Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: DamselInDistress_92    26/09/2011    1 recensioni
Amy incontra per caso Joe Jonas e diventano subito amici, ma Joe nasconde qualcosa ed Amy farà di tutto per scoprirlo. Si innamorano ma le cose non sono facili a causa della situazione di Joe.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1



Passeggiavo per le vie di New York, erano così affollate, con persone che pensavano ognuna ai propri problemi o magari pensavano a cose belle. Probabilmente avevano appena baciato il tipo o la tipa che desideravano così tanto, o semplicemente si erano sposati. Chi aveva ottenuto una promozione o chi aveva appena perso un parente caro. Chi aveva famiglia e chi era felicemente single.
Io cercavo di dimenticare una persona, non era il mio ex ragazzo, ma solo un ragazzo. Non c'eravamo mai baciati, non ci fu mai nulla al di fuori di una conversazione. Io provai mille volte a fare il primo passo ma lui era troppo chiuso e pauroso di aprirmi il suo cuore, così decisi di chiudere definitamente con lui, per sempre.
La mia mente purtroppo andava ancora a lui, quando mi scontrai con qualcuno a Times Square. Mi girai per chiedere scusa, quando rimasi a bocca aperta. Era il ragazzo più bello che avevo mai visto, e ancora meglio lo conoscevo anche. Era Joe Jonas, l'ex membro dei Jonas Brothers.
-Sc-scusa!
Dissi io impacciata.
-Tranquilla!
Mi sorrise. Stava per continuare per la sua strada quando notò che io continuavo a sorridere come un ebete.
-Tutto ok?
Mi chiese, probabilmente aveva ben capito che ero in quello stato solo perché avevo capito chi era.
-Sì grazie.
Imperterrita sorridevo, mi sentivo una vera idiota.
-Come ti chiami?
Mi chiese.
-A-Amy!
Balbettavo anche, mi stava prendendo sicuramente per una cretina.
-Io sono Joe!
Mi tese la mano e io gliela strinsi, guardandolo dritto nei suoi magnifici occhi castani.
Nevicava a New York, era dicembre. Faceva tanto freddo, così mi propose:
-Ti va una cioccolata calda? Fa tanto freddo, eh?
Pensai, non riuscivo a dire il mio nome figuriamoci stare seduta con lui per più di dieci minuti! Ma non potevo farmi scappare quell'occasione.
-Certo, grazie!
Accettai dopo un po' di esitazione.
Entrammo nel primo locale che trovammo camminando. Era molto accogliente. Era un bar con il parquet e le pareti rivestite di legno. Era molto affollato, data la quantità eccessiva di neve che cadeva giù in quel periodo a New York.
-Allora Amy cosa fai qui a New York?
Raccontare la mia vita ad uno sconosciuto? Non saprei; ma lui era Joe Jonas, non era un delinquente, non era un malavitoso. Potevo raccontare qualcosina della mia vita.
-Be' vivo qui dall'età di sette anni con mio padre e mia sorella. Prima abitavano a Montréal…
Rimasi vaga, non volevo dare molti indizi della mia vita ad un perfetto sconosciuto, anche se avrei tanto voluto parlando dello sconosciuto in questione.
-Ah..sei canadese?
Era abbastanza compiaciuto, e non ne capii il motivo.
-Sì…
Dopo circa qualche minuto di silenzio e dopo che entrambi bevemmo un sorso della cioccolata, io gli chiesi:
-E tu come mai qui? Come è andata la tua vita dopo il tuo album da solista?
-Allora avevo ben capito che tu mi avevi riconosciuto!
Adesso sì che era compiaciuto.
-Cosa vuoi dire?
Chiesi io fingendo di non capire, ma avevo capito dove voleva andare a parare.
-Prima…la tua emozione nel vedermi e riconoscermi!
Sbuffai e dissi:
-Io emozionata? Ma smettila!
-E allora cosa era quel tuo balbettare e quella luce negli occhi?
Oh mio Dio aveva notato che i miei occhi brillavano? E come la disse dolcemente quella frase con quella voce talmente sensuale. Ringraziai Dio per quel magnifico incontro.
-Ero semplicemente sorpresa nel vedere una superstar a Times Square!
-Certo perché superstar non se ne incontrano a Times Square! E comunque non sono più una superstar, ormai..
La sua voce si fece triste come il suo volto, e i suoi occhi si spostarono verso il pavimento.
-Cosa ti è successo?
Chiesi io debolmente, avendo paura della sua risposta, magari non ne voleva parlare con me.
-E' una lunga storia…
-Quindi questa è la tua risposta alla mia domanda di prima? Cioè come mai vivi qui?
-Sì..
Rispose senza troppo esitazione, era chiaro che non ne voleva parlare. Non erano fatti miei.
Dopo un po' suonò il suo cellulare, lo prese dal cappotto e ignorò la chiamata.
-Non rispondi perché non vuoi fare ingelosire la tua ragazza?
Gli chiesi ridendo.
-Non ho nessuna ragazza.
Rispose altezzosamente.
-Scusa, mi dispiace…non volevo…
Ero mortificata.
-No tranquilla! Non è colpa tua..
Dalla giornata più bella della mia vita era diventata la più brutta. Era palese che avesse dei problemi come li avevo io, eppure pensavo che le star non avessero problemi.
-Adesso devo andare Joe…mi ha fatto molto piacere incontrarti.
Dissi alzandomi.
-Anche a me…tanto…perché non mi dai il tuo cellulare così ti segno il mio numero?
-Sì certo…
Tirai dalla borsa il mio cellulare e glielo porsi. Dopo che segnò il numero lo rimisi in borsa.
-Aspetto che mi chiami tu, ok? Magari per una cena..io non ho impegni…
Annuii ed uscii via dal bar.
Ok, ero abbastanza pensierosa sulla misteriosità di Joe. Non pensavo fosse così strano e così misterioso. Sicuramente nascondeva qualcosa e sicuramente aveva molti problemi. Aveva ancora rapporti con i fratelli? Con i genitori? Cosa era successo alla sua vita dopo quell'album? Nessuno ne aveva più parlato e nessuno aveva intenzione di parlarne.





  
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