Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Tifawow    03/10/2011    2 recensioni
"A volte Cuba poteva essere brusco, ma Canada non ci faceva più caso ormai.
Conosceva Javier da molto e si era rassegnato a quel suo caratteraccio. Non sarebbe mai stato attento, romantico, delicato nel senso proprio del termine e non perché non lo volesse, ma perché non lo era per natura.
Era passionale, agitato e un po' sboccato.
Ma non per questo gli voleva meno bene."
[Raccolta sperimentale di drabble e double-drabble sulla coppia Cuba/Canada]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Canada/Matthew Williams, Cuba
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tre parole'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Muy diferente - completèment égales
Autore: Tifawow
Fandom: Axis Power Hetalia
Rating: Giallo
Genere: Generale(c'è un po' di tutto)
Avvertimenti: Shonen-ai, Yaoi, Raccolta, Drabble
Pairing: Cuba; Canada/Matthew Williams.
Note: questa raccolta è un totale esperimento! Ho provato a chiedere ai miei amici più intimi di darmi tre parole a testa, le prime che venivano loro in mente. Le ho poi elaborate in varie drabble a seconda di quello che mi ispiravano, includendo nel testo quelle stesse parole.
Questa volta mi lascio alle spalle le “coppie a richiesta” e mi concentro su un pairing che piace a me U_U loro due mi sono sempre piaciuti tanto tanto♥  chiedo scusa per l'inesattezza dei titoli in spagnolo, ma non l'ho mai studiato e mi sono messa con il dizionario di mia cugina per scriverli e non so che cosa ne sia saltato fuori!
Non avendo Cuba un nome suo, gli appioppato personalmente quello di Javier. Non penso che in giro ci siano altri ad averlo chiamato in questo modo ma se così dovesse essere e doveste esserne infastiditi non esitate a farmelo sapere, cambierò subito. Non è mia intenzione copiare nessuno e, nel caso, la cosa non sarebbe di certo intenzionale.♥  





Declaraciòn, besos y helados – 200 parole
Bar ~ Bibita ~ Peperone


-Tu mi piaci!- le parole di Javier suonarono strane, nel bel mezzo della spiaggia.
Matthew quasi si strozzò con l'ombrellino della sua bibita, arrossendo di colpo per quella dichiarazione improvvisa -Co... cosa???-.
-Tu mi piaci...- ribadì il cubano, imbarazzato ma deciso -Diciamo pure che ti amo... sì. Ecco, io ti amo...-.
Non era romantico, per nulla.
Eppure Matthew si sentì felice come mai nella vita.
-Emh... tu che ne pensi?- domandò poi Javier, fattosi timido dopo quelle parole audaci.
-Ecco... sì. Sì... ti amo anche io... sì...- balbettò Matthew, rosso in volto.
-Oh... bene...- borbottò Javier -Vuoi un gelato? Io sì, ecco...-  si voltò, per andare verso il bar.
A Matthew sembrò quasi di poter tornare a respirare prima di rendersi conto che, in realtà, l'altro non era andato da nessuna parte e che anzi, lo aveva preso, stretto a sé e baciato con passione.
Un bacio rude, caldo, al sapore di tabacco e sciroppo d'acero.
-Ecco... giusto per ribadirlo, eh?- furono le parole che Matthew udì, prima che Javier si staccasse e corresse verso il bar, imbarazzatissimo.
E in quel momento, rosso come un peperone nel bel mezzo della bella spiaggia cubana, si sentì più visibile che mai.






Moments de chaleur  – 150 parole
 Profumo ~ Verde ~ Letto


Anche se non lo dimostrava facilmente, Cuba adorava passare gli inverni in Canada.
Sì, c'era la neve, faceva freddo ed era tutto incredibilmente bianco, tutte cose che lui non riusciva davvero ad apprezzare.
Però vi erano anche tanti lati positivi: il fuoco nel camino, il profumo dei pancake caldi con lo sciroppo d'acero, il verde del vischio appeso sulla porta.
E Matthew.
C'era Matthew, con i suoi sorrisi gentili, i suoi occhi violetti e il calore dei suoi abbracci.
Ed era l'unica cosa veramente importante.
E anche se spesso brontolava come un ghiro, avvolto nelle coperte del suo letto, giurando che non sarebbe uscito da lì fino alla primavera, bastava molto poco a fargli valutare altre ipotesi.
-Javier... ho preparato un po' di cioccolata calda. Ne vuoi?-.
E no, non era la cioccolata calda a fagli cambiare idea.
-Javier! Ma cosa... no! Mi sono appena alzato dal letto, dai... mhmmm!!!.-






