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Autore: _Syn    02/10/2011    4 recensioni
Bella/Jacob/Renesmee
I desideri si avverano sempre, se uno ci crede davvero.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Bella/Jacob, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Note: Renesmee/Jacob/Bella in tre piccole parti.

Corrispondenze sbagliate


Non voglio più spezzarti a metà, Bella.
[Jacob Black – Eclipse]

I.

Ha il naso sporco di grasso nero e appiccicoso, Renesmee, e somiglia alla vecchia Bella in maniera spaventosa. Solo, lei sorride di più e non ha bisogno di scherzi e inganni per abbracciarlo, baciarlo; non ha bisogno di scegliere tra due mondi per correre nel suo e rimanerci, senza mostrare dolore o rimpianto. Non ha bisogno di niente: né di odiarlo, né di chiedergli di non andare via. Le basta che lui le pulisca la punta del naso con il pollice e che poi le dica di fare attenzione vicino alla macchina, che potrebbe caderle addosso.
“Farebbe più male alla macchina che a me.”
“Già.”
Ma lui lo ripete lo stesso.
Non perché la macchina potrebbe effettivamente farle del male, ma perché non potrebbe mai farlo, e Jacob non capisce se la sua sia iperprotettività oppure la ricerca di qualcosa che non c'è più.
Nelle parole non trova niente, ma quelle hanno un suono così giusto. E' solo il significato a essere sbagliato.

II.

Il vento dell'oceano la schiaffeggia e le onde, da lontano, ruggiscono ricordi che ora si allontanano verso l'orizzonte macchiato di sangue.
I nuovi ricordi creano un'interferenza strana: vedono la luce in un mondo che li accoglie come se li avesse sempre aspettati, vissuti in un futuro che era sembrato senza speranza; ma l'interferenza rimane e le immagini si sovrappongono, cercando una corrispondenza perfetta. Che non c'è.
Renesmee lo guarda, il viso che tradisce un'emozione umana, diversa da quella che la anima quando vanno a caccia, e sale sulla sua moto. Le braccia intorno alla sua vita si stringono e lo incitano a partire. Gli mostra un'immagine in cui ha promesso ai suoi genitori che non sarebbe salita su una moto neanche tra un milione di anni – è diventata brava a eludere i controlli di papà – e Jake, senza poterlo evitare, “zooma” sull'espressione di Bella. E' indefinita, e lui la cerca come quando bisogna indovinare una parola da una pagina strappata a metà.
L'altra metà se la porta dietro, dentro, accanto; ma non esiste nessuna colla, nessun adesivo magico o soprannaturale che saranno mai capaci di rimettere insieme le due metà.
Ormai, sono due entità diverse.
“Forza, parti!” urla Renesmee.
E somiglia a Bella.


III.

Ci sono notti in cui la caccia diventa solo un pretesto per stare soli e correre, lontani, anche dove il freddo potrebbe uccidere tranquillamente un essere umano. Ma non loro.
Succede per caso, un giorno, che si ritrovino su una montagna su cui Jacob è già stato una volta. Una volta che gli è bastata per una vita intera.
Ma i ricordi della vecchia vita a volte sbiadiscono e i suoi piedi prendono vie che, anni prima, avrebbe evitato.
Quando Jacob si ferma all'improvviso, lo sguardo sgranato e le mani strette a pugno, Renesmee gli si avvicina.
“Qualcosa non va?”
Lui riconosce tutto, anche se ogni montagna sembra essere uguale a tutte le altre. E' lì, solo pochi passi più avanti.
Sono anni che non ci pensa, che quel ricordo sembra solo un sogno che si dimentica al risveglio, ma in quel momento si ripresenta come se stesse accadendo in quel preciso istante. Le braccia di Bella, la voce di Bella, le suppliche, le labbra, la neve, la battaglia, la verità. E poi il dolore.
Ogni cosa compare davanti ai suoi occhi e la luna svanisce insieme a tutto il resto. La voce di Nessie è lontana, persa nel futuro in cui sta vivendo, e una parte di lui cerca di aggrapparvisi come se la sua vita dipendesse da quell'azione.
Ma è Nessie che si aggrappa a lui e lo abbraccia: gli mostra immagini pacifiche, tranquille, e cerca di scacciare qualunque pensiero lo stia torturando in quel momento.
Se solo sapesse... forse lo lascerebbe su quella montagna, insieme al suo sogno perduto.
Piano piano, i ricordi si fermano. Insieme a loro sorge il sole e la luce incontra il viso di Renesmee, che lo fissa spaventata e preoccupata.
Jacob si rilassa nel suo abbraccio e riprende a respirare normalmente.
“Scusami...” mormora.
“Tranquillo. Vuoi dirmi cosa ti ha spaventato?”
Jacob esita. Se le mentisse, ogni cosa assumerebbe una tonalità reale e vivida che rischierebbe di spezzarlo in due.
“C'è stata una battaglia qui, anni fa... E io sono rimasto ferito gravemente.”
Non è una bugia, ma neanche la verità.
“Mi dispiace.” sussurra lei.
Lo stringe più forte e poggia le sue labbra su quelle di Jacob.
No, no, no.
Vorrebbe non doverlo fare, non dover ritrovare l'ennesima corrispondenza sbagliata proprio in quel luogo. Tutto diventa confuso, le pagine strappate perdono ogni parole e diventano cenere. L'interferenza è talmente intensa che Renesmee sembra cambiare viso.
No, è solo che quella somiglianza cerca un posto in quel passato che ancora vive in quel luogo.
Cerca Bella.
Non come se Renesmee fosse sua figlia, ma come se fosse una parte di lei, quella che lui ha cercato fino a generare il desiderio di spezzarla in due, per poi lasciarla andare quando la sua anima si è tesa dolorosamente, intrappolata tra le sue braccia e tra quelle di Edward.
Ma Jacob l'ha liberata troppo tardi, quando ormai il suo amore l'aveva spezzata dentro e aveva trovato il terreno più fertile in cui crescere.

Ed egli disse:
Tagliate il bambino in due.”

A volte crede che quello spezzato in due sia lui. Forse è così, ma il suo universo unico sembra trattenerlo in una sola forma e si limita a lasciar passare alcuni ricordi che lui mette insieme in un collage che farebbe invidia ai quadri di Picasso: visi asimmetrici, espressioni che si fondono l'una nell'altra, mondi passati, presenti e futuri.
La sola cosa spezzata è la realtà, perché Bella ha smesso di esistere nel momento in cui lui ha visto Renesmee; nel momento in cui Renesmee è nata, portandosi con sé quel desiderio rimasto intrappolato in un'anima gemella disposta a spezzarsi.
Jacob ha dovuto solo vederla, guardarla, e pagare il prezzo di quell'abominevole desiderio.

I desideri si avverano sempre, se uno ci crede davvero.

Lui voleva solo amarla.




Note: Chiaramente, la citazioni iniziale è presa da Eclipse e quella finale, presa dalla storia di Re Salomone, è a sua volta presa da Eclipse.




  
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