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Autore: JustNikTheShanimal    29/09/2011    4 recensioni
«Avevi promesso che non saresti morto! Ace!»
«Perdonami.. Non sono riuscito a farmi salvare come volevi...»
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just the bang and the clatter
as an angel rusn to ground..


 
«Avevi promesso che non saresti morto! Ace!»

Le braccia di Rufy lo stringevano così forte che poteva sentire il suo cuore battere furiosamente contro il suo petto. Un rumore che contrastava con quello flebile del suo, di cuore, devastato dalla lava di Akainu.

«Mi dispiace.. Rufy.. Non sono nemmeno stato capace di farmi salvare come volevi..»

Sapeva di stare per morire. E proprio ora gli tornavano in mente i momenti più belli della sua vita.

Le giornate passate ad allenarsi con Rufy e Sabo, a cacciare Tigri Giganti e a far infuriare Dadan..

Quella mattina afosa in cui prese il mare in cerca d’avventura, solo tre anni prima.

E poi la sua prima ciurma, gli Spades.. L’incontro con Barbabianca e tutti i suoi nuovi compagni.

Lui e Rufy si erano ripromessi, dopo la morte di Sabo, che avrebbero vissuto liberi e senza rimpianti. Che sarebbero diventati dei grandi pirati.

Ora non avrebbe potuto nemmeno vedere suo fratello diventare il Re dei Pirati.

Si rese conto di tutto il tempo che avrebbe potuto passare con Rufy e che invece aveva sprecato rincorrendo Teach. Ed ecco com’era finito, su un patibolo di fronte al mondo intero che non aspettava altro che veder cadere la sua testa.

Continuava a chiedersi se avesse davvero meritato di nasce e di vivere, seppure poco. Se la sua esistenza non fosse completamente sbagliata, come il sangue che gli scorreva nelle vene.
“Se Roger avesse un figlio? Gli darei fuoco! Come monito per tutti quei balordi di pirati! Hargharghahharghargah”
 
Le lacrime di Rufy erano strazianti. Avrebbe voluto consolarlo, farlo smettere, ma ormai non aveva più nemmeno la forza per aggrapparsi alla vita.

Oh no, forse quella non l’aveva mai avuta. Erano Rufy, Barbabianca e il resto dei suoi compagni a tenerlo a galla.

Pensò al suo fratellino, quel piccolo pezzetto di gomma che dieci anni prima non riusciva nemmeno a tirare un pugno decente. Era andato ad Impel Down e poi al Quartier Generale della Marina, solo per salvare lui. Un essere che non meriterebbe nemmeno di esistere.

Eppure, nonostante tutto, quello che più gli premeva nella testa, fin da quando era stato portato a Marineford, non era la paura di morire, no.
Ace aveva paura di quello che avrebbe lasciato una volta scaduto il suo tempo.



“Rufy.. Potrai mai perdonarmi? Ti avevo promesso che non ti avrei mai abbandonato, che non sarei morto. E ora sei qui a piangere sul mio corpo. Ti prego, quando tutto sarà finito, perdona tutto quello che ho fatto di sbagliato, lascia fuori tutto il resto, ma non dimenticarmi. Perché io non lo farò. Io sarò sempre accanto a te. Tieni gli occhi sull’orizzonte quando il sole bacia il mare, all’alba e al tramonto, e mi vedrai sempre lì ad aspettarti e ad accoglierti quando sarai lontano.
Addio, Rufy. Perdonami”
 

Just the bang and the clatter 
As an angel hits the ground.




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Humm.. ok momento di pura nostalgia e tristezza. Sono molto legata a Ace.. non quanto lo sono a Rufy, ma hey è Pugno di Fuoco, ed è il mio personaggio preferito e.. beh non lo so, mi andava di scrivere qualcosa.
spero che piaccia, e se non piace, pazienza, io l'adoro quindi è ok. tra l'altro sto pure piangendo a dirotto perchè mi fa troppo effetto pensare alla morte di Ace ç_ç

Nik
  
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