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Autore: Tati Saetre    28/09/2011    5 recensioni
Serie di One-Shot dedicate alla coppia Robsten
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE INIZIALI: Questa OS si colloca durante le riprese di Twilight.
Buona lettura!
 
Forse ti amo anch’io
 
KRISTEN’S POV
 
Ora…
 
Con una bottiglia di birra in mano, seduta sullo sgabello di quel Pub, guardo Robert.
Siamo entrambi ubriachi. E forse io più di lui.
Ma l’ho capito. Ho capito benissimo quello che mi ha detto, meno di due secondi fa. E’ davanti a me, e intorno a noi c’è metà del Cast. E ovviamente tutti hanno sentito quelle parole.
“Mah, forse ti amo.” Con nonchalance tira su la bottiglia di birra che stringe nella mano, per farla ondeggiare a destra e sinistra.
E’ ubriaco, mi ripeto. Sta vaneggiando, Kristen.
Ma è inutile. Non riesco a togliermi quelle parole dalla testa.
“Lo sai che c’è?” Tira su la testa, con le guance colorate a causa della sbronza. “Non va bene, tutto questo. Non va affatto bene. Non capisco perché tutti dobbiate innamorarvi di me! Perché? Io ho solo diciassette anni, Rob! Non voglio storie serie, non più! Siete tutti carini all’inizio, e poi alla prima occasione cercate di mollarmi per una modella di due metri che è pronta ad aprire le gambe! I-io, non voglio una storia, ecco! Ho diciassette anni, e voglio vivere in pace! Va bene?!” Rossa come un peperone, ho zittito l’intero Pub che ora mi guarda con gli occhi sgranati.
Robert sbatte le palpebre, come se si fosse svegliato da una trance solo in quel momento.
Idiota. Stupido idiota.
Senza pensarci due volte mi alzo, dirigendomi verso una porta di legno.
“Dove vai?” La voce di Nikki mi arriva ovattata, mentre entro.
“A vomitare!” Urlo, accovacciandomi sul water.
 
Sei ore prima…
 
“Non capisco per quale motivo non ci riesci. Abbiamo provato questa scena mille volte, Kris!” Alzo gli occhi al cielo, sbuffando sonoramente.
C’è un motivo, per il quale non riesco a recitare. Non ora.
“Cath, posso fare una pausa?” Alza entrambe le sopracciglia, annuendo.
Non ho mai chiesto una pausa, da quando abbiamo iniziato le riprese.
Sono sempre stati gli altri a chiederle, oppure era Catherine a concederci dieci minuti liberi.
Senza pensarci due volte mi siedo su un tronco d’albero caduto a terra, e mi accendo una sigaretta.
La dodicesima, di quella giornata. E sono solo le tre del pomeriggio.
Ripenso per la millesima volta alla mattinata che ho trascorso, chiusa nel mio Camper a guardare uno stupido giornale.
Ed eccoli qui, gli scatti shock di questi minuti. Quello è proprio Michael Angarano, con una bionda da mozzare il fiato. Allora, la storia che durava da una vita con Kristen Stewart sarà davvero finita? Beh, dopo che lei è stata trovata più di una volta in atteggiamenti intimi con la sua co-star Robert Pattinson…
Avevo imparato a memoria quel pezzettino dell’articolo, che mi aveva lasciata con l’amaro in bocca.
Atteggiamenti intimi…
Era vero, io e Rob eravamo buoni amici. E non potevo nascondere che aveva un certo fascino. Ma… non avevo mai tradito Michael. Mai.
Sorrisi involontariamente, buttando il mozzicone di sigaretta a terra.
Quindi, dopo quattro anni, era finita così? Con delle foto scandalo, di lui attaccato a quella modella tedesca?
“Hey. C’è qualcosa che non va?” Alzo la testa, incontrando gli occhi dorati di Rob.
“No. Tutto bene.” Scuote la testa, sedendosi accanto a me.
“Sarai anche un’attrice bravissima, ma non sai proprio mentire.”
“Oh, aspettavo te per sentirmelo dire.” Sarcasmo mode-on.
“Allora c’è davvero qualcosa che non va.” Ribatte, assottigliando gli occhi.
Rimango in silenzio, mentre fisso un ramoscello che di interessante non ha proprio niente.
“Forse ho capito.” Dice, posando la sua mano sul mio braccio.
“Cosa?”
“Il giornale nella mensa, no?” Oh, è da lì che l’ho rubato ieri.
“L’avete letto tutti, eh!” Soffoca una risata, ritirando il braccio.
“Io non l’ho letto. Sai che evito il gossip come la peste. Però… le voci girano, qui.”
Ed ecco spiegato il tutto.
L’aria in agonia di chi mi vedeva, e tutti che mi assecondavano.
Diamine, ero solo stata mollata!
“E’ bella, vero?” Non ci mette tanto a capire.
“Beh, brutta non è. Ha le gambe lunghe quanto un’autostrada. Però i suoi capelli non mi sembrano naturali.”
E quando si parla con Robert Pattinson, il tatto è qualcosa da escludere a priori.
“Grazie, Rob.” Sorride di nuovo, scuotendo la testa.
“Kris, tu pensi davvero che quella sia meglio di te? Diamine, tu sei davvero bella. Sei un’attrice bravissima, e una donna fantastica. Hai solo diciassette anni, e ne dimostri molti di più.” Assottiglio gli occhi, schioccandogli un’occhiataccia.
“Com-”
“Hey, hai capito quello che intendevo, no?” Beh, anche se nell’ultima parte del discorso è tornato il solito Rob, me ne ha fatti di complimenti.
“Di certo anche a te non dispiacciono le modelle.” Questa sì che è una frecciatina, Kristen.
Camille Belle. Modella, attrice, cantante… ma quante cazzo di cose può fare una persona nella sua vita?
“Lo sai che è solo un amica.”
“Io sono tua amica.” Dove vuoi andare a parare, Kristen?
“Sì.” Risponde, alzando entrambe le sopracciglia.
“E allora perché a lei la porti a pranzo fuori, e a me no?” E’ ovvio, Kristen.
Lui è un uomo. Tralasciando il QI pari al dieci percento, lui è più grande di me. E ha bisogno di una donna. Non di una diciassettenne che è stata mollata per una modella bionda di due metri.
Abbassa lo sguardo, passandosi una mano fra i capelli.
Colpito e affondato.
“Conosce anche i tuoi amici.” Borbotto a bassa voce. Tutto questo per fargli capire che io lì leggo, i giornali. Che sono sempre a caccia di informazioni.
Che vederlo prima con la Belle a pranzo fuori e poi in un Pub con i suoi amici, mi ha fatto andare il sangue al cervello.
Faccio un attimo mente locale, scuotendo la testa.
Che fine ha fatto la storia di Michael e della sua modella? Perché tutto si è spostato su Rob, e la sua di modella?
“Sei gelosa?” Sbuffo sonoramente, dandogli uno scappellotto in testa.
“Per quale motivo dovrei essere gelosa?”
“Mah, fors-”
“KRISTEN! ROBERT! Ne sono passati venti, di minuti. Quanta pausa volete fare?”
Io odio Catherine.
La odio. 
“Dicevi?” Si alza, dandomi le spalle.
“Niente, Kris. Niente.”
 
