Friendship
 

 “Rog, tu sai che differenza c’è tra amicizia ed amore?”
“Certo. L’amicizia siamo io e te, l’amore sono...mamma e papà, per esempio.”
“Ma no, stupidino. Non volevo che mi dicessi un esempio.”
“E allora cosa vuoi?”
“Voglio che tu mi dica con le tue parole cosa vuol dire “amore” e cosa vuol dire “amicizia”.”
Era un pomeriggio come tutti gli altri, sotto il nostro albero, quando venne fuori questo particolare dialogo. Per la precisione, al tramonto.
“Ma perché me lo chiedi?” insistetti.
“Perché tutte le mie amiche si vantano, dicono che loro hanno già il fidanzato, dicono che è “l’amore della loro vita”. Io, quando mi coinvolgono in questi discorsi, rispondo sempre che io ho “l’amico della mia vita”, cioè tu.”
Sotto sotto arrossii. Mel mi piaceva molto e mi sentii onorato nell’udire che lei diceva quelle semplici frasi alle sue amiche.
“Secondo me esagerano.” riprese lei. “Cioè, non si può trovare “l’amore della propria vita” a dieci anni!”
E pensare che io ce l’avevo davanti, l’amore della mia vita, in quel momento. Ma non dissi nulla riguardo i miei sentimenti verso di lei.
“Beh, se la metti così, allora...” sorrisi. “Mah, l’amicizia c’è quando due persone si vogliono bene, ma senza andare oltre. Per esempio, io e te siamo amici perché stiamo sempre insieme, ma non siamo fidanzati, anche se a volte la gente lo pensa e ci prende in giro per questo. Ci prendono in giro perché non è comune vedere un maschio e una femmina che stanno insieme senza essere fidanzati. Per alcune persone, vedere un maschio e una femmina che anche solo si scambiano qualche parola fuori posto o un gesto d’affetto in più, vuol dire che quelle due persone sono fidanzate. Invece no.”
“Come noi, due, insomma. E invece, l’amore che cos’è?”
“L’amore...è una cosa più profonda. E quella c’è solo tra maschi e femmine. Gli innamorati si baciano, si fanno le coccole, si abbracciano...a volte ci danno giù pesante e fanno vomitare. Ma gli innamorati escono quasi sempre insieme, oppure sono timidi e non sono...non sono...”
Cazzo, mi ero impappinato. Perché stavo parlando, in parte, della situazione in cui mi trovavo in quel momento, vicino a lei, con il rossore sulle sue guance che mi mandava fuori di testa.
“Non sono?” mi chiese paziente Mel.
“Non sono in grado di rivelare i propri sentimenti alla persona di cui sono innamorati.” finii, con il cuore che mi batteva leggermente più forte del dovuto.
“Vero.” disse lei appoggiandosi la testa sulla mia spalla e facendo, di conseguenza, cadere i suoi lunghi boccoli sul mio petto. “Tu non ti sei mai innamorato?”
“Chi, io?” chiesi. “No, mai. Ci si innamora a sedici anni, non a dieci. Li vedi quelli delle superiori? Sempre ad abbracciarsi e sbaciucchiarsi. Sono tutti “ma quanto mi ami?”, “ma quanto mi pensi?”. Bleah.”
Mel rise, vedendo tutte le espressioni che facevo mentre parlavo.
Adoravo quando rideva.
“Giuro, se mai io mi fidanzerò, non sarò sdolcinata come quelli delle superiori. Ma è molto improbabile che io mi fidanzi, con l’aspetto che mi ritrovo.”
“Perché dici così? Tu sei carina.”
Avrei voluto dire che era la bambina più bella sulla quale avessi mai posato gli occhi, ma mi trattenni.
“Lo pensi davvero?” chiese lei con gli occhi che brillavano.
“Sì, certo. Sono il tuo migliore amico, è dovere che tu sappia queste cose da me! E poi, chi lo dice? Magari quando andrai alle superiori tutti i ragazzi saranno ai tuoi piedi.”
“Beh, per saperlo bisogna solo aspettare. Per ora finiamo la quinta elementare, poi succederà quel che succederà, no?” sorrise.
“Giusto.” dissi appoggiando la mia testa alla sua. “Ma scusa, perché pensi di non essere carina?”
“Perché quello stupido di Martin continua a dirmi dietro che sono brutta, più di sua cugina che ha gli occhi storti e i brufoli.”
“Martin? Martin Edwards?”
Mel annuì.
“E tu credi a quello scemo? Lasciatelo dire, sei proprio ingenua.”
“Ingenua? A me? Chi era quello che andava in depressione perché lo prendevano in giro sul fatto di non riuscire ad imparare un accordo con l’ukulele talmente facile che anche i sassi sarebbero riusciti a farlo?” esclamò lei indignata con le mani sui fianchi.
“Beh, io ci tenevo.” risposi facendo spallucce, come per dire che non ci potevo fare niente.
“Perché, io no?!”
“Però quell’accordo l’ho imparato!”
“Sì, dopo circa un paio d’anni, come minimo!”
“Ma scusa, non eravamo rimasti sul discorso “Martin-Edwards-è-uno-scemo-e-non-ci-devi-badare”?” risi io.
“Giusto. Comunque, se volevi dirmi che sono ingenua per dirmi che sono carina lo apprezzo, grazie.”
E mi abbracciò.
Volevo che stesse stretta a me per più tempo possibile, ma si staccò quasi subito e si mise a guardare il sole che spariva dietro la collina, lasciando spazio al cielo che diventava di tutti i colori, dall’arancione al violetto. Io la imitai e per qualche minuto restammo in silenzio.
“Rog?” mi chiese lei ad un certo punto.
“Sì, Mel?”
“Noi due resteremo amici per sempre, vero?”
“Per l’eternità, te lo prometto.”
Sigillammo quella promessa con un “pugno contro pugno” e ritornammo a guardare il tramonto, con le nostre teste appoggiate l’una all’altra.

Darlings, rieccomi a voi! xDDD
Ok, mi rendo completamente conto che sto scassando i cavoli con sto pairing Roger/Personaggio Immaginario (in questo caso Melanie), e che sto riempiendo di cazzate tutta la sezione dei Queen >.< scusatemi xDDD
Ma le storie su Rog mi vengono così *schiocca le dita*, non le riesco a trattenere xDDD
Allora, niente, Missing Moment piccino picciò per chi, come me, apprezza il biondastro (cit.) e la sua capelluta amica ^^
Desclaimer: Roger Meddows-Taylor non mi appartiene (se no, a quest'ora non so dove sarei...e soprattutto voi non sapreste dove sarebbe lui...muhuhuahuhauhuahauha *risata perfida*) e tutto questo viene solo da quel fottuto spazio recondito della mia mente fissata con le Rog/Mel.
See you,
Midori