Winter Again
Capitolo 1: il primo giorno
Seduta
nel solito scompartimento dell’espresso per Hogwarts, Lily
Evans
sorrideva. Sentiva le sue amiche Alice e Mary parlottare al suo
fianco, ma non le stava realmente ascoltando. Fissava il paesaggio al
di là del vetro che scorreva veloce sotto i suoi occhi di
smeraldo.
Tutte le praterie e i boschi che si lasciava alle spalle erano metri
in meno che la separavano da Hogwarts, la sua casa. Lily stringeva
tra le dita, nascoste dal mantello dell’uniforme, dei pezzi
di
pergamena giallastri e spiegazzati. Non erano semplici pezzi di
carta, erano lettere.
Lettere
che James Potter le aveva inviato durante l’ultima settimana
d’estate, quando lui era tornato a casa sua e lei era rimasta
lì a
Londra, passando il suo tempo a passeggiare e ad aiutare la nonna.
Lily avrebbe tanto voluto tirare fuori le lettere e mettersi a
leggerle, ma non poteva. Non con Alice e Mary li vicine.
Il
perché?
Facile,
nessuno sapeva che Lily e James, alla fine, avevano deciso di
provarci. Di provare a frequentarsi. C’era un solo piccolo
dettaglio che rendeva diversa la loro storia da quella degli altri
studenti di Hogwarts, da quella di Alice e Frank: la loro era una
relazione segreta.
Dal
giorno della festa Lily non aveva pensato ad altro che a quello. Al
fatto che alla fine aveva ceduto a James Potter, grazie soprattutto
ai consigli di nonna Evans e sì, seriamente, di Sirius
Black. Lily
non credeva realmente che potesse funzionare ed era ancora sicura di
ciò... però...
Però
non poteva mentire a se stessa. Quei momenti con James le avevano
tolto il respiro. Ad ogni modo nulla era ancora sicuro,
l’estate
era passata e ora sarebbe arrivato ancora l’inverno. E
lì sarebbe
avvenuta la sfida più difficile: Lily avrebbe scoperto se
voleva
davvero
frequentare James
Potter. Era a scuola che avrebbe avuto la risposta a
quell’enorme
interrogativo che la perseguitava da giorni. Perché se
glielo
avessero chiesto alla fine del quinto anno, la risposta sarebbe stata
unica e sola, inequivocabile: NO!
Mai,
non avrebbe mai voluto frequentare James Potter!
Ma
ora... ora tutto era diverso. L’estate aveva portato con se
un’aria
di novità e di ricordi che in quel momento infestavano la
mente di
Lily... solo i ricordi piacevoli, però.
«Hey
Lily!» La chiamò Alice, senza ottenere risposta.
«Lily?»
Anche Mary si aggiunse al richiamo di Alice, mentre
quest’ultima
aveva iniziato a scuotere una mano davanti agli occhi di Lily. La
rossa sobbalzò, sbattendo le palpebre e spostando lo sguardo
dal
finestrino alle sue compagne.
«Ma
ci sei?» Le chiese Alice, guardandola con aria esasperata.
«Sì,
certo che ci sono.» Replicò Lily, pratica come
sempre. «Stavo solo
pensando.»
«A
cosa?» Chiese Mary, mettendosi più comoda sul
sedile di pelle di
fronte alle altre due ragazze.
Lily
si strinse nelle spalle. «Al sesto anno.» E questa,
pensò Lily,
era una mezza verità. Le dispiaceva non dire nulla alle due
ragazze,
riguardo a Potter, ma Alice era talmente pettegola che in pochi
minuti tutta la scuola insegnanti compresi avrebbero saputo di lei e
Potter. E questo era proprio ciò che lei voleva evitare.
«Il
sesto anno?!» Esclamò
Alice. «E tu credi che questo sia più importante
di quello che
stavamo discutendo noi?!»
Lily
osservò l’amica con sguardo perplesso.
«Non saprei... di cosa
stavate parlando?»
Alice
sfoderò un sorrisetto compiaciuto, tornando a sedersi
compostamente
al suo fianco. «Degli addominali di Frank.»
Esclamò guardando Mary
con la coda dell’occhio.
Lily
spalancò gli occhi. «Cosa?! Perché
dovrebbe importarmi degli
addominali del tuo ragazzo?!»
Esclamò la ragazza iniziando a ridacchiare.
