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Autore: Reina    11/06/2006    1 recensioni
La vendetta è un piatto che va servito freddo, e presto qualcuno se ne sarebbe reso conto!!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Professor Kappa, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Capitolo 1

 

Avevo detto di essere un demone della vendetta?

E infatti è così.

Oltre a me esistono altri demoni che come me hanno il compito di vendicare persone che hanno subito sopprusi.

In genere sono soprattutto donne o bambini e bambini quelli a cui offriamo i nostri servigi, e le vittime sono i loro aguzzini.

Giudice e carnefice allo stesso tempo, forte vero?!

No, ora non pensate male.

Noi… ehm…diciamo che realizziamo i loro desideri.

Sì, un po' come il genio della lampada di aladino, solo che le persone su cui ricade il desiderio… non sempre fanno una bella fine.

A volte li trasformiamo in qualche animale per un po' di tempo. Rane, ragni un po' cresciuti, vermi da fare invidia a quegli schifosi affari che qualche genio di Hollywood ha avuto piazzare in un film.

S'intitolava Tremors il film? Bah, lasciamo stare che è meglio.

Nei casi peggiori li facciamo morire in qualche modo atroce, tanto si erano già guadagnati un posto tra i fraudolenti.

Volete un esempio più specifico?

Allora, vediamo

Ah sì, ora ricordo.

Una volta un tizio che aveva mollato moglie e figli per la segretaria, era stato trasformato in un grosso, grasso… maiale.

Fin qui tutto bene.

Peccato che la mia collega non poteva neanche lontanamente immaginare che quel porco sarebbe stato beccato da un fattore e venduto ad un macellaio.

Il resto lo lascio immaginare a voi.

 

Prima avevo parlato dell'inferno, vero?!

Diciamo pure che Dante non c'era andato poi così lontano, solo che nel tempo ha perso la forma a conoide pervia dei continui ampliamenti giù in fondo nel fondo. Anche il capo ha trasferito il suo appartamento nei piani alti.

Va bene.

Ho capito.

Ora mi spiego meglio.

Diciamo che il palazzo che avevo visto quando ero morta, era solo la residenza del capo.

Sotto c'è quello che si può definire antinferno, che a dirla tutta assomiglia al palazzo, ma non ha tutta 'sta eleganza.

È una hall, punto.

Da lì si accede agli uffici degli spiriti Shinigami, coloro che hanno il compito di raccattare le anime dei defunti che proprio non ne vogliono sapere di lasciare il mondo dei vivi, e in genere intervengono quando le comuni guide non riescono a convincere con le buone (o le cattive, ma dopo un po' non si nota neppure la differenza) a seguirle.

Oltre agli uffici c'è il tribunale delle anime, dove vengono giudicate le pene commesse in vita.

Sei stato buono?! Hai fatto il bravo bambino?! Il paradiso ti aspetta.

Sei stato cattivo?!  Sei stato un criminale della peggior specie?! Benvenuto all'inferno.

E se non accetti la sentenza… beh, non far caso alla botola che si apre sotto ai tuoi piedini, tanto dopo non avrà più tanta importanza se ti sei appena fatto un volo di 12000 m, hai davati a te tutta l'eternità per riderci sopra, ammesso che tu abbia ancora la forza di farlo.

Normalmente chi è abbastanza furbo di accettare si fa un viaggetto in ascensore.

L'atrio di ogni girone è come quello che si trova in ogni banalissimo grattacelo, con la sola differenza che poi la stanza difronte all'ingresso dell'ascensore è… come si può dire… ah, sì… immenso.

O almeno dovrebbe, ma di fatto è un po' troppo piccolo, così di fatto non solo i gironi sono sempre sovraffollati, ma siamo in perenne fase di ampliamento, perché un dannato, non viene scarcerato per buona condotta (magari… almeno non avremmo tutti 'sti problemi), ma ci resta per sempre.

E dato che il male è in aumento quelli dei piani alti (gli angeli bianchi, o angeli custodi)si lamentano di non avere nessuno con cui giocare a poker (non guardatemi così… anche loro dovranno pur ammazzare il tempo in qualche modo).

 

Bene, l'inferno è questo, e se siete curiosi di sapere le varie divisioni, leggetevi la divina commedia che fate molto prima, ve lo assicuro.

Ora non cominciate a pensare che sono cinica.

Sono solo realista.

 

Ah, dimenticavo una cosa importante.

Oggi ho io e altre novizie siamo state chiamate nella sala riunioni.

