Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: FaithJ    02/10/2011    5 recensioni
Quel giorno, solo e circondato da rabbia e paura, il Dottore si rigenerò per la decima volta;
come unico conforto, il pensiero che, da qualche parte, in qualche punto del tempo,uno strano alieno dalle enormi orecchie, con un particolare accento nordico e una comessa bionda dal sorriso enorme, stavano per vivere la più grande delle avventure, insieme.
Da qualche parte nel tempo e nello spazio, Rose Tyler e il Dottore erano insieme, entrambi felici come non erano mai stati.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avviso: Sappiate che le citazioni non sono proprio precise, perché non avevo voglia di rivedere la puntata. Ma, più o meno,il senso è quello.



Togheter


L'amore è anche imparare a rinunciare all'altro, a saper dire addio senza lasciare che i tuoi sentimenti ostacolino ciò che probabilmente sarà la cosa migliore per coloro che amiamo. 
Sergio Bambarén, Il delfino, 1995


Espirò pesantemente, sentendo un forte bruciore partire dal petto e raggiungere il resto del corpo.
Aveva difficoltà a camminare e, ormai, sapeva che non avrebbe potuto resistere a lungo.
Strinse i denti, perché aveva bisogno di farlo. Aveva bisogno di vederla, di essere egoista, per una volta.
Cadde sulla neve, stanco, distrutto. Un ulteriore fitta lo fece tremare e quasi urlò.
No, si disse. Doveva alzarsi e andare da lei.
A tentoni raggiunse un muro e, aggrappato a quello, riuscì finalmente a scorgere la sua casa.
Freddi fiocchi di neve scivolarono sul suo viso, come se anche loro volessero confortarlo, sfiorandolo.
Furono le voci di due donne ad attirare la sua attenzione. 
Si voltò a guardare e giurò a se stesso che avrebbe fatto soltanto quello; ma lei era lì, ed era bellissima in quella fredda notte di capodanno. Come avrebbe potuto resistere?
Aveva bisogno di abbracciarla, di sentirla intorno a lui, di sentire le sue mani nei capelli.
Aveva bisogno che gli dicesse "Okay, va tutto bene, tranquillo", anche se sapeva che non andava per niente bene.
Un'altra forte fitta lo costrinse ad aggrapparsi al muro e a gemere, attirando l'attenzione della ragazza.
-Hei, amico. Va tutto bene?- chiese,con le guance arrossate e un grande sorriso spensierato.
Sapeva che non sarebbe mai dovuto essere lì, sapeva quanto fosse sbagliato, eppure, non riusciva a pensare ad un modo migliore di andarsene, se non come era arrivato. Insieme a lei.
Sorrise, allora, a quella Rose Tyler che sarebbe stata la sua amica, la donna che avrebbe amato, il difensore della Terra, la sua salvatrice, la sua Rose.
-Tutto okay, si- ,Disse mentre sentiva il suo corpo urlare per il dolore.
-Qualche bicchiere di troppo?- Chiese, senza smettere di sorridere. Ancora non sapeva, era così giovane.
-Già-, rispose, trattenendosi dal gemere di nuovo,quando una nuova fitta lo travolse, -Qualcosa del genere-
Gli era mancata davvero tanto.La ragazza si voltò, lanciandogli un ultimo sorriso spensierato.
-Beh, buon anno nuovo!- continuò lei, cominciando ad allontanarsi.
"Non ancora", si disse. Aveva bisogno di lei, questo corpo, questa decima rigenerazione così umana, aveva bisogno di morire tra le sue braccia.
-In che anno siamo?- chiese, nel disperato tentativo di fermarla.
-Cavolo, quanto hai bevuto?- Disse lei, tornando sui suoi passi.
-Beh...-
-Duemilacinque, primo gennaio-  Rispose, bella come non era mai stata.
E il Dottore annuì, sentendo una fitta  stringergli lo stomaco in un dolore che, ne era certo, non aveva niente a che fare con la rigenerazione. L'anno in cui si sarebbero incontrati.
-Sai, penso che per te sarà un anno davvero fantastico- concluse allora, trattenendosi a stento dal correrle incontro e stringerla a sè.
Non lo fece, come promesso, si limitò ad osservarla e riempire gli occhi di lei. Voleva che fosse l'ultima e la prima cosa vista da questo decimo corpo.
E, allora, inspirò il suo profumo; memorizzò il suo viso sorridente; si beò del dolce calore che il suo corpo emanava accanto al suo, un'ultima volta.
La ragazza annuì, stavolta incerta, e si diresse verso casa stretta nel suo cappotto scuro.
Aprì il cancello, salì le scale, e sparì dalla sua vista.
Rose Tyler se ne andò via, e lo lasciò da solo. Di nuovo.

Un dolore lancinante lo fece scivolare a terra ancora una volta.
Sospirò stancamente, strisciando ed inciampando nella neve, in quella fredda notte di capodanno.
Disperatamente, si trascinò nel suo ultimo viaggio.
Ormai mancava pochissimo, poteva sentirlo, i suoi cuori battevano follemente e il suo corpo tremava.

Canteremo per te, Dottore. L'universo canterà per il tuo sogno.

Esausto, arrivò fino al TARDIS, non avrebbe più potuto trattenere la rigenerazione.
Ma, almeno, era riuscito a vedere lei. Anche se non era proprio lei, anche se ancora non lo conosceva.
Il Dottore aveva potuto riconoscere in quegli occhi la determinazione della donna che amava. 
La determinazione di Rose Tyler, difensore della Terra.
Il Dottore avrebbe lasciato questo corpo dopo il loro vero primo ed ultimo incontro.

La canzone sta finendo, ma la storia, non finisce mai.

Entrò nella  TARDIS, l'unica  costante compagna della sua vita.
Lanciò il cappotto sul pavimento. Il dolore era forte e la solita luce dorata cominciava ad allargarsi su tutto il suo corpo.
Provò a non concentrarsi su quello, voleva solo pensare a Rose, ai loro viaggi, alla loro perfetta vita insieme.
Voleva pensare a Donna, a Martha, a Jack, a tutti i magnifici momenti che avevano vissuto.
Eppure, non potè non accorgersi dell'angoscia e della paura che avevano preso possesso del suo corpo.
Non voleva cambiare.
-Non voglio andare- sussurrò piano, mentre la luce diventava accecante e il dolore lo costringeva a chiudere gli occhi.
Il suo ultimo pensiero coerente, fu proprio quel "ti amo" che non era mai riuscito a regalarle, poi la luce lo travolse.
Quel giorno, solo e circondato da rabbia e paura, il Dottore si rigenerò per la decima volta;
come unico conforto, il pensiero che, da qualche parte, in qualche punto del tempo,uno strano alieno dalle enormi orecchie, con un particolare accento nordico e una comessa bionda dal sorriso enorme, stavano per vivere la più grande delle avventure, insieme.
Da qualche parte nel tempo e nello spazio, Rose Tyler e il Dottore erano insieme, entrambi felici come non erano mai stati.




Sproloqui dell' "autrice"

Salve a tutti!
Credetemi, è stata una settimana più che intensa ç_ç 
Dopo vado a mettermi in pari con le recensioni, per ora, leggete sta cosina v.v
Vado a vedere (di nuovo) "The wedding of River Song"  *W*
RECENSITE.
Un bacio,
Harete imasu
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: FaithJ