Embargo – 200 parole
Disperazione ~ Lungimirante ~ Resistenza


-No...-.
Quella parola di rifiuto rimbombò nella cornetta telefonica, in un tono che non ammetteva repliche.
-Ma perché? Sei mio fratello... devi sostenermi!-.
Classico e ovvio. Alfred non si aspettava quella risposta, non da Matthew, che lo aveva sempre appoggiato.
-No...- ripeté.
Embargo.
Quando aveva saputo non voleva crederci. Eppure la verità era di fronte a lui, nera su bianco nella lettera che il superiore di America aveva mandato al suo e confermata da quella telefonata.
Embargo su Cuba.
Un provvedimento crudele che avrebbe certamente distrutto quella Nazione brusca e sfacciata, mettendola in ginocchio di fronte al gigante americano.
-Sei... sicuro...?-.
Sicuro? No, non lo era affatto.
Eppure...
Era sempre stato abbastanza lungimirante da non mettersi contro il fratello, ma il ricordo di Javier che gli porgeva un gelato, della sua grossa risata, della delicatezza nell'amarlo, gli diede la certezza assoluta di star facendo la cosa giusta.
-Sì...-.
Perché certo, amava molto Alfred. Ma amava anche Cuba.
Silenzio. Poi un sospiro.
-Hai fatto la tua scelta...-.
Certo, l'aveva fatta.
Il pensiero di Javier, solo ed isolato nella propria disperazione, gli aveva dato la forza per mettere in piedi quella sua personale resistenza.
-Mi dispiace...-.
Anche contro il suo stesso sangue.






Joyeux anniversaire– 100 parole
Letto ~ Torta ~ Anniversario



Una fetta di torta abbandonata sul comodino. Una bottiglia di champagne e una di rum a fianco a due calici vuoti.
Gemiti di piacere incontrollati.
Le molle di un povero letto abusato che cigolavano sotto il peso di due corpi sudati che si congiungevano in un vortice di passione, così perfetti nella loro diversità da essere una cosa sola.
L'afa di una casa ai margini della spiaggia.
E poi ancora, un gemito di piacere più intenso e un “Ti amo” appena sussurrato, così fievole da essere udito solo nell'intimità di quell'abbraccio.
Bastava questo ad Javier, per un perfetto anniversario.






Carácter difícil  – 150 parole
Natura ~ Perdono ~ Piega


A volte Cuba poteva essere brusco, ma Canada non ci faceva più caso ormai.
Conosceva Javier da molto e si era rassegnato a quel suo caratteraccio. Non sarebbe mai stato attento, romantico, delicato nel senso proprio del termine e non perché non lo volesse, ma perché non lo era per natura.
Era passionale, agitato e un po' sboccato.
Ma non per questo gli voleva meno bene.
Matthew lo sapeva e non per questo lo amava di meno.
Perché capiva che quel suo modo di fare non era voluto e perché anche nel rude tocco delle sue carezze, nella piega burrascosa della sua voce, percepiva sempre affetto sincero.
Non riusciva nemmeno ad arrabbiarsi perché tanto bastava uno di quei suoi sguardi dispiaciuti, un po' imbarazzati e tesi, per abbattere ogni sua difesa e farlo fiondare tra le sue forti braccia, domandando perdono con un bacio per aver dubitato del suo amore.






Vogue Fashion Night – 150 parole
Entusiasmo ~  Crociata ~ Ago


Era arrivata.
Come ogni anno, inesorabile e implacabile, al pari di una chimera, era arrivata la notte che Cuba aveva imparato a temere più di ogni altra: la Vogue Fashion Night.
In quel periodo, al grido di “Rogo alle infradito e alla camicie hawaiane”, Matthew impazziva letteralmente, portando avanti una crociata contro il suo cattivo gusto, saccheggiandogli l'armadio senza pietà e costringendolo per ore e ore a fare da manichino vivente sotto le sue mani di improvvisato stilista
E Javier non poteva dire nulla.
Né lamentarsi se lo pungeva con un ago, né brontolare che averlo inginocchiato di fronte per motivi casti era un delitto, perché la punizione era mille volte peggio di tutto il resto.
Occhi lucidi, labbra tremanti, sguardo dispiaciuto.
E poi quella frase -Non vuoi essere bellissimo per me?-.
A quelle parole, Javier poteva solo sbuffare e sottomettersi.
Non sarebbe mai stato capace di spegnere quell'entusiasmo.