Sono venuti a prendermi e mi ci hanno accompagnata (i corridoi qui sono degli autentici labirinti, e se ci si perde si rischia di vagare per ore, se non giorni)

Ad ogni modo, ciò che avrei appreso da lì a pochi minuti sarebbe stato di massima importanza per il mio futuro.

La mia stessa sopravvivenza dipendeva da ciò che avrei sperimentato in quella sala.

Ma ciò che mi apprestavo ad affrontare non era altro che il terrore dei novizi… e la gioia (si fa per dire) degli istruttori.

L'addestramento.

E mentre varcavo la soglia nella mia mente mi turbinavano mille e più pensieri.

Che genere di istruttrice mi aspettava oltre quella porta!?

Un Hitler in gonnella?!

Un gorilla in tenuta militare, la cui unica gioia al mondo, era far soffrire noi poveri novizi?!

Nooo, peggio, molto peggio.

La signora Rottermeier di Heidi, in versione segretaria tutte curve e minigonne vertiginose (e a quanto ho potuto appurare, aveva in mano la famigerata bacchetta da istitutrice, che più che una bacchetta sembra un frustino).

Assunse poi un sorriso squalesco poco raccomandabile.

Ragazzi… è proprio vero che l'apparenza inganna.

Sembrava una tipica istruttrice tedesca, dal cuore gelido e duro come il marmo, e invece…

Lo ammetto alla fine della lezione mi è sembrata molto dolce e simpatica.

Mmm, se cambiasse look avrebbe più successo.

Ma ritornando alla missione, ci ha semplicemente spiegato che al mondo, esistono degli individui che, appartenendo alla fazione che loro definiscono "i buoni", hanno la stramaledetta tendenza a volerci ammazzare a vista.

Streghe, maghi, angeli bianchi, draghi (questa non me l'aspettavo, davvero), le cacciatrici

 Insomma, anche se noi facciamo il nostro sacrosanto lavoro, per loro il solo fatto che stiamo al mondo è una ragione più che buona per doverci far fuori.

Un povero demone che lavora normalmente tra gli umani, e non gli ha torto un singolo, minuscolo capello, ha commesso il madornale errore di essere venuto al mondo, e quindi!? DEVE morire.

Ditemi voi se questo non è razzismo.

Ritornando al corso (perché giustamente non ci possono mandare in giro senza saperci difendere, sarebbe un suicidio morale, ammesso che da queste parti ne esista una), poi ci hanno insegnato i rudimenti della magia, e devo dire che è facilissimo.

Vuoi una sfera di fuoco?

Ti concentri, focalizzi la sfera. Et voillà, la sfera è pronta per essere lanciata; e lo stesso vale per le trasfigurazione, anche se ci terranno in sede ancora per alcune settimane, il giusto periodo per essere pronte almeno a livello base, il resto lo studieremo da autodidatta.

Infine ci insegneranno ad affrontare un corpo a corpo, e combattere usando armi di vario genere.

Ma questo genere di cose ce le insegneranno fra poco.

 

- HILARYYYYYYY MUOVITI CHE CI DOBBIAMO ALLENARE!!! DATTI UNA MOSSA O MAYA CI AMMAZZA!!!!!

"Uffte pareva che non mi interrompevano mentre scrivevo il diario."

Hilary si alza dal letto.

Più tardi, oltre all'addestramento le verrà dato il nuovo nome.

"Nome nuovo… vita nuova, ma prima…"

Nessuno si è ancora accorto di quanto le è successo.

Niente tracce dell'accaduto. 

Nessuno sa che è morta, e dato che per riportarla in vita come demone sono state riutilizzate la ceneri del suo cadavere, dovranno simulare una fuga da casa.

Si dirige verso la sua scrivania e prende in mano una lettera.

La lascerà nella sua vecchia camera da letto.

Al suo interno ci sono poche frasi.

Un addio che non lascia speranza.

Un addio definitivo.

 

"Ora come ora non riesco più a continuare in questo modo.

Pertanto ho deciso di andare a vivere da sola.

Ho preso con me le poche cose bisogno, poi cercherò un lavoro con cui andare avanti.

Non preoccuparti per me mamma, starò bene, perciò mi cercare.

 

Tua Hilary"

 

Non una lacrima.

Non un momento di indecisione.

Dal momento dell'incidente la sua strada era ormai decisa, e l'avrebbe seguita fino in fondo.

Niente e nessuno l'avrebbe riportata indietro.

Nessuno…

Neppure LUI

 

  
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