«Quello
che ho detto anche io!» Disse Mary, rianimata
dall’appoggio di
Lily. «E’ ovvio che tu sei di parte! A parer mio
sono mille volte
meglio gli addominali di James Potter! Insomma... lui è un
cercatore.» Concluse
Mary con sguardo sognante. Lily deglutì.
Accidenti,
come poteva stare in quello scompartimento con le sue amiche che
parlavano degli addominali del suo ragazzo
non-ragazzo?!
Non poteva, infatti.
«Poi
è uno sportivo... ovvio che i suoi muscoli sono
più sodi!» Alice
tirò una cioccorana in faccia a Mary, che cercò
di scacciarla
mentre le saliva in testa.
«Non
è vero!» Urlò Alice, con il solito
sorrisetto sulle labbra.
«Sì
invece! James Potter è meglio!»
«Ragazze!»
Esplose Lily, senza riuscire a trattenersi. Com’è
che si
innervosiva così? James Potter non era davvero
il
suo ragazzo. La loro era solo un prova. Alice e Mary smisero di
battibeccare e la guardarono con sospetto. Doveva inventarsi
qualcosa, e alla svelta. «Possiamo evitare di parlare di
Potter
prima ancora che inizi l’anno?» Lily dovette
spingere le lettere
più giù nelle tasche, come se avesse paura che
saltassero fuori da
un momento all’altro, smascherandola. «E
poi...» si decise ad
aggiungere, per allontanare qualsiasi sospetto. «A parer mio
Sirius
Black è meglio di tutti e due. Messi insieme.»
Lily aspettò,
sperando in una reazione positiva. Ancora un’istante di
silenzio
e...
«In
effetti ha ragione. Black è così affascinante.»
Esclamò Mary.
Alice
scosse la testa energicamente. «No, te lo ripeto: Frank non
lo batte
nessuno!»
«Oh
dai! James e Sirius sono molto più muscolosi di
Frank!»
«No!»
«Sì!»
E
fu così che Lily si ritrovò a passare gli ultimi
minuti che la
separavano dal castello di Hogwarts ad ascoltare le sue amiche che
parlavano dei muscoli di Frank Paciock, Sirius Black... e James
Potter.
Bell’inizio!
Pensò Lily, sorridendo allegra pensando al suo piccolo
segreto.
~
Quando
scesero dal treno Lily incontrò James. Lui le sorrise e lei
ricambiò, sicura che nessuno potesse notarli nella
confusione. Lily
si sporse in punta di piedi, cercando di recuperare la gabbietta del
suo gufo dallo scompartimento del treno, quando lui arrivò
al suo
fianco.
«Bisogno
di aiuto, Evans?» Le chiese rivolgendole un sorriso a
metà. Intanto
allungò il braccio, agganciando in un dito la gabbietta di
Atlas e
porgendola a Lily senza il minimo sforzo. Lily si
rimpossessò di
Atlas controllando come se la passasse il piccolo gufetto grigio che
la fissava con i suoi occhioni gialli.
«No
Potter. Faccio da sola.»
«Sicura?»
Chiese lui, persuasivo.
«Sicurissima.»
Rispose lei , rivolgendogli un sorriso che chiunque avrebbe
interpretato come un espressione di superiorità e amichevole
indifferenza. Ma che Lily e James sapevano essere un sorriso in
codice, che solo loro due potevano comprendere. Perché solo
loro due
conoscevano il loro segreto..
«Hey
Lily! Andiamo alla carrozza?» Chiese Mary arrivando al suo
fianco,
seguita da Alice e Frank. La ragazza non si era accorta di James e si
ritrovò ad arrossire. «Ciao James!»
Lui
le rivolse un cenno ed un sorriso.
«Allora
Evans? Non ci vieni con me?» Chiese lui persuasivo, facendo
cenno
alla carrozza li vicino, sulla quale erano già seduti
Sirius, Remus
e, notò Lily, anche Peter.
Lily
sbuffò. «No Potter! Quante volte te lo devo
dire?» Era così
abituata a quelle risposte che non le venne nemmeno troppo difficile
recitarle. James intanto continuava a sorridere. Non era giusto,
pensò Lily, la sua parte nella recita era più
semplice. Lui
continuava semplicemente a fare quello che faceva di solito:
infastidirla ed essere rifiutato.
Intanto
dietro di lui Sirius si sbracciava per attirare la sua attenzione.
«Hey! Ciao Evans!»
Si
divertivano loro, James e Sirius. Lily non credeva che quella storia
sarebbe durata a lungo visto che Sirius la conosceva. Era abbastanza
incline a parlare troppo.