Cuestiòn de forma – 100 parole
Pianoforte ~ Vento ~ Gelato


Dire che Canada si sentisse invisibile, era decisamente poco.
Costantemente ignorato, alla meglio scambiato per suo fratello, la parola giusta per descriverlo era “inesistente”.
Spesso anche Cuba sembrava non capirlo -Non è che non esisti...- diceva tra un gelato e l'altro -Ci sei, ma non ti si vede... come il vento-.
Bella prospettiva, pensava allora, ingoiando la delusione.
Ma proprio quando le lacrime minacciavano di uscire, arrivava sempre la frase che cambiava tutto.
-Però...- riprendeva Cuba -Per me sei più come il suono di un pianoforte...- una pausa -Adoro quel suono...-.
Dire che Matthew amasse Javier, era decisamente poco.






Aucun différence – 100 parole
Differenza ~ Bianco ~ Specchio


Che Cuba e Canada fossero l'uno l'opposto dell'altro, era l'opinione comune della gente e anche delle altre Nazioni.
Erano troppo diversi, dicevano: Matthew era bianco mentre Javier nero. Il primo era delicato quando il secondo rude. Uno era gentile quanto l'altro di dubbia compagnia.
Javier li ascoltava e non capiva.
Ogni volta che ci pensava o sbirciava il loro riflesso nello specchio dell'armadio mentre facevano l'amore, non vedeva tutta quella differenza. C'erano solo i loro sguardi, i loro sorrisi, le loro mani intrecciate.
Se gli altri si fossero soffermati ai loro occhi innamorati invece che sul resto, lo avrebbero capito.





Tal vez màs tarde – 150 parole
Attimo ~ Corridoio ~ Nome



-Che accidenti vuoi da me, America?-.
Fermo in mezzo al palazzo dell'Onu, di fronte all'uomo che amava e che, per l'ennesima volta, non lo aveva riconosciuto, Matthew sentì il cuore fremere di dolore, per un solo attimo. Si concesse un tenue sorriso. Javier era stanco dopo la riunione, non lo aveva guardato bene -Ma Javier...- solo un secondo. Poi lo avrebbe riconosciuto -Sono...-.
-Come ti permetti di chiamarmi per nome?- parole dure, taglienti. Come i suoi occhi che lo fissavano disgustati -Cos'è questa confidenza?-.
Una pugnalata. Una ferita.
Matthew sorrise, di nuovo. Un attimo ancora e lo avrebbe riconosciuto -Ma...-.
-Ti vuoi muovere? Non ho tutta la giornata da spendere per uno come te!-.
Un colpo più a fondo.
Un sorriso che non si spegne -Niente... scusami...-.
Ancora un attimo...
-Va al diavolo!- e poi solo passi scocciati lungo il corridoio.
Non più un attimo.
-Ok, Javier. Magari più tardi...-.




..::.Fine.::..




E finalmente ce l'ho fattaaaa *-*
Non credevo di riuscirci, onestamente, e non per motivi di ispirazione... è che tra fulmini che mi devastano l'impianto elettrico e la mia mente decerebrata che non si accorge di aver cancellato tutto prima di salvare, stavo iniziando a pensare che non fosse destino per me concluderla XD
La quinta storia della mia raccolta... sono quasi emozionata *-*
Me ne mancano ancora quattro per finirla, più una extra che raccoglierà tutte le coppie trattate... la prossima coppia per me rappresenterà una bella sfida temo!
In quanto a questa... spero vi sia piaciuta! Personalmente adoro questi due insieme e mi auguro di essere riuscita a renderli abbastanza bene.

In qualsiasi caso ringrazio tutti coloro che passeranno da queste parti!
Mando a tutti un grosso bacio e un ringraziamento!♥ ♥ ♥ 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Tifawow