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Autore: Fuuma    06/06/2006    5 recensioni
Non chiamarmi più. Non guardarmi più. Non parlarmi più. Se lo farai… Ti Ucciderò.
Sarebbe stato meglio affondare i propri artigli nel morbido seno di Ichigo e strapparle il cuore personalmente perché, quando lui le disse quella frase, fu perfino peggio. Fu come ucciderla senza neppure averla toccata.
Masaya Aoyama l’aveva lasciata.
Voi non avete bisogno di quell’umana, Mio Signore. Voi avete già me.
Era un sorriso zuccherino di quelli che si trovano solo nei sogni; quando le labbra si posarono sulle sue riuscì per un fuggevole attimo a sentire il dolce sapore del miele e poi, cadde in terra.
Il sorriso di quel piccolo albino aveva il dolce piacere del peccato intriso di veleno.
Smettila di pensare a lui. Non ti merita. Accorgiti di me. Guarda me. Ama me!
Voleva solo abbracciarla. Voleva solo baciarla. Voleva solo far l’amore con lei e rimanere insieme per l’eternità. Voleva solo Amarla…
La sola esistenza di Ichigo Momomiya lo aveva lasciato senza fiato.
Lo sai qual è il tuo più grande difetto? La stupidità. Ecco cosa ti porterà alla morte.
Lo odiava. Provava un’insana rabbia nei suoi confronti ogni qualvolta la sua figura si stagliava davanti a sé. E più lo odiava, più desiderava rivederlo, insultarlo, minacciarlo… sfiorarlo anche solo con lo sguardo…
Kisshu era la sua ossessione.
[RyouxIchigo – MasayaxIchigo – KisshuxIchigo – Masayax??? – Kisshux???]
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: End of Time
Serie: Tokyo Mew Mew
Capitolo: 1 di ?
Rating: Angst
Pairing: MasayaxIchigo inizialmente, poi diverrà una RyouxIchigo e verrà inserita una coppia yaoi.
Note: Ebbene sì, ho casualmente ripreso in mano la fic ed ora la sto addirittura ricorreggendo e sistemando con un italiano più decente, portando un po' di chiarezza.

Fic che avevo in mente da tempo, da quando ho visto un AMV su TMM con la song di McCartney di cui ora non ricordo manco il titolo XD, vabbeh, inizialmente sarebbe dovuta partire proprio con quella song in sottofondo ma poi ho cambiato idea. Ora nelle cuffie ascolto Every Heart del soundtrack di Inuyasha e la trama è un po' cambiata... diciamo piuttosto allungata X3!
Confesso già da subito che tra Ryou e Masaya io preferisco quest'ultimo v_v... e mi secca parecchio che in molte ff che ho letto lui faccia sempre la figura del pirla, incompetente, patetico, traditore e chi più ne ha più ne metta=.=... Non nego che un po' picio lo sia, però anca lui ha il suo fascino XD.. Lui ma soprattutto Deep Blue *ççç*! Ebbene sì, io tifavo per il cattivone >XD! Per cui in questa fic Ryou si metterà sì con Ichy ma è mio desiderio (e dovere*.*) far riscattare anche quel povero sfigato di Aoyama-kun, come? Lo scoprirete XD! Vi avverto solo che ne vedrete delle belle X3!
WARNING: Adoro il genere yaoi ergo sappiate che non mancherò di ficcarcelo *ççç*!
p.s. I nomi sono quelli originali: Ichigo-Strawberry, Masaya-Mark, Ryou-Ryan, Purin-Paddy, Retasu-Lori, Zakuro-Pam, Keiichiro-Kyle


Capitolo#01

.Incubi nella Notte.

Sogni.
Desideri.
Illusioni.
Tutto perso nel marasma delle anime perdute cacciatrici di ricordi.
Ogni cosa inghiottita dal fuoco, sotterrata da mani di petrolio e affogata nel sangue.
Storia.
Mente.
Corpo.
Cancellato dal mondo.
Scacciato dalla memoria.
Artigli come il fuoco affondate nella carne.
Zanne perlacee mostrate con odio e orgoglio.
Sarà la fine di tutto.
Sarà la fine di tutto quanto...

Caldi occhi nocciola si aprirono di colpo scrutando la notte, premendo una mano al petto e respirando con affanno.
- E'... è stato soltanto un incubo... - mormorò con voce spezzata dal timore.
Sospirò togliendo dal viso candido una delle ciocche rossicce imperlate di sudore.
- Per fortuna... -
Si coricò di nuovo a letto, socchiudendo gli occhi.
Non aveva voglia di tornare a dormire.
- E' solo un sogno... - si ripeté, per darsi forza - E' soltanto... un sogno... -
E si riaddormentò mentre le tende bianche della stanza giocavano col vento e si nascondevano alla luna.
Bisbigli lontani soffiarono nella stanzetta accarezzandole la guancia di pesco, posandole baci invisibili sulla fronte per cullare il suo sonno.
Poco distante altri occhi si spalancarono spaventati.
Dello stesso colore nocciola ma più penetrante e, forse, persino più spaventato.
La voce, dal timbro maschile e dalla dolce tonalità, mormorò appena qualche frase sconnessa.
Non parlava di sogni lui, né di incubi.
Eppure quello che aveva visto nel suo sonno infranto non poteva essere altro.
Non era la realtà.
Perché allora era così convinto del contrario?
- No... - bisbigliò, la voce morta in gola, le gocce di sudore che scendevano dispettose per la fronte rosea e lungo il mento, carezzando il collo ed il petto glabro.
Soltanto una maglietta bianca a coprirlo ed un paio di boxer verdastri.
Deglutì.
Più volte.
- Non può essere... -
Chiuse gli occhi con la mano poggiata al viso. Incredulo.
- Non... non può succedere di nuovo... -
Singhiozzò.
Una volta soltanto.
Debolezza.
Poi silenzio.
Riaprì gli occhi e si alzò gettando lontano le lenzuola in un gesto impulsivo e violento.
Si portò allo specchio rettangolare che rigettava a lui il suo riflesso impaurito. Patetico.
Strinse la mano a pugno con le unghie che penetravano nella carne e il sangue che scivolava lungo il palmo, infrangendosi a terra senza rumore.
- Non te lo permetterò. - parlò al riflesso - Non te lo permetterò MAI! -
Un pugno raggiunse con rabbia lo specchio infrangendo il suo riflesso in mille pezzi che si abbatterono sul pavimento freddo.
Mille riflessi di sé spezzati con le proprie mani.
E lui che ansimava rabbioso senza sapere come trattenere quello che stava provando.
Odio.
Paura.
Rabbia.
E tutto per uno stupido sogno.
Tutto soltanto a causa sua...
Si lasciò cadere seduto sul materasso del letto, le dita affondate nei capelli scuri e il cuore che martellava nel petto.
Faceva male.
Cazzo, faceva troppo male!
Ma cosa poteva fare lui?
Impotente.
Inutile.
Serrò i denti trattenendo il respiro, cercando di non piangere.
Miserabile e patetico.
Era un uomo, no? Non aveva senso piangere!
- Non... non te lo permetterò... - bisbigliò triste, eppure con una convinzione che non lo avrebbe abbandonato facilmente - No. Non questa volta. -
Chiuse gli occhi sdraiandosi stancamente sul letto, permettendo all'oscurità della notte di avvolgerlo nel suo sudario, ma non si addormentò più.


.PRIMO CAPITOLO FINE.

   
 
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