«Andiamo
Mary.» Disse Lily prendendo l’amica per la manica
dell’uniforme
e trascinandola via, a testa bassa per nascondere il sorriso che era
sorto sulle sue labbra.
Okay,
pensò, non sapeva come mai, ma sentiva che il sesto anno
sarebbe
stato spassoso, sì. Spassoso.
Lily
trascinò via Mary non prima che lei, notò la
rossa con disappunto,
ebbe lanciato uno sguardo approfondito... sì, agli
addominali di
Potter.
~
Lo
smistamento e la cena passarono tranquillamente, tra un bicchiere di
succo di zucca e ricongiungimenti con i compagni Grifondoro vecchi e
nuovi. La sala echeggiava tra il brusio delle tante persone che
chiacchieravano e il rumore di piatti e forchette. La ragazza
parlò
con tutti, evitando accuratamente di menzionare qualsiasi cosa
riguardante la sua estate, come Severus, la presa in giro dei suoi
ex-compagni babbani e soprattutto la storia di Potter.
Lily
sorrise per tutta la sera, più allegra di quanto ricordasse
di
essere stata negli ultimi mesi. Era tornata a casa, aveva ritrovato i
suoi amici e... e il resto si sapeva. Lei lo
sapeva.
Ogni
tanto Lily, tra una pausa e l’altra, lanciava qualche sguardo
veloce all’angolo occupato dai Malandrini. James era,
ovviamente,
seduto al fianco di Sirius e di fronte a loro c’erano Remus e
Peter. Quest’ultimo non era cambiato molto
dall’ultima volta che
Lily lo aveva visto, prima della fine del quinto anno: basso,
grassottello con i suoi capelli lunghi e increspati color paglia e i
dentoni da castoro, sempre affascinato dai suoi compagni, gli occhi
grossi e tondi.
James
rideva scambiando battute con Sirius mentre un gruppo di ragazzine,
notò Lily, era intento ad osservarli.
Solo
alla fine della cena, quando Silente li congedò, Lily
incrociò lo
sguardo di James. Lui le fece l’occhiolino, inviandole un
bacio.
Lily lo guardò con disappunto.
«Hey!
James Potter ti ha appena...» Iniziò Alice,
affiancandola.
«No,
affatto.» Commentò Lily troncando la frase a
metà.
«Ok,
come non detto.» L’amica si strinse nelle spalle,
decidendo di
ignorare il comportamento anti-Potter di Lily, così si
allontanò a
braccetto con Frank.
In
quel momento un gufetto di carta planò vicino
all’orecchio destro
di Lily, prima di posizionarsi davanti ai suoi occhi, sbattendo le
alette di carta, in attesa. La ragazza si guardò attorno ma
in quel
momento era sola, la gente che passava di fianco a lei, diretta verso
i dormitori, non pareva degnarla di troppe attenzioni.
Così
Lily prese il gufetto tra due mani, osservandolo per un istante,
prima che quello si aprisse a mostrare un biglietto scritto con una
grafia frettolosa e disordinata.
Incontriamoci nella
sala comune a mezzanotte.
Ti
aspetto,
- R
Lily
sorrise, appallottolando il foglietto e ficcandolo in tasca, assieme
alle lettere. Caspita, pensò. Non si riconosceva
più. Da quando
Lily Evans era felice pensando a James Potter?
Quante
cose erano cambiate...
La
ragazza accelerò il passo per raggiungere Mary, diretta al
dormitorio dei Grifondoro con le loro altre compagne. Si unì
a loro
silenziosamente, come se fosse sempre stata li.
~
Lily si infilò una vestaglia e le pantofole poi camminò con passo felpato sino alla porta, che si premurò di accostare con lentezza, evitando che scricchiolasse.
Un minuto dopo Lily era nella sala comune che, a prima vista, le parve deserta. Decise così di sedersi sulla sua poltrona preferita, quella vicino al caminetto, dove il fuoco ardeva ancora, scoppiettando luminoso.
Sedendosi, Lily iniziò a pensare a cosa avrebbe fatto se James non si fosse presentato. Buttarlo dalla torre di astronomia sarebbe stata un bella idea, però forse avrebbe potuto usare un arresto momentum proprio all’ultimo, giusto per trasportare Potter in riva al lago oscuro e lanciarlo nel centro esatto aspettando che la piovra lo stritolasse. Oppure affogandolo lei stessa.
Fu nel mentre di quei suoi pensieri cruenti che sentì una voce richiamarla.