Ora…
 
Ennesimo conato di vomito.
Sola come un cane, seduta su un pavimento lercio nel bagno di un Pub.
Appena mollata dal ‘fidanzato storico’, e dopo una dichiarazione di un coglione.
Non faccio in tempo ad alzare gli occhi, quando settanta chili mi piombano addosso.
“Porc-”
“Vacci piano con le parole.”
“Sto per vomitare. Potresti spostarti?” Rob alza le sopracciglia, e portandosi la sua bottiglia di birra dietro si siede accanto a me.
Nello stesso pavimento lercio.
Respiro ed espiro, cercando di rimandare indietro tutta quella schifezza che mi sta venendo su.
“Perché te ne sei andata?”
“Rob… sei ubriaco fradicio.” Bel modo di sviare il discorso, Kris. Ottimo.
“E tu una deficiente. Per quale motivo te ne sei andata?” Sbuffo, cercando di ricacciare indietro le lacrime.
Perché devo piangere? Lui è un idiota, ubriaco che spara cazzate.
Io sono una diciassettenne cornuta.
“Sei… sei… sei così opprimente!”
“Io? Oh, parla la codarda!”
“Invece tu hai avuto un bel modo di fare una dichiarazione, eh! Davanti a tutti! Un po’ di tatto, no?”
“Lo sai che sono ubriaco!” Sbatto le ciglia, dandogli uno spintone.
“Appunto! Come pensi che io prenda sul serio questa… dichiarazione?”  
“Perché è vera, Kristen! E’ dannatamente vera! E perché te lo dirò anche domani, e dopodomani, e anche il giorno dopo! Anche quando il macaco si renderà conto di aver fatto una tremenda cazzata, e tornerà da te con la coda tra le gambe! E tu, ovviamente, sarai lì, pronta a perdonarlo!”
Le sue parole furono un vero e proprio schiaffo in faccia.
Non tanto perché mi amava. Ma perché aveva fottutamente ragione. Qualunque cosa fosse successa, io avrei perdonato Michael. L’avevo già perdonato, quando alla fine delle riprese mi aveva chiamata, sull’orlo delle lacrime. “E io ovviamente non potrò fare niente.” Sussurrò a mezza voce, abbassando la testa. “Però una cosa me la devi dire, Kris. Perché sei scappata?” Puntò i suoi occhi nei miei, lucidi, a causa della mezza sfuriata di cinque secondi prima.
Presi una lunga boccata d’aria, deglutendo rumorosamente.
“Perché, forse, ti amo anch’io.”
 
 
**
 
 
NOTE FINALI: Insomma, so bene che vi ho fatto aspettare parecchio.
Questa è una raccolta di OS, quindi posto quando ho l’ispirazione. Può darsi che posterò la prossima OS domani, come fra due mesi.
Spero che vi sia piaciuta ;)
   
 
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