A Cassandra
Cammino, solo, al vento d'autunno.
La città è gremita, ma non ha bisogno di me.
Non mi vede.
Le foglie, i ricchi ornamenti degli alberi,
cadono, come insanguinate,
a terra.
E un gelido vento soffia, le porta via.
Via con sé.
Il nostro è un eterno abbraccio,
solitaria sacerdotessa di Apollo.
Come eterno è l'abbraccio
dei nostri destini.
Non è così, incompresa
Cassandra?
I bianchi fiori di carta
delle mie illusioni
e delle mie speranze,
ora ardono inesorabilmente
nel fuoco d'Ilio.
Cammino, solo, al vento d'autunno.
La città è gremita, ma non ha bisogno di me.
Non mi vede.
Le foglie, i ricchi ornamenti degli alberi,
cadono, come insanguinate,
a terra.
E un gelido vento soffia, le porta via.
Via con sé.
Il nostro è un eterno abbraccio,
solitaria sacerdotessa di Apollo.
Come eterno è l'abbraccio
dei nostri destini.
Non è così, incompresa
Cassandra?
I bianchi fiori di carta
delle mie illusioni
e delle mie speranze,
ora ardono inesorabilmente
nel fuoco d'Ilio.