Buon
pomeriggio!
Capito da queste parti poiché ho una doppia
dedica da fare! Per la mia cara Kioss che ha compiuto gli anni
qualche giorno e per Sara che li compie oggi!! E cosa c'è di meglio,
come pensiero per loro mosche bianche fino al midollo, che una
ShikaIno? Bè, magari fosse una ShikaIno coi fiocchi...degna del
regalo per Alih e Kioss, ma vista la situazione descritta in questa
piccola flash fic, l'IC e la caratterizzazione dei personaggi in
generale è andata a farsi benedire... Ci tengo a dire che mi ha
definitivamente convinto a postare la flash fic una certa vecchia,
slerotica e pazzoide di nome Mimi che come al suo solito, nonostante
le duemile cose per la testa, ha trovato la frase giusta da dirmi per
convincermi a postare. Volete sapere quale? Leggete la citazione
sulla destra appena sotto all'introduzione ;)
Scusatemi, scusatemi
Sara e Kioss. [Soprattutto tu, Kioss, e sai il perchè].
L'ho scritta metà in corriera – con la gente che mi guardava male
non so perchè – metà mentre ascoltavo “Paradise” dei Coldplay
[quanto amo questa canzone?] qua sul mio bel portatile. Di ciò non
vi fregherà nulla, ma Sara e Kioss devono sapere che le ho pensata
oggi, ecco ;)
Bene, vi lascio alla lettura sperando che,
nonostante la stranezza del tutto, vi possa piacere. Grazie in
anticipo a quanti leggeranno e/o commenteranno. Un abbraccio!
Io:
“Potevo metterci tizio e caia ed era uguale”
Mimi 18: “Secondo
me no.
Dai, quanti di Naruto sarebbero così docili e quotidiani?
Nessuno.” [Cit. Mimi 18, aka sclerotica, depressa e facilmente
infiammabile esemplare di donna- autrice]
It's
gonna be paradise
“Così alla fine è
toccato anche a noi”
Le mani magre giocano con fili invisibili
sulle ginocchia coperte dal tessuto leggero della gonna e lo sguardo
è quasi immobile sulla via deserta davanti a lei.
“E'
toccato anche a te,
vuoi dire” le fa eco un uomo, ha una sigaretta mezza consumata in
una mano, l'altra - leggermente tremante - aleggia a mezz'aria.
Lui
e lei rimangono a lungo in un silenzio che si tinge di voci lontane
di bambini, di madri urlanti, di risate e schiocchi di baci vaganti.
Lei si gira lentamente verso di lui e ricerca gli occhi dell'uomo
che stacca leggermente la schiena dallo schienale, fa una smorfia
mentre si mette seduto a bordo sedia e finalmente si fissa in un paio
di occhi che sanno di Primavere passate. Un
cielo primaverile in un Inverno che sta per iniziare.
“Sei
vecchio, Shikamaru” sussurra Ino Yamanaka e le labbra si curvano in
un sorriso, la pelle sembra sgretolarsi sotto la tensione di un
sorriso talmente vivo da sembrare quello di una bambina.
Shikamaru
Nara fa spallucce, intasca quel sorriso e quel cielo estivo e aspetta
che il suo cervello lo
realizzi.
“Siamo
vecchi,
Ino”
E allora lo realizza,
finalmente: lui e Ino sono vecchi, e sono vecchi assieme.
Avrebbe
bisogno di una vita intera per riprendersi da una consapevolezza del
genere, ma è appena iniziata l'ultima Primavera delle loro vite e
Shikamaru, quantunque sia il vecchio più pigro del mondo, non vuole
perdersela.
O meglio, come quand'era bambino, ha ancora delle
nuvole e un cielo azzurro da guardare.
"I
vecchi sono bambini per la seconda volta”
[Aristofane]
ShikaIno.