«Ehilà! Guarda un po chi non si trova nel letto dopo il coprifuoco!» Esclamò la voce, divertita.
Lily sobbalzò e si girò di scatto: James era seduto su una poltrona di pelle non molto lontana dalla sua. Ma prima li, Lily ci avrebbe giurato, non c’era nessuno.
«Come sei arrivato li? Non ti ho sentito scendere!»
James assunse un cipiglio offeso, come se si aspettasse un saluto più caloroso, ma poi si strinse nelle spalle e rispose. «Sono sempre stato qui.»
James indossava ancora l’uniforme, osservò Lily distrattamente, prima di replicare, con decisione. «No. Prima la sala era deserta.»
«Bé chiaramente si sta sbagliando, signorina Evans.» James sorrise, osservandola dalla sua posizione. Lily scosse la testa, esasperata.
«Bè» esclamò James aprendo le braccia. «Non vieni a salutarmi?»
La ragazza lanciò uno sguardo alle scale che conducevano ai dormitori. Non era certo sicuro abbandonarsi a comportamenti non di disprezzo in un luogo come la sala comune dei Grifondoro. Non se sei un Grifondoro.
James rimase in attesa, speranzoso, mentre Lily lo fissava con un sopracciglio inarcato, senza accennare a muoversi.
«Okay» sospirò il ragazzo, tirandosi su stancamente. «Verrò io. Per questa volta vinci tu, Evans.» Disse James, lasciandosi cadere nell'esiguo spazio rimasto libero sulla poltrona occupata da Lily. La ragazza sobbalzò, pigiandosi contro il bracciolo, presa alla sprovvista da quella vicinanza. Il suo cuore traditore iniziò a pompare più veloce.
«Che c’è?» Chiese James, cingendole le spalle con un braccio. Lily scosse la testa, chiudendo gli occhi. Anche se non lo vedeva, sapeva che Potter in quel momento, sorrideva vittorioso.
«Com’è andato il primo giorno?»
«Intendi il primo giorno a Hogwarts... o il nostro primo giorno?»
James si strinse nelle spalle. «Entrambi.»
«Credo bene. Sì, abbastanza bene.» Rispose Lily, mettendosi comoda sulla poltrona. Il braccio di James che la stringeva pareva riscaldare il suo intero corpo almeno mille volte di più di quanto l'avesse mai scaldata il camino della sala.
«Davvero? Bene a sapersi!» Esclamò James, allegro.
«E’ solo il primo giorno, James. Non ti illudere.» La ragazza soffocò uno sbadiglio, lasciando che la sua testa si posasse sulla spalla del ragazzo.
Lily lo sentì vibrare, e si accorse che stava ridacchiando. «Cosa fai?» Chiese insospettita, senza tuttavia aprire gli occhi.
«Niente. E’ solo che aspetto questo momento da anni.»
Lily non riuscì a trattenere un sorriso.
Era andato bene, il loro primo giorno. Ora Lily avrebbe dovuto vedere come sarebbero andati gli altri. Cosa avrebbero combinato i Malandrini.
Ma per quel momento, decise di non pensarci, restando semplicemente li, immobile. Gli unici rumori che udiva erano il respiro di James sui suoi capelli e il crepitio del fuoco che si affievoliva. Era tutto così pacifico... Lily sarebbe rimasta volentieri li per tutta la notte.
SPAZIO AUTORE
Salve
a tutti!!!
Eccomi
finalmente tornata con il seguito di ‘’Summer
Memories’’!!!
Allora,
ci terrei a precisare, per nuovi ipotetici lettori, che non dovete
per forza leggere la storia qui sopra indicata... però
sarebbe meglio per la comprensione di alcuni punti (ad ogni modo la
storia non è lunghissima, conta solo 6 capitoli ^^ )!
Per
i lettori abitudinari, se ci sono ancora, spero siate contenti visto
che finalmente ho deciso di postare il seguito! Spero di non
deludervi con questa nuova storia e di riuscire a rendere bene i
personaggi e l’ambiente di Hogwarts!
E
più di tutto, spero di riuscire a rendere la storia
interessante!
Come avete visto questo primo capitolo è tranquillo, tanto
per
reintrodurre i personaggi nel castello!
Spero
tuttavia che non sia stato un capitolo eccessivamente deludente! xD
Ad
ogni modo, vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto il capitolo
e ricordatevi: un commento mi fa sempre piacere!!! ;)
Grazie
mille a tutti e alla prossima!!!