Almeno hai una tua utilità, stupida tosse

Pioveva, a dirotto, da ore, chiunque si fosse trovato lì, in quel preciso istante, sotto quella caduta di acqua, si sarebbe preso un accidenti.
Soul si trovava a casa, era in cucina, seduto su una sedia, i gomiti sul tavolo, le mani che reggevano la testa, sotto di lui una tazza contenente un liquido scuro, dal buon profumo, caldo, tè.
Aspettava che si raffreddasse, mentre osservava quelle goccioline d'acqua che si infrangevano contro la finestra della cucina, le sue preoccupazioni erano solo incentrati su una persona: La sua meister, Maka, era uscita, e non sapeva dove si trovasse, quando sarebbe tornata, sapeva solo che era sotto quella pioggia incessante, e probabilmente sarebbe tornata bagnata fradicia, aveva già preparato la vasca, un asciugamano a portata di mano per poter asciugarle i lunghi capelli biondo cenere.
Sbuffò. Non era ancora arrivata.
Improvvisamente mise una mano davanti alla bocca, sentì i muscoli del collo inrigidirsi,
Una altro colpo di tosse, faceva sempre più male, ogni volta sentiva come qualcosa di incandescente trapassargli la gola e la trachea contemporaneamente, stava così da molto, troppo tempo, ma non riusciva a curare quella maledetta, irritante, dolorosa tosse.
Quando era in presenza degli altri, a scuola, con gli amici, persino con Maka, tratteneva la tosse, limitando il rumore, oppure sopprimendola, sentendo la trachea quasi contorcersi per lo sforzo, era stata un lezione ricevuta dai suoi genitori.
-Soul, in presenza degli altri non devi tossire, potresti dimostrarti debole, e noi Evans siamo forti- e lui annuiva, finchè quella non diventò un'abitudine.

Sbuffò ancora, calando le iridi rosso cremisi sulla bianca tazza di porcellana, prese con il cucchiaino un pò di tè, vi ci soffiò sopra e bevve, sentì il liquido caldo scendergli lungo la gola, come un toccasana, oramai solo le bevande calde gli davano un pò di tregua. Il tè era ancora un pò caldo, ma andava bene, stava per prendere la tazza per il manico quando sentì il rumore della porta chiudersi, lentamente si alzò dalla sedia e si diresse all'ingresso, Maka era tornata, con i capelli ed i vestiti completamente bagnati, tanto che definirli fradici sarebbe stata un'eresia.
-Piove- disse Maka, scusandosi, con un tenue sorriso sulle labbra, l'albino tornò sui propri passi, prese l'asciugamano ed la tazza di tè, dopo aver tolto il cucchiaino, l'avrebbe data a Maka, dopotutto doveva proteggere la propria maister.
-Sei proprio una stupida- commentò, tornando indietro, porgendo la tazza di tè a Maka, che si era seduta sul tavolo, e posando l'asciugamano sui suoi capelli, iniziando a strofinarli per bene, in modo da asciugarli.
-Scusami- continuò a dire la ragazza, accettando le proprie colpe.
-Il bagno è pronto, appena finisci il tè vai subito nella vasca- disse Soul, preoccupandosi per la meister e dandogli degli ordini.
-Mi prenderò sicuramente l'influenza- disse Maka, dopo essersi scusata ancora con Soul, e ringraziandolo, lasciando fare il ragazzo, in quei momenti era felice che Soul fosse lì, pronta ad aiutarla, a prendersi cura di lei.

Un altro colpo di tosse, adesso soppresso, talmente forte che se l'avrebbe lasciato fare le parti si sarebbero invertite, si fermò, per un attimo, suscitando la curiosità di Maka
-Soul? è successo qualcosa?- chiese la ragazza, voltandosi verso il ragazzo, guardandolo dal basso verso l'alto
-No, non è niente, io vado a dormire, la cena è nel forno a microonde, riscaldatela, io vado a letto- disse Soul, conclusivo nel modo di parlare, dirigendosi verso camera sua.

Appena chiuse la porta, un altro colpo di tosse lo colpì, di nuovo sentì quell'oggetto incandescente trapassargli la gola, la mano davanti la bocca, era esausto, quella tosse non faceva altro che ridurlo uno straccio a fine giornata, ma lui andava avanti lo stesso, per non far preoccupare nessuno, quella sera non aveva toccato cibo, non gli andava niente, era solo stanco, con la voglia di andare a letto dopo aver preso il tè, che adesso stava bevendo Maka.
Si cambiò, lentamente, per poi infilarsi sotto le coperte, era quello il  momento della giornata che odiava di più, perché in quel momento la tosse regnava sovrana, colpendolo più spesso che durante la giornata, ed ogni volta il dolore attanagliava la gola e la trachea.
I suoi occhi rosso cremisi si spostarono prima sulla porta bianca, per controllare che Maka non se ne fosse accorta, per poi passare sul comodino, osservando tutte le scatolette di medicinali, aveva già preso il suo dosaggio giornaliero, chiuse gli occhi per la stanchezza, oramai schiacciato dalla tosse che continuava a colpirlo e a provocargli dolore.

D'un tratto venne Maka, si era già cambiata, indossato il pigiama, e praticamente era pronta per andare a letto, con un tono di voce come un piccolo lamento, come quando i bambini non si sentono bene e chiedono la medicina, la ragazza disse
-Soul... hai qualcosa per la gola?- disse la ragazza, facendo sbuffare l'albino.
-Uff... ecco, tieni- disse, dopo essersi alzato dal letto e dandogli la medicina adatta, sapeva bene come agire
-Grazie ancora- disse la ragazza
-Buonanotte- disse Soul, per poi chiudere la porta dopo che la ragazza ebbe risposto.
Si rimise nel letto, un pò soddisfatto.
Quella tosse maledetta almeno serviva a qualcosa, serviva a non far ammalare Maka.

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Si, lo so, questa fanfiction non fa ne caldo ne freddo, ma mi è venuta l'ispirazione e l'ho buttata giù, tutto qui.
E poi un qualcosa di leggero ci vuole dopo una long, no?
Carcar93