamente più irritante dai controlli di routine in infermeria. Malgrado l'aperta antipatia reciproca che Slytherin e Gryffindor non mancavano mai di esternare - non che con le altre case ci fosse maggior feeling da parte dei pupilli di Salazar -, i professori puntualmente non mancavano mai di associarli: lezioni, uso del campo da Quidditch, rituali visite mediche.
Se non altro, almeno in quel caso, se fosse scoppiata una rissa si sarebbero già trovati in un luogo consono alle cure.
In fila con gli altri ragazzi maschi del sesto e settimo anno, Draco si guardava in giro con fare estremamente irritato, fingendo di ascoltare le battute dei compagni. Durante uno scoppio di risa a cui si unì per puro riflesso, il suo sguardo cadde dall'altro lato della sala, dove erano i fila i ragazzi Gryffindor. Harry Potter stava chiacchierando coi suoi insulsi compagni di casa, addentando di tanto in tanto una mela.
Una mela tonda, soda e lucida, nella quale i suoi denti bianchi affondavano senza pietà. Una mela rossa, simbolo del peccato.
Lo guardò addentarla, un morso dopo l'altro, prima i denti e poi le labbra, guardò quella buccia rossa che pian piano spariva - spariva dentro quella bocca.
Fu l'inizio di tutto.
Quando ne rimase solo il torsolo, Potter parve finalmente accorgersi di quello sguardo fisso su di sé. Agitato, imbarazzato, accalorato, Draco si voltò, nascondendo il viso alla vista dell'altro.

I risultati delle analisi vennero recapitati a ogni singolo ragazzo qualche giorno dopo. Draco aprì la sua busta distrattamente mentre si dirigeva all'aula della lezione successiva. Con la mano destra spianò per bene la lettera sulla pila di libri che il braccio sinistro sosteneva. Scorse con gli occhi distratti tutti i valori finché non si arrestò su uno in particolare.
Non poteva essere.
Le viscere gli si contrassero all'idea che la stessa lettera stava viaggiando in quel momento verso la scrivania di suo padre. Ricordare di aver compiuto i diciassette anni e che quindi per quell'anno i risultati venivano resi noti a lui solo, però non fu di consolazione.
Sconvolto, Draco alzò lo sguardo sul corridoio solo per vedere Potter appoggiato al davanzale di una finestra. Attorniato da ochette starnazzanti, di nuovo chiacchierava con leggerezza, di nuovo teneva tra le mani una mela. Verde. Come la bile che Draco stava ingoiando.
Con un gesto di stizza cambiò strada allungando il suo percorso verso l'aula. Non aveva la minima intenzione di passargli davanti.

Una grigia mattinata qualsiasi, dopo l'ennesima notte qualsiasi passata tra sogni che al risveglio svelavano solo la crudeltà degli incubi, Draco fissava stanco e assonnato la Sala Grande senza vederla davvero. Figure piatte e colori neutri gli passavano davanti agli occhi senza essere registrati, finché due lunghi tavoli più in là non spiccò un bel colore giallo.
Il bel colore giallo di una mela tondeggiante tra le maledette mani di Potter. Un colore allegro, vitale, opposto a tutto ciò che in quel momento turbinava dentro di lui.
Draco provò l'istinto deleterio di alzarsi, affrontare l'intero tavolo Gryffindor e strappare di mano a Potter quella dannata mela.
Come poteva? Come poteva andarsene in giro per la scuola addentando frutti proibiti come se nulla fosse?
Harry era Eva. Eva, la mela, almeno l'aveva mangiata.
Draco era Lilith. Lilith, che non aveva mai nemmeno visto l'Eden, che era stata sedotta dal serpente senza bisogno della promessa di un frutto proibito.
Era scritto a chiare lettere nella pergamena coi risultati delle analisi, gelosamente nascosta nel doppio fondo del baule, in camera.
Suo padre non doveva venirlo a sapere.

               Allergie:
               Betulla - tipicamente riscontrata nei soggetti in età prescolare
                              si sconsiglia il contatto e/o l'assunzione di tali sostanze.

               Intolleranze alimentari:
               Pesca - tipicamente riscontrata nei soggetti in età prescolare
               Mela - tipicamente riscontrata nei soggetti in età prescolare
                              si sconsiglia il contatto e/o l'assunzione di tali sostanze.

Mela.
Bambini.
Draco Malfoy era l'orgoglioso erede di un casato antico di secoli, con una forte tradizione, vasti terreni e notevole fama. Draco Malfoy non aveva punti deboli, crepe dove permettere al nemico di colpire per farlo capitolare. Draco Malfoy era un purosangue, crema della società magica. Draco Malfoy si prendeva tutto ciò che voleva, senza chiedere il permesso nessuno. E lui, da giorni, da quella dannata visita in infermeria, voleva una mela. Tonda, soda, lucida, rossa, verde, gialla.
Quella era blasfemia? Quella era pazzia?
Ma Draco Malfoy era allergico alla mela. Come un qualsiasi poppante.


Una mela al giorno leva il medimago ti torno.
(Saggezza popolare)
Oppure lo fa chiamare d'urgenza perché la tua lingua è grossa come una zampogna.
(Draco Malfoy)







BHA! BUBBOLE!!!

1000 parole esatte includendo le citazioni, escludendo il titolo. Stando a Word.
Ma da dove nasce questa emerita minch... questa particolare fanfiction? Nasce da QUI, da un'intervista a Tom Felton, il quale, dopo aver a più riprese scherzato sulle Drarry, propone di shippare Draco con la sua mela. Drapple, appunto.
Ho scoperto questa cosa vagando a caso sulle pagine di feisbuc: non chiedetemi di preciso cosa dica nell'intervista: il mio inglese è pietoso e capisco solo "drapple" ^^". La cosa mi ha fatto ridere moltissimo, e ho deciso di provare a cimentarmi nel genere!!! XD Volevo far credere fino all'ultimo fosse una Drarry (sì, lo so nell'introduzione parlo già di Drapple, ma qualcuno le legge davvero le introduzioni?), ma forse sono stata un po' troppo seria rispetto al finale. Ditemi voi =) !!!

Anyway, non sono una gran patita dello slash e dello yaoi o dello shonen-ai, se la storia mi piace la leggo indipendentemente da ciò. Di mio se non è esplicitamente dichiarato tendo a figurarmi tutti i personaggi come etero (fanno eccezione Fay e Kurogane di Tsubasa delle CLAMP, le quali non dichiarano mai un accidenti, ma questi due semplicemente fatico a pensarli divisi!). Diciamo che non sono una fangirl di prim'ordine, ecco.
Detto questo, alla fine di sta fic avevo una gran voglia di lanciarmi su una Drarry. Mi sono fatta prendere troppo! XD Chissà se lo farò mai... o se continuerò su questo nuovo mondo delle Drapple!

Dimenticavo! Eva e Lilith! Unico slancio di cultura (insieme al fatto - appena scoperto - che chi è allergico alle mele è facile lo sia anche alle betulle e alle pesche) presente nella fic. La tradizione ebraica e mesopotamica vuole Lilith come l'incarnazione della notte e dei demoni, in antitesi con Eva. Moglie precedente di Adamo, fu scacciata perché faceva quello che voleva lei senza dar retta al marito (women's power! XD). Bè, "antitesi", non è che Eva sia presentata come esempio di virtù, se non altro si riscatta partorendo con dolore e dando origine all'umanità. Lilith invece - soprattutto secondo i Preraffaelliti - passa la vita a correre dietro al serpente. E se volete intendere un doppio senso, intendetelo XD.
Tutto ciò viene da Wikipedia-il-cervello-che-non-ho. Anche se la prima volta in cui ne ho sentito parlare era nel manga di Evangelion (nell'anime lo dicono? lo diranno nei film?), non che citare Evangelion sia fonte di sicura chiarezza e limpidezza... -.-" e chi l'ha seguito sa cosa intendo... -.-"

Sperando di avervi strappato un sorriso, sperando vi faccia piacere farmi sapere se vi è piaciuta o meno, vi saluto! =)
   